Donald Trump è arroccato nel suo club di Bedminster in New Jersey dopo aver ricevuto la notifica che martedì alle 3 del pomeriggio dovrà costituirsi alla procura federale di Miami dove sarà rinviato a giudizio. Alla Fox News con molta tracotanza ha detto che si dichiarerà “non colpevole” dei reati che gli verranno imputati. Per ora prepara la strategia con i suoi nuovi avvocati e domani terrà due comizi elettorali.
Gli inquirenti federali, contravvenendo alle rigide regole, hanno reso noto i capi di accusa che verranno letti in aula a Trump martedì. Nelle 49 pagine del rinvio a giudizio l’ex presidente è accusato di 7 reati penali tra cui violazione dell’Espionage Act, associazione a delinquere, occultamento di documenti. Con lui è stato rinviato a giudizio anche il suo fido assistente Walt Nauta, che lo ha aiutato a nascondere i documenti.
Dalla lettura degli atti si desume che l’ex presidente, dopo che aveva ricevuto una comunicazione dal Dipartimento della Giustizia che nel mese di giugno 2022 un procuratore federale e due agenti sarebbero andati a prelevare i documenti nella sua casa di Mar A Lago, li fece portare nel club di Bedminster in New Jersey. E Trump dava le direttive dove nascondere questi documenti. Alcuni “segretissimi” con i piani del Pentagono per la difesa nazionale, o con analisi dei servizi segreti sulle capacità belliche degli Stati Uniti e degli alleati, programmi nucleari e piani per rispondere ad eventuali attacchi e piani per lanciare l’offensiva contro i paesi nemici. Documenti che l’ex presidente conservava “nella doccia” della sua residenza di Mar a Lago, o in uno sgabuzzino o accatastati in una delle sale da ballo del club. Documenti che al Dipartimento della Difesa solo un numero limitatissimo di alti funzionari poteva vedere. Mentiva non solo agli inquirenti federali, ma anche ai suoi avvocati che a più riprese lo supplicavano di restituire i documenti ai National Archives.
Jack Smith, il consigliere speciale incaricato del caso, ha fatto alcune dichiarazioni dal Dipartimento della Giustizia. Ha invitato tutti gli americani a leggere per intero le 49 pagine del rinvio a giudizio “per comprendere la portata e la gravità dei reati contestati”, ha detto Smith. Il consigliere speciale ha detto che ci sono leggi che proteggono le informazioni sulla difesa nazionale che sono “fondamentali per la sicurezza e la protezione degli Stati Uniti e devono essere applicate”, aggiungendo che cercherà un “processo rapido”. “Abbiamo le leggi – ha detto Jack Smith – e la legge è uguale per tutti”.

Martedì l’ex presidente comparirà davanti a un magistrato benevolo, Aileen Cannon, che lui ha nominato quando era presidente e che, dopo il raid degli agenti dell’Fbi a Mar A Lago aveva cercato di aiutarlo nel procedimento giudiziario nominando uno Special Master. Una decisione che aveva rallentato l’esame dei documenti da parte degli inquirenti e che poi è stata rigettata dalla corte d’appello. Ora Cannon, se verrà confermata a presiedere questo caso, avrà ampio margine di manovra per controllare il procedimento, ma soprattutto per dettare i tempi del processo. Un fatto molto importante questo, perché fino alla eventuale condanna, Trump potrà continuare a correre per la Casa Bianca e, in caso di vittoria alle elezioni presidenziali di novembre 2024, sarà “intoccabile” per altri 4 anni.
Dal suo club a Bedminster l’ex presidente ha dato notizia di aver cambiato parte del suo team legale. In un messaggio messo su Truth Social afferma che sarà rappresentato dall’avvocato Todd Blanche. Gli avvocati Jim Trusty e John Rowley non lo rappresenteranno più. Poche settimane fa un altro avvocato di Trump, Tim Parlatore, aveva lasciato il team citando problemi con le dinamiche interne accusando il confidente di Trump, Boris Epshteyn, di interferenze nella vicende legali. Blanche rappresenta Trump anche nel procedimento giudiziario di Manhattan in relazione ai pagamenti in contanti fatti alla star del cinema per adulti Stormy Daniels.
Quasi tutti i repubblicani si sono schierati in difesa dell’ex presidente. Lo hanno fatto ancor prima di conoscere le motivazioni del rinvio a giudizio. Lo speaker della Camera, Kevin McCarthy, su Tweet ha accusato Biden scrivendo: “Oggi è davvero un giorno buio per gli Stati Uniti d’America. È inconcepibile che un presidente incrimini il candidato principale che gli si oppone. Joe Biden ha conservato documenti riservati per decenni. Io, e ogni americano che crede nello stato di diritto, siamo con il presidente Trump contro questa grave ingiustizia. I repubblicani della Camera riterranno responsabile questo sfacciato uso del potere come arma politica”.
L’ex vicepresidente Mike Pence aveva invitato l’Attorney General Merrick Garland a svelare l’accusa federale contro Trump e a rivolgersi al pubblico americano prima della fine della giornata. E così è stato. Pence, che nelle primarie sta sfidando il suo ex “capo”, ha anche affermato che “un principio fondamentale della giustizia americana” è “ogni americano è innocente fino a prova contraria”. Ma ha aggiunto, “l’altro principio è che nessuno è al di sopra della legge”.
Asa Hutchinson, l’ex governatore dell’Arkansas candidato repubblicano alle elezioni Usa 2024, ha detto che Trump dovrebbe mettere fine alla sua campagna elettorale perché le sue azioni “dalla totale mancanza di rispetto della Costituzione alla totale mancanza di rispetto per la legge, non dovrebbe definire il nostro Paese o il partito repubblicano”.
L’incriminazione di un ex presidente con accuse federali non ha precedenti nella storia americana. Questa vicenda poi è ancora più straordinaria per il fatto che Trump è ancora il candidato favorito, all’interno del suo partito, per la prossima nomina presidenziale. Nonostante i suoi guai con la giustizia Trump ha confermato che manterrà invariato il suo programma di campagna elettorale. Domani terrà due comizi uno a Columbus in Georgia all’1;00 pm, l’altro a Greensboro, North Carolina alle 5:30 pm.
Subito dopo la notizia dell’incriminazione dell’ex presidente è partita la campagna per la raccolta di fondi. In una mail inviata ai suoi sostenitori l’ex presidente ha esordito dicendo che “Stiamo vedendo la nostra Repubblica MORIRE davanti ai nostri occhi”, poiché “il consigliere speciale nominato da Biden ha lanciato un’altra caccia alle streghe riguardo a documenti che avevo il DIRITTO di declassificare come presidente degli Stati Uniti”. Aggiungendo poi: “Per favore, dai un contributo per stare pacificamente dalla mia parte oggi e dimostrare che NON cederai MAI il nostro Paese alla sinistra radicale”, suggerendo contributi tra i 24 e i 250 dollari. Anche il Comitato nazionale repubblicano ha inviato un messaggio di raccolta fondi, dicendo che “è ORA il momento per ogni PATRIOTA come te di inviare un chiaro messaggio che questa ingiustizia è inaccettabile”. A marzo, quando Trump era stato accusato di aver versato denaro in nero ad una ex pornostar, la raccolta fondi aveva raggiunto i 4 milioni di dollari in 24 ore e in due settimane aveva toccato i 15 milioni di dollari.