Il senatore Bob Menendez del New Jersey è stato accusato questa mattina di cospirazione per aver agito come agente del governo egiziano: un’accusa pesante contro il democratico, che aveva un ruolo di rilievo nella politica statunitense in qualità di presidente della Commissione per le relazioni estere del Senato.
L’atto supplementare, presentato presso il tribunale federale di Manhattan, accusa Menendez di violazione del Foreign Agents Registration Act, che richiede alle persone di registrarsi presso il governo americano se agiscono in qualità di “agente di un principale straniero”. In quanto membro del Congresso, a Menendez questa funzione era vietata.
La nuova causa giunge a poche settimane da quando il senatore e la moglie sono finiti sotto i riflettori perché sospettati di aver accettato tangenti in contanti, lingotti d’oro e auto di lusso da tre imprenditori del New Jersey che desideravano l’appoggio di Menendez su alcune questioni internazionali.
La nuova accusa sostiene che la cospirazione sia avvenuta da gennaio 2018 a giugno 2022, quando Menendez avrebbe “promesso di compiere e compiuto una serie di atti a nome dell’Egitto, compresi quelli a nome di ufficiali militari ed agenti di intelligence egiziani”. Tutto ciò sarebbe stato portavo avanti insieme alla moglie Nadine e a una terza persona, Wael Hana.
Nel maggio 2019, inoltre, Menendez e la moglie avrebbero incontrato un funzionario dell’intelligence egiziana a Washington, discutendo durante l’incontro del caso di un cittadino statunitense gravemente ferito in un attacco aereo del 2015 condotto dall’esercito egiziano con l’uso di un elicottero Apache di fabbricazione USA.