Buone notizie per il presidente Biden: i dati sull’inflazione resi noti questa mattina hanno mostrato un pronunciato rallentamento del costo della vita negli Stati Uniti. L’indice dei prezzi al consumo è salito del 3%, meno del 4% previsto.
I funzionari della Federal Reserve stanno ancora cercando di valutare se questo rallentamento sia un fattore momentaneo o l’inizio di una maggiore stabilità economica e per questo non hanno escluso che i tassi di interesse potrebbero essere nuovamente ritoccati nella riunione del 25-26 luglio.
Il presidente Biden, le cui prospettive di rielezione potrebbero dipendere dal fatto che l’inflazione diminuisca senza una recessione, si è subito preso il merito del rallentamento degli aumenti dei prezzi a giugno.
“Aumento dell’occupazione e costi inferiori: questo è la Bidenomics in azione”, ha dichiarato il presidente da Vilnius in Lituania dove si sta svolgendo il vertice della NATO. La Casa Bianca ha immediatamente dato credito all’agenda economica del presidente affermando che “la politica economica scelta da Biden ha mantenuto l’economia su un percorso stabile e ha creato un mercato del lavoro sano”.
E l’economia resta al centro del dibattito tra gli americani. Un sondaggio condotto da Redfield & Wilton Strategies per conto di Newsweek ha rilevato che il 47% degli intervistati ha dichiarato di sostenere la Bidenomics. I repubblicani hanno fortemente criticato la sua agenda economica, in particolare la sua gestione dell’inflazione. Tuttavia i risultati, almeno per ora, stanno dando ragione al presidente.
I sondaggi evidenziano anche come Donald Trump resti sempre il candidato favorito dai repubblicani, ma in un ipotetico confronto con Biden per le presidenziali del 2024 verrebbe nuovamente sconfitto. Una ipotesi questa che ha scosso il pianeta repubblicano e che ha dato lo spunto ai dissidenti della leadership di Trump di guardare con maggiore interesse gli altri candidati del loro partito alle primarie. Come è avvenuto nello stato dell’Iowa con la governatrice Kim Reynold che non ha voluto dare il suo appoggio politico all’ex presidente.

Donald Trump è invischiato in una serie di problemi legali che, se tra i repubblicani non creano un motivo per non votarlo, tra i democratici e, soprattutto tra gli indipendenti, rappresentano un gigantesco ostacolo.
Ieri i suoi avvocati hanno chiesto al giudice Eileeen Cannon di ritardare la data del processo per i documenti top secret di Mar A Lago, citando la natura straordinaria di un procedimento giudiziario che potrebbe verificarsi durante la campagna presidenziale del prossimo anno.
Nella loro richiesta gli avvocati Christopher Kise e Todd Blanche citano “l’enorme volume” di materiali che devono esaminare nel caso chiedendo al giudice Aileen Cannon di negare la richiesta del consigliere speciale del Dipartimento di giustizia Jack Smith che ha chiesto al magistrato che il processo abbia inizio l’11 di dicembre. La tattica degli avvocati di Trump è presumibilmente intesa a ritardare la data di inizio del processo. Per farlo i legali dell’ex presidente hanno rispolverato il caso di Manuel Noriega, l’ex leader di Panama arrestato per traffico di droga e riciclaggio, morto in carcere nel 2017. Nel processo gli avvocati difensori dell’ex leader panamense chiesero, e ottennero, di spostare le date del procedimento che coinvolgeva capi di stato stranieri e rapporti di intelligence altamente confidenziali sui soldi investiti a Panama.
Trump ha affermato che il Dipartimento di Giustizia dell’amministrazione Biden è avvelenato contro di lui, accusando il procuratore generale Merrick Garland di utilizzare il sistema legale per schiacciare gli oppositori politici del presidente Biden.

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Infine gli avvocati di Trump hanno aggiunto che sarebbe molto difficile selezionare una giuria imparziale durante la corsa presidenziale del 2024.
Questa richiesta pone il primo grande test per stabilire se il giudice Aileen Cannon mostrerà favoritismi nei confronti dell’ex presidente che l’ha nominata a ricoprire la carica, la quale in passato si è ripetutamente pronunciata in suo favore.
Comunque la prima udienza davanti al giudice Aileen Cannon si terrà il 18 luglio. Una udienza per stabilire le regole della gestione delle informazioni classificate nel caso, il primo di molti probabili procedimenti su questo argomento, e potrebbe essere un procedimento a porte chiuse per la delicatezza dei temi che verranno discussi.
Tra i documenti sequestrati dagli agenti dell’Fbi nella residenza dell’ex presidente a Mar A Lago c’erano 197 che contenevano segni classificati, inclusi 98 contrassegnati come “segreti” e 30 contrassegnati come “top secret”. La designazione “top secret” significa che la divulgazione non autorizzata “potrebbe ragionevolmente causare danni eccezionalmente gravi” alla sicurezza nazionale”.