Una delle 19 persone che sono stati incriminate in Georgia dal District Attorney della contea di Fulton, Fani Willis, si è pentito.
Scott Hall, accusato insieme a Donald Trump per aver cospirato per ribaltare i risultati elettorali del 2020 in Georgia, ha patteggiato il verdetto diventando il primo imputato a dichiararsi colpevole.
Nel rinvio a giudizio gli inquirenti avevano affermato che Hall era stato al centro del piano per accedere e copiare i software elettorali nella contea di Coffee, in un piano elaborato dall’avvocato di Trump Sidney Powell.
Scott Hall, che ha 59 anni, è una persona molto conosciuta negli ambienti legali di Atlanta. Ha un’agenzia che fornisce le cauzioni per le persone arrestate.
Nelle settimane successive alle elezioni, Hall ha tenuto riunioni o avuto conversazioni telefoniche con i leader del Georgia Bureau of Investigation e con il procuratore federale per il distretto meridionale della Georgia. I pubblici ministeri affermano che il 2 gennaio 2021 ha avuto una telefonata di 63 minuti con Jeffrey Clark, un alto funzionario del Dipartimento di Giustizia accusato di complottare per delegittimare il voto in Georgia e in altri stati e mettere insieme false liste di elettori di Trump.
Il patteggiamento prevede la sua “onesta testimonianza” nei prossimi processi – potrebbero influenzare le fortune di coloro con cui si presume abbia interagito. Ciò include l’avvocato pro-Trump Sidney Powell, il cui processo inizierà il 23 ottobre, e l’ex avvocato del Dipartimento di Giustizia Jeffrey Clark.
Il patteggiamento ha sorpreso tutti. La sua confessione è stata videoregistrata dagli inquirenti, che hanno detto che la useranno contro l’ex avvocato di Trump, Sidney Powell.
In cambio del patteggiamento Hall riceverà cinque anni di libertà vigilata, una multa di 5.000 dollari, 200 ore di servizio comunitario e dovrà scrivere una lettera di scuse allo Stato della Georgia. In cambio dovrà raccontare in aula, durante il processo, come e perché venne avvicinato da Sidney Powell e cosa il legale gli chiese di dover fare.
E’ evidente che gli inquirenti sono interessati alla testimonianza di Hall per fare pressione soprattutto su Sidney Powell che aveva legami diretti con Trump e con Giuliani.
Il piano elaborato da Sidney Powell prevedeva che venisse ingaggiata una squadra di esperti forensi e che una volta entrati nel seggio elettorale dove erano custodite le macchine per il voto, copiassero ogni parte dei sistemi elettorali, prima di caricarli su un sito web protetto da password a cui potevano accedere i sostenitori di Trump che negavano la vittoria elettorale di Biden alle elezioni del 2020.
I filmati di sorveglianza hanno mostrato che i tecnici della società SullivanStrickler, un’azienda specializzata nell'”imaging”, o nella creazione di copie esatte, di dispositivi elettronici, arrivavano all’ufficio elettorale della contea di Coffee dove furono ricevuti da Hall.
Quello che è accaduto all’interno dell’ufficio elettorale viene catturato solo parzialmente dai video di sorveglianza, ma i registri mostrano che il team di SullivanStrickler ha ripreso quasi ogni componente del sistema elettorale, compresi gli scanner e il server utilizzato per contare i voti, le chiavette USB e le schede di memoria flash.
Fani T. Willis, aveva già ottenuto una prima vittoria quando in mattinata un giudice federale aveva negato la richiesta di Jeffrey Clark di trasferire il suo caso penale al tribunale federale. Clark aveva chiesto il trasferimento sulla base del fatto che era un funzionario federale al momento delle azioni che hanno portato alla sua incriminazione.
Il giudice Steve C. Jones ha stabilito che, sebbene Clark fosse innegabilmente un funzionario federale durante il suo mandato presso il Dipartimento di Giustizia, non agiva in tale veste quando preparò il complotto con il presidente Donald Trump per tentare di ribaltare i risultati della vittoria di Biden in Georgia nel 2020.
È stata la seconda decisione del genere da parte di Jones nel caso. All’inizio di settembre, Jones ha avanzato argomentazioni simili quando si è pronunciato contro l’ex capo dello staff della Casa Bianca Mark Meadows.
Meadows ha fatto appello e Clark ha la possibilità di fare lo stesso. Anche altri tre coimputati hanno cercato di portare i loro casi alla corte federale, ma stanno aspettando una sentenza da Jones.
Il team legale di Trump ha annunciato ieri che non cercherà di trasferire il processo a livello federale.