“Vogliono mettermi in stato di accusa per paralizzare il governo”. Il presidente statunitense Joe Biden ha commentato così i piani repubblicani di avviare una procedura di impeachment contro di lui per il suo presunto coinvolgimento nelle opache vicende commerciali del figlio Hunter.
Il comandante-in-capo è intervenuto mercoledì a un evento di raccolta fondi in Virginia, durante il quale ha però aggiunto che la priorità della sua amministrazione è andare avanti senza farsi distrarre dalle manovre politiche rivali. “Non sono concentrato sull’impeachment. Ho un lavoro da fare”, ha detto Biden, principale candidato democratico alle presidenziali del 2024.
Sulla stessa lunghezza d’onda l’addetta stampa della Casa Bianca Karine Jean-Pierre, che nelle stesse ore ha definito le indagini GOP sulle transazioni finanziarie di Hunter Biden come una “trovata politica” non suffragata da alcuna prova concreta. “Si tratta di un’azione politica contro il presidente, non della verità”, ha detto Jean-Pierre, “perché il presidente non ha fatto nulla di sbagliato”.
Martedì lo speaker repubblicano Kevin McCarthy ha formalmente avviato la procedura di impeachment nei confronti di Biden, gettando le basi per mesi di audizioni divisive alla Camera che potrebbero intralciare i negoziati sul bilancio necessari per scongiurare lo shutdown del Governo federale. La mossa è considerata da molti come funzionale ad aumentare le chance di rielezione di Trump, principale avversario proprio di Biden in quello che si prefigura come un agguerrito rematch della sfida del 2020.