Non ci sono stati colpi di scena, né velenosi attacchi, ma solo un po’ di confusione al primo dibattito repubblicano tra otto dei nove contendenti alla nomination del partito per le presidenziali del 2024. Mancava Donald Trump, il candidato che tutti i sondaggi danno in vantaggio su gli altri suoi compagni di partito, che ha preferito disertare la serata e confidarsi con il suo amico Tucker Carlson che ha trasmesso la loro “chiacchierata” sul sito di social media X.
Al dibattito ha preso parte anche il governatore del North Dakota Doug Burgum, che martedì si era infortunato giocando a pallacanestro con i suoi collaboratori e la sua partecipazione è stata incerta fino all’ultimo. Con lui sul palco l’ex governatore del New Jersey Chris Christie, il governatore della Florida Ron DeSantis, l’ex ambasciatrice delle Nazioni Unite Nikki Haley, l’ex governatore dell’Arkansas Asa Hutchinson, l’ex vicepresidente Mike Pence, l’uomo d’affari Vivek Ramaswamy e Tim Scott della Carolina del Sud, unico senatore afroamericano del partito repubblicano. Il dibattito, sponsorizzato da Fox News e moderato dai conduttori Bret Baier e Martha MacCallum, si è svolto al Fiserv Forum di Milwaukee. Il Wisconsin è un importante Stato teatro di incerte battaglie politiche e il Comitato Nazionale Repubblicano terrà la Convention proprio in città il prossimo anno.
Sette uomini, rigorosamente tutti in cravatta rossa, e una donna puntano alla nomination e si sono scontrati, sull’Ucraina e sull’aborto, sull’immigrazione e sull’istruzione, sul costo della vita e sulla Cina. Vivek Ramaswamy, il 38enne miliardario di origine indiana è stato al centro di quasi ogni scambio controverso, ha definito l’agenda sul cambiamento climatico una “bufala” – ed è stato quello che ha ricevuto più critiche, soprattutto da Pence, Haley e Christie, che lo hanno definito “un ragazzo che suona come ChatGPT”. Mike Pence lo ha definito un “novizio” e Chris Christie “dilettante”. Ma forse era quello che ha maggiormente incarnato lo spirito di Trump – sia nello stile che nella sostanza – è stato quello che non ha mai lavorato nel governo, ricco investitore biotecnologico ha abbracciato le visioni isolazioniste di Trump.
Circondata da candidati uomini, l’unica donna sul palco, Nikki Haley, ha citato Margaret Thatcher: “In politica, se vuoi parlare, chiedi a un uomo. Se vuoi azione, chiedi a una donna“.
Christie ha sottolineato come il Dipartimento di Giustizia abbia offerto a Hunter Biden un programma alternativo alla prigione per un reato di armi da fuoco, dicendo: “In un’amministrazione Christie, andrebbe in prigione per 10 anni”.
L’ex presidente Donald Trump, facilmente il favorito in questa corsa alle primarie, è stato sorprendentemente ignorato durante i primi 45 minuti. E forse il momento più drammatico è arrivato quando nella seconda parte del dibattito è stato chiesto ai candidati chi avrebbe sostenuto Trump se fosse stato condannato ma comunque nominato. Tutti tranne Asa Hutchinson hanno alzato la mano, e poi, dopo un ripensamento anche Chris Christie. “Qualcuno deve smettere di normalizzare questa condotta”, ha detto Christie. “Che si creda o meno che le accuse siano giuste o sbagliate, la condotta di Trump è al di sotto dell’ufficio del Presidente degli Stati Uniti” ha detto Christie, ricevendo una bordata di fischi dal pubblico.
DeSantis è stato opaco e poco chiaro. Più volte ha cercato di esporre i “successi” da lui ottenuti nel suo Stato della Florida contro la woke culture, contro le scuole che tollerano “la cultura estremista della sinistra”, contro le misure “oppressive” prese dall’amministrazione federale per combattere il Covid-19. Una lista dei suoi “successi” nel suo Stato esposti con vigore ma poca convinzione. Una partecipazione sotto tono per un candidato che punta a togliere lo scettro a Donald Trump.
Dietro le quinte la battaglia è stata feroce. DeSantis non ha voluto parlare con i giornalisti e si è fatto intervistare solo da Fox News prima di andar via. La deputata Marjorie Taylor Greene ha detto che lei e il deputato Matt Gaetz sono stati bloccati mentre cercavano di entrare nella “spin room”, la stanza dove i candidati e i loro alleati possono fornire le loro interpretazioni sul dibattito ovviamente promuovendo i loro candidati e bocciando gli altri. Una mossa che evidenzia la frattura tra la Fox News e Donald Trump.
“Non ci hanno fatto entrare. Non hanno permesso a me, a Matt Gaetz e a nessun altro surrogato di entrare nella stanza della spin room,” ha detto Greene. Tuttavia, Gaetz è rimasto nella spin room per almeno una parte della serata e ha parlato con NBC News. Era presente anche il consigliere senior di Trump, Jason Miller.
Fox News ha detto che limiterà le credenziali automatiche per la spin room ai candidati che si sono qualificati e hanno partecipato al dibattito, e Trump, invece, lo ha disertato.