Manovre preelettorali alla Camera. Per ora i lavori al Congresso sono sospesi, riprenderanno martedì prossimo dopo il lungo weekend del Labour Day, ma i parlamentari sono in fermento.
Le elezioni si avvicinano e il futuro è incerto. Molti repubblicani temono che le turbolente vicende giudiziarie di Donald Trump rischino di trascinare tutto il partito alla sconfitta alle elezioni del 2024, quando a novembre si voterà oltre che per la Casa Bianca anche per il rinnovo della Camera e per 34 seggi del Senato. E, nonostante le minacce dell’ex presidente, chiedono allo speaker della Camera Kevin McCarthy di prendere le distanze.
Gli ultraconservatori del Freedom Caucus, legati all’ex capo della Casa Bianca, si oppongono e minacciano di sfiduciarlo, chiedendo a gran voce di aprire alla Camera il procedimento per mettere il presidente Biden sotto impeachment. Trump lo ha ordinato domenica con un post sul suo sito Truth Social rivolto ai suoi parlamentari: “Dovete votare per l’impeachment di Biden. Non ci sono scuse. Se non voterete per l’impeachment finirete nel dimenticatoio”.
In questa faida all’interno del GOP è iniziato il conto alla rovescia per lo shutdown federale. Ancora freschi dalla battaglia per l’alzamento del tetto di spesa di pochi mesi fa ora democratici e repubblicani si dovranno affrontare sui finanziamenti di bilancio. Non approvando in tempo questa misura ci sarà la chiusura degli uffici governativi, mentre se mesi fa non avessero votato per l’aumento del tetto del debito ci sarebbe stato il default.
Ci sono poche possibilità che i parlamentari riescano a legiferare i finanziamenti governativi prima del 30 settembre, quando scadrà l’anno fiscale: ci sono 12 leggi da approvare nel gigantesco pacchetto del finanziamento del governo.

Il Congresso potrebbe approvare una misura tampone, un disegno di legge di spesa temporanea per mantenere il governo in funzione, come ha fatto regolarmente in passato. Ma il Freedom Caucus ha annunciato oggi di voler vedere tagli alla spesa per accettare una soluzione provvisoria e farà pressioni anche sul presidente della Camera Kevin McCarthy affinché soddisfi le loro richieste su una serie di altre questioni politiche.
Storicamente, i membri del Freedom Caucus non sostengono le spese a breve termine per mantenere aperto il Governo, ma poiché i repubblicani detengono solo una maggioranza di cinque seggi alla Camera, i parlamentari del Freedom Caucus hanno un’influenza significativa sull’agenda. In alternativa McCarthy avrà bisogno dei voti dei democratici per approvare una misura di finanziamento a breve termine che possa anche essere approvata dal Senato per essere trasformata in legge.
McCarthy la scorsa settimana aveva ventilato la prospettiva di un finanziamento a breve termine che darebbe alla Camera e il Senato più tempo per raggiungere un compromesso sui livelli finali di spesa per l’anno. Proposta ben accolta dai democratici e respinta dallo zoccolo duro dei parlamentari repubblicani.
Per cercare di ridurre la tensione all’interno del partito McCarthy ha iniziato a elaborare una strategia su come procedere con un’indagine di impeachment sul presidente Joe Biden, anche se la leadership del partito ritiene la proposta politicamente rischiosa per le elezioni del 2024. Tanto rischiosa che non ci sarebbero i 218 voti necessari per avviarla. E per questo lo speaker, con un gioco di prestigio del Congresso, evita il voto formale per la richiesta di impeachment e propone un’altra inchiesta della Camera come prologo per la richiesta di impeachment.

Finora, nonostante le inchieste avviate da due commissioni della Camera, le prove delle accuse mosse a Biden di aver tratto profitto dagli affari esteri di suo figlio non sono state provate, così come quelle di ingerenza politica del Dipartimento di Giustizia nel procedimento penale di Hunter Biden. Lo stesso presidente ha affermato di non aver commesso alcun illecito nei confronti del figlio e la Casa Bianca ha ripetutamente sostenuto che il presidente non ha mai intrattenuto rapporti di affari con il figlio. Accuse smentite anche dal ministro della Giustizia Merrick Garland e da altri alti funzionari del Dipartimento di Giustizia.
La deputata Marjorie Taylor Greene, alleata di Trump e sostenitrice vocale dell’impeachment di Biden, ha detto alla CNN che la prospettiva di un’indagine di impeachment “sembra molto, molto buona”.
Il leader della minoranza democratica alla Camera Hakeem Jeffries ha detto che l’idea di aprire la procedura di impeachment sul presidente Joe Biden è di Trump che sta dando gli ordini ai suoi seguaci, aggiungendo “Il burattinaio tira i fili e le marionette si muovono. Non sono stati in grado di fare una proposta seria per tutto l’anno”, ha proseguito Jeffries alla CNN. “E continuano a prendere ordini da Donald Trump, il loro capo burattinaio, che vuole perseguitare Joe Biden. E ora, senza nessuna prova, si vuole aprire un’inchiesta di impeachment”.
Anche alcuni parlamentari repubblicani sono scettici sui reali motivi di McCarthy per aprire l’indagine.
Il deputato Matt Rosendale, membro del Freedom Caucus, ritiene che McCarthy stia parlando dell’impeachment di Biden solo per distogliere l’attenzione per far approvare l’accordo sul bilancio senza i tagli che gli ultras repubblicani vogliono sulle parti sociali. “Temo che ora McCarthy stia sollevando l’argomento solo per usarlo come distrazione, un contentino, in modo da poter provare a portare avanti i negoziati sul bilancio senza sostanziali tagli”.