C’è un problema con i sondaggi su Donald Trump. Il periodico The New Republic ne è sicuro: sono pagati dall’ex presidente.
Una recente indagine demoscopica pubblicata dal Wall Street Journal ha messo in evidenza che la maggior parte degli elettori ritiene che Joe Biden sia troppo vecchio per essere presidente per un secondo mandato, e che una sfida elettorale nel 2024 tra Joe Biden e Donald Trump sarebbe difficile da pronosticare poiché l’elettorato è equamente diviso. Da allora il sondaggio è stato condiviso da molti media mainstream, tra cui MSNBC, CNN e Fox News.
Quello che però non è stato detto è che l’indagine è stata condotta da un ex sondaggista della campagna di Trump. Il sondaggio, pubblicato alcuni giorni fa, ha rilevato che Biden e Trump sono alla pari con il 46% delle preferenze. Ma “quasi tre quarti degli elettori affermano che il presidente è troppo vecchio per ricandidarsi”, scrive il Wall Street Journal.
Joe Scarborough nel suo programma “Morning Joe” trasmesso da MSNBC, è il leader degli increduli della validità di questo sondaggio sottolineando che Trump è stato incriminato quattro volte e ha mentito tantissime altre volte, eppure secondo questa rilevazione sarebbe a pari merito con Biden solo perché quest’ultimo ha due anni in più.
Il Wall Street Journal non fornisce le informazioni su chi ha condotto il sondaggio, Tony Fabrizio, analista repubblicano che ha redatto la rilevazione demoscopica in collaborazione con il collega democratico, Michael Bocian. In un articolo separato, il Wall Street Journal ha riconosciuto che Fabrizio “lavora per un super PAC che sostiene la candidatura di Trump”.
Ciò che il Wall Street Journal non dice è che Fabrizio ha lavorato anche come capo sondaggista nella campagna presidenziale di Trump dal 2016. E dall’inizio del 2023, il super PAC di Trump, Make America Great Again Inc., secondo la Federal Election Commission, ha pagato alla società di Fabrizio più di 567.000 dollari.
Fabrizio ha avuto anche stretti legami con l’ex responsabile della campagna Trump, Paul Manafort. Manafort è stato condannato per evasione fiscale e frode bancaria nel 2018. Fabrizio era il capo dell’azienda che ha effettuato un mai chiarito pagamento di 125.000 dollari a Manafort nel 2017. Fabrizio era anche il principale sondaggista della campagna di Trump all’epoca in cui Manafort forniva i risultati dei sondaggi all’oligarca russo Oleg Deripaska, tramite il socio di Manafort, Konstantin Kilimnik.
Deripaska è stato colpito dalle sanzioni statunitensi dal 2018 e si è scoperto che Kilimnik è una spia russa. Nel febbraio 2018, Fabrizio è stato interrogato dal team di Robert Mueller per determinare se le informazioni sugli elettori e i dati sui sondaggi fossero stati condivisi con il Cremlino durante le elezioni del 2016. L’8 gennaio 2019 gli avvocati di Paul Manafort hanno inavvertitamente rivelato che gli inquirenti federali sapevano che le informazioni sugli elettori del 2016 e i dati sui sondaggi erano stati condivisi con Mosca attraverso Konstantin Kilimnik a Serhiy Lyovochkin e Rinat Akhmetov.