L’ex avvocato di Donald Trump, Rudy Giuliani, è responsabile di aver diffamato Wandrea “Shaye” Moss e sua madre Ruby Freeman, due operatori elettorali in Georgia. Lo ha stabilito il giudice federale Beryl Howell dopo che nei giorni scorsi Giuliani aveva ammesso di aver rilasciato false dichiarazioni sostenendo che erano protette dal primo emendamento.
L’ordinanza del giudice significa che Giuliani dovrà pagare i danni per aver diffuso false accuse di brogli elettorali contro le due donne in seguito alle elezioni presidenziali americane del 2020. Il prossimo anno dovrà affrontare un processo civile presso il tribunale federale di Washington per determinare quanto dovrà pagare per i danni causati. A Giuliani inoltre è stato ordinato di pagare più di 132.000 dollari in spese legali e altri costi.
La commissione elettorale statale della Georgia ha formalmente assolto Freeman e Moss dall’accusa di illeciti a marzo affermando nelle conclusioni che le dichiarazioni di Giuliani erano “infondate e prive di fondamento”.
Nella decisione di questa mattina Giuliani è responsabile anche di “inflizione intenzionale di disagio emotivo, associazione a delinquere civile e richieste di risarcimento danni punitivi”.
Giuliani, 79 anni, ha faticato a pagare le sue crescenti spese legali, secondo il New York Times, che riporta che le sue fatture ammontano a 3 milioni di dollari. A luglio ha messo in vendita il suo appartamento a Manhattan per 6,5 milioni di dollari e ha chiesto a Trump di aiutarlo a coprire parte delle sue spese legali. L’ex presidente terrà una raccolta fondi per Giuliani nel suo golf club del New Jersey questo settembre, e la partecipazione costerà a ciascun ospite 100 mila dollari.
Nella loro testimonianza davanti alla Commissione d’inchiesta della Camera che indagava sul tentativo insurrezionale del 6 gennaio al Campidoglio, Wandrea “Shaye” Moss e Ruby Freeman hanno rivelato la gravità degli abusi che hanno subito, costringendole a lasciare il lavoro, a lasciare la propria abitazione nascondendosi a casa di parenti e amici dopoaaver ricevuto numerose minacce sia per lettera che per telefono dopo che l’ex presidente e Giuliani le hanno accusate dei brogli elettorali.
Durante un intervento al parlamento statale della Georgia del 10 dicembre 2020, Giuliani ha accusato le due donne di “passare di nascosto le chiavette USB come se fossero bustine di eroina o cocaina” affermando che erano due criminali i cui “posti di lavoro”, le loro case, avrebbero dovuto essere perquisite per prove di schede elettorali per provare la frode elettorale”. In seguito a queste affermazioni sono cominciate le intimidazioni e le minacce.
Wandrea “Shaye” Moss e Ruby Freeman avevano anche citato in giudizio il network OAN, One American News, che è tra i maggiori sostenitori di Trump, che aveva ripetutamente ospitato Giuliani nei suoi programmi durante i quali l’ex sindaco di New York accusava le due donne di aver truccato le macchine per il voto. Gli avvocati del canale televisivo una volta citati in giudizio hanno preferito trovare un accordo con Wandrea “Shaye” Moss e Ruby Freeman l’anno scorso dopo che un rapporto del comitato elettorale statale della Georgia, a conclusione di un’indagine durata un anno, ha respinto le false accuse di frode elettorale di Giuliani e le ha scagionate.
Un triste tramonto per Rudy Giuliani. Quasi ottantenne, alcolizzato, pieno di debiti, citato in giudizio dalla terza moglie per 260 mila dollari, ex procuratore d’acciaio nella lotta a Cosa Nostra, ha buttato a mare la sua gloriosa carriera in magistratura dopo essersi associato a Donald Trump. Ha scelto di fare quattrini, di cercare fama legandosi all’ex presidente, diventando il difensore dell’indifendibile. Da sindaco d’America, come venne nominato da Oprah Winfrey dopo gli attentati dell’11 settembre, a caricatura comica che fuori dai tribunali d’America gesticolava e nella foga per raccontare ai giornalisti i brogli elettorali che solo lui conosceva mentre tracimava il colorante per i capelli. Bugie per le quali è stato sospeso dall’ordine degli avvocati di New York.
L’ex sindaco di New York ha speso milioni di dollari per difendersi nei tribunali dopo aver diffuso senza nessuna prova le accuse di interferenza elettorale, e il suo appartamento nell’Upper East Side di Manhattan è stato recentemente messo in vendita per 6,5 milioni di dollari. In un altro caso giudiziario Giuliani è stato condannato a pagare 90 mila dollari in una vicenda per diffamazione. Deve pagare 20 mila dollari al mese a una società che ospita i suoi documenti elettronici, 15 mila a una società che fornisce la consulenza di ricerca legale e deve alla società dei telefoni 57 mila dollari per bollette non pagate.