Chi lo credeva più moderato di Donald Trump si sbagliava. Ron DeSantis, candidato alle elezioni presidenziali per il Partito Repubblicano, sta portando avanti la sua campagna elettorale all’insegna del conservatorismo radicale.
L’ultima accusa al governatore della Florida è quella di omofobia, dopo un video condiviso dalla pagina della sua corsa presidenziale che critica Donald Trump per il suo passato sostegno alla comunità gay e transgender.
Il filmato mette in evidenza la promessa fatta nel 2016 dall’ex presidente sulla protezione che gli Stati Uniti avrebbero garantito alla comunità LGBTQ, ricordando anche i commenti di Trump in cui sosteneva di ammettere che Caitlyn Jenner, l’ex decatleta olimpico che nel 2015 ha dichiarato di essere una donna, usasse qualsiasi bagno nella Trump Tower.
A distanza di anni, DeSantis ha firmato quella che alcuni valutano “la serie più estrema di leggi anti-trans nella storia moderna”. “Ha toccato il fondo”, ha scritto Jenner su Twitter.
To wrap up “Pride Month,” let’s hear from the politician who did more than any other Republican to celebrate it…
— DeSantis War Room 🐊 (@DeSantisWarRoom) June 30, 2023
Il video arriva mentre i repubblicani si stanno addentrando in un territorio sempre più ostile alla comunità LGBTQ, attaccando le celebrazioni del Pride Month e approvando leggi per limitare gli spettacoli di drag queen.
Una retorica infiltrata nella campagna presidenziale del Partito Repubblicano dopo essere stata assente per anni. DeSantis ha puntato sulla legislazione anti-LGBTQ+ firmando un provvedimento che proibisce gli insegnamenti in classe dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere in tutti i gradi scolastici, vietando poi anche le cure per il cambio di sesso ai minori e obbligando le persone a utilizzare i bagni che corrispondono al genere assegnato alla nascita.
Trump stesso, dopo un passato da “moderato” sul tema transgender, ha promesso la scorsa settimana che, in caso di elezione alla Casa Bianca, utilizzerà il primo giorno di mandato per firmare decreti esecutivi che taglino i finanziamenti federali a tutte le scuole che promuovono “l’insensatezza transgender” e per istruire le agenzie federali “a cessare la promozione del cambiamento di sesso o genere a qualsiasi età”. “Gli ospedali e i fornitori di assistenza sanitaria che offrono cure per il cambio di genere ai minori dovrebbero essere considerati in violazione degli standard federali di salute e sicurezza e perdere i sostegni federali”, ha detto l’ex presidente.
Sia Trump che DeSantis si sono anche opposti alla partecipazione delle donne transgender nello sport femminile e hanno definito l’operazione di passaggio dal genere maschile a quello femminile una “mutilazione”.
Due giorni fa, durante un comizio di Trump a Pickens, in Carolina del Sud, la folla ha fischiato quando la deputata Marjorie Taylor Greene ha fatto riferimento al Pride Month. “L’arcobaleno appartiene a Dio”, ha detto, facendo felice la fascia più radicale del partito ma rischiando di allontanare gli elettori moderati che generalmente decidono l’esito delle elezioni
Il video di DeSantis è stato condiviso poche ore dopo che la maggioranza conservatrice della Corte Suprema ha stabilito come un grafico cristiano che vuole progettare siti web per matrimoni abbia il diritto di rifiutarsi di lavorare con coppie omosessuali.