Un gruppo di repubblicani newyorkesi alla Camera dei Rappresentanti USA ha annunciato mercoledì una mozione per espellere dall’aula il collega GOP George Santos.
La mossa arriva all’indomani della presentazione di 23 nuovi capi d’accusa da parte dei procuratori federali contro il deputato 35enne. Le accuse, che vanno dal reato di false dichiarazioni al furto d’identità aggravato, consistono non solo nell’aver gonfiato i numeri della raccolta fondi della sua campagna elettorale ma persino di aver addebitato le carte di credito dei suoi finanziatori senza il loro consenso.
“Non ha alcun diritto di stare nei corridoi della Camera dei Rappresentanti. È una persona immorale, inaffidabile, ha truffato centinaia di migliaia di elettori”, ha dichiarato mercoledì ai giornalisti il Congressman repubblicano Nick LaLota.
Santos, che rappresenta un distretto che comprende parti della città di New York e dei suoi sobborghi orientali, è al centro di un ciclone giudiziario sin dalla sua elezione nel novembre 2022. Inizialmente ha dovuto affrontare le insinuazioni di aver falsificato gran parte del suo curriculum. Quindi sono arrivate le ben più gravi accuse penali relative a casi di sfratto e debiti personali rimediate tra Brasile e Stati Uniti.
Una mozione di espulsione richiede il sostegno dei due terzi dei membri della Camera, ovverosia 290 voti. I democratici hanno più volte chiesto l’espulsione di Santos e più di una decina di repubblicani hanno fatto lo stesso. LaLota si è detto ottimista che la mozione ottenga un supporto bipartisan – in un momento nel quale i repubblicani sono già divisi tra di loro sul nome del nuovo speaker.
“Se vogliono essere giudice, giuria e arbitro di tutta questa dannata faccenda, che lo facciano”, ha commentato Santos mercoledì.