L’ex presidente Donald Trump è arrivato a Miami per affrontare domani alle 3 del pomeriggio le accuse penali federali. Trascorrerà la sera nel suo resort, il National Doral Golf Club di Miami, dove ha riunito tutto il suo team legale. A dargli il benvenuto decine di sostenitori con i cappelli MAGA e le bandiere americane. Trump ha esortato nei giorni scorsi i suoi seguaci a partecipare alla protesta davanti al tribunale di Miami.
Fra i suoi “tifosi”, secondo i media locali, esponenti dei Proud Boys e degli Oath Keepers, i suprematisti i cui leader sono già stati condannati per l’assalto al Campidoglio di Washington il 6 gennaio 2021. Con le immagini del tentativo insurrezionale ben impresse nella loro memoria il sindaco e il capo della polizia di Miami hanno attuato eccezionali misure di sicurezza. Il capo della polizia di Miami, Manny Morales, ha detto che la città prevede per domani una folla di 50.000 sostenitori di Trump fuori dal tribunale.
L’appello di Trump ai suoi sostenitori arriva mentre ha intensificato la retorica contro il consigliere speciale Jack Smith, da lui definito “squilibrato” accusando il Dipartimento della Giustizia di cercare di impedire la sua rielezione perseguendolo con i procedimenti giudiziari.
Il mondo MAGA è in fermento. Kari Lake, che lo scorso anno è stata sconfitta da una democratica alle elezioni per la nomina di governatore dell’Arizona e che come Trump respinge la disfatta e accusa la rivale di brogli mai provati, ha ricordato ai suoi colleghi di partito che durante il weekend hanno tenuto la convention statale in Georgia che i seguaci dell’ex presidente possiedono molte armi. “Se vuoi arrivare al presidente Trump, dovrai passare attraverso di me e dovrai passare attraverso i 75 milioni di americani proprio come me”, ha detto Kari Lake dal palco della convention. “Siamo quasi tutti membri tesserati dell’N.R.A. Non è una minaccia, è un annuncio di servizio pubblico”. Intimidazioni che alimentano i timori che ci possano essere disordini a Miami.
L’ex presidente domani sarà formalmente accusato di detenzione illegale di documenti di sicurezza nazionale e di aver mentito ai funzionari che hanno cercato di recuperarli. Trump ha proclamato la sua innocenza e ha promesso di continuare la sua campagna per riconquistare la presidenza nelle elezioni del novembre 2024. Mercoledì compirà 77 anni.

Trump verrà imputato con 37 accuse federali, tra cui ostruzione e conservazione illegale di informazioni sulla difesa, associazione a delinquere, false dichiarazioni agli inquirenti federali. Come coimputato Walt Mauta, il suo fido “valletto-tuttofare”, come ironizza il Washington Post. L’ex militare della Marina, 40 anni, ha scalato i ranghi della corte di Trump per diventare il suo più fedele assistente riuscendo a rimanere invisibile fino a che le immagini dei video di sicurezza di Mar A Lago lo hanno immortalato mentre spostava le casse di documenti da una stanza ad un’altra.
Da venerdì, quando il Dipartimento di Giustizia ha svelato l’accusa di 37 capi d’accusa contro i due uomini, il futuro di Nauta si intreccia con quello del suo capo. Entrambi rischiano pene detentive. Gli inquirenti federali affermano che Trump ha archiviato illegalmente dozzine di documenti altamente sensibili ovunque, dai bagni alle sale da ballo nel suo resort in Florida, rifiutandosi di restituirli all’FBI e ai National Archives nonostante le numerose richieste.
I due compariranno davanti al magistrato John Goodman, che leggerà loro i capi di imputazione del rinvio a giudizio. Goodman, comunque, presiede solo questa prima udienza, perché per il processo è stata nominata il giudice Aileen Cannon, che in precedenza, subito dopo il ritrovamento dei documenti da parte dell’Fbi, si era pronunciata in favore di Trump con una discutibile decisione bocciata dalla corte d’appello. Sarà lei che supervisionerà e deciderà sulla pertinenza dei documenti e dei testimoni, ma soprattutto detterà i tempi del processo, la selezione dei giurati e quali prove potranno essere presentate alla giuria.
Dopo l’incriminazione formale Trump tornerà in New Jersey nel suo club di Bedminster dove domani sera, come fece dopo l’incriminazione avvenuta a Manhattan ai primi di aprile per i soldi dati a Stormy Daniels, ha detto che terrà un discorso.

Esperti legali, tra cui l’ex procuratore generale di Trump, William Barr, affermano che il caso istruito dal Consulente Speciale del Dipartimento della Giustizia, Jack Smith, è solido. Le accuse includono violazioni dell’Espionage Act, che criminalizza il possesso non autorizzato di informazioni sulla difesa, e cospirazione per ostacolare la giustizia, che comporta una pena massima di 20 anni di carcere.
Trump è il primo presidente ad affrontare accuse penali, ma gli esperti legali affermano che ciò non gli impedisce di candidarsi alla presidenza o di assumere un incarico anche se viene dichiarato colpevole.
Qualsiasi processo federale in Florida potrebbe non aver luogo fino a dopo le elezioni presidenziali del novembre 2024. Trump dovrebbe anche essere processato nel marzo 2024 per la vicenda di Stormy Daniels.
Trump accusa il presidente democratico Joe Biden di aver orchestrato il caso federale per minare la sua campagna. Biden ha preso le distanze dal caso e si rifiuta di commentarlo.
I suoi problemi legali non hanno influito sulla sua popolarità tra gli elettori repubblicani. Un sondaggio Reuters/Ipsos pubblicato lunedì ha rilevato che l’81% dei repubblicani ritiene che le accuse siano politicamente motivate. Il sondaggio ha anche rilevato che Trump continua a guidare i suoi rivali per la nomina presidenziale del partito con un ampio margine.Circa il 43% dei repubblicani autoidentificati ha affermato che Trump era il loro candidato preferito, rispetto al 22% che ha scelto il governatore della Florida Ron DeSantis. All’inizio di maggio, Trump aveva un vantaggio di 30 punti su DeSantis dal 49% al 19%.