“Se non sarò rieletto ci sarà la terza guerra mondiale” ha detto l’ex presidente Donald Trump in Georgia alla platea del Partito repubblicano. Accanto a lui la congresswoman Marjorie Taylor Greene, ma pochi altri politici repubblicani.
Dopo la sua storica incriminazione federale, l’ex presidente ha tenuto un comizio di fronte a più di 2.000 persone ammassate al Columbus Convention and Trade Center, un centro congressi, per dichiarare ancora una volta la sua innocenza e lanciare le sue solite invettive contro il sistema corrotto, contro giudici e agenti federali deviati, vittima di oscure manovre tessute da uno stato profondo a lui ostile. Dopo alcune ore l’ex presidente ha ripetuto lo stesso discorso che avva fatto in Georgia anche in North Carolina, dove nella città di Greensboro si è tenuta la State Conference del partito repubblicano. Unica differenza è che nel discorso della North Carolina ha detto che continuerà ad essere candidato per la Casa Bianca anche se dovesse essere riconosciuto colpevole dei reati per i quali è stato rinviato a giudizio.
“Le accuse sono ridicole e infondate – ha detto l’ex presidente – la storia ricorderà l’amministrazione Biden come una che ha commesso i più orribili abusi di potere nel nostro paese. Lo hanno anche detto i democratici. Questa feroce persecuzione è una parodia della giustizia”. Ha definito Jack Smith, il consigliere speciale nominato dal Dipartimento della Giustizia, uno “squilibrato” e ha detto che il Dipartimento di Giustizia un “covo malato di persone che devono essere ripulite”.
L’intervento lo ha fatto alla conferenza annuale del Partito Repubblicano della Georgia il giorno dopo che il consigliere speciale Jack Smith ha reso note le accuse federali contro di lui per non aver restituito e poi nascosto documenti altamente riservati che aveva portato via dalla Casa Bianca, anche se sapeva che molti di questi documenti erano top secret. Accuse che se confermate in tribunale, porteranno l’ex presidente a trascorrere il resto della sua vita in prigione.
Come primo atto da nuovo presidente degli Stati Uniti, Trump ha promesso che “firmerà una legge esecutiva per vietare la cittadinanza ai bambini figli di immigrati illegali”.
Georgia will re-elect President Trump for a THIRD time in 2024!
FOUR MORE YEARS!! pic.twitter.com/ZWOvh3o6kY
— Marjorie Taylor Greene 🇺🇸 (@mtgreenee) June 10, 2023
“Il comunismo sta distruggendo l’America, noi distruggeremo il comunismo. I nostri nemici sono così decisi a volerci fermare in tutti i modi perché sanno che siamo i soli in grado di fermarli”
Trump è anche sotto inchiesta nello stato per le indagini sui suoi tentativi per cercare di ribaltare il risultato elettorale nelle presidenziali del 2020. Memorabile la telefonata fatta al segretario di Stato repubblicano della Georgia Brad Raffensperger di “trovare” più di 11.000 voti di cui aveva bisogno per vincere. La telefonata è stata registata ed è parte delle indagini della procura distrettuale di Atlanta che ad agosto deciderà se prosciogliere o rinviare a giudizio l’ex presidente.
Quando Trump per rivolgergli una valanga di insulti ha fatto il nome di Raffensperger dalla platea c’è stato un coro di fischi .
Trump anche se brevemente ha toccato alcuni dei suoi temi standard come immigrazione, criminalità e persino su come il paese abbia bisogno di lui – e solo di lui – per scongiurare la terza guerra mondiale. “Preverrò la terza guerra mondiale. … Senza di me, accadrà”, ha detto. “E questa non sarà una guerra convenzionale con i carri armati dell’esercito che vanno avanti e indietro, sparandosi a vicenda. Questa sarà una guerra nucleare. Questa sarà l’annientamento, forse l’annientamento del mondo intero. Solo io sarò in grado di impedirlo”. E c’è stata una standing ovation.
Alcuni oratori hanno evitato del tutto di parlare di Trump, concentrando i loro commenti sui temi favoriti repubblicani più tradizionali come criticare la spesa federale, Biden e la risposta del governo al Covid.
Per i repubblicani conservatori le accuse mosse a Trump non sono la conseguenza delle azioni dell’ex presidente, ma la rappresaglia del Dipartimento della Giustizia ordinata dal presidente Joe Biden per prendere di mira i suoi avversari politici.
“Usare la giustizia come arma contro gli avversari politici rappresenta una minaccia mortale per una società libera”, ha twittato venerdì il governatore della Florida Ron DeSantis, il principale rivale di Trump. “Per anni abbiamo assistito a un’applicazione irregolare della legge a seconda dell’appartenenza politica”.
“Perché il Dipartimento della Giustizia è così zelante nel perseguire Trump eppure così passivo nei confronti di Hillary Clinton e Hunter Biden?”, ha aggiunto.
La maggior parte dei repubblicani hanno sostenuto Trump, o hanno espresso preoccupazione per le gravi accuse, conviti però che il Dipartimento di Giustizia persegua gli avversari politici di Biden.
In North Carolina prima di Trump aveva parlato l’ex vicepresidente Mike Pence, il quale aveva difeso l’ex presidente accusando il ministro della Giustizia Merrick Garland di nascondersi dietro il consigliere speciale Jack Smith pr usare la macchina della Giustizia come arma contro Donald Trump.
In mezzo a questa tempesta la campagna elettorale di Trump punta ad ottenere ulteriori consensi nei sondaggi.