La Corea del Nord spara missili e la Corea del Sud chiede aiuto agli Stati Uniti. Il presidente Joe Biden ha ricevuto il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol, in visita ufficiale alla Casa Bianca, e insieme hanno annunciato la “Dichiarazione di Washington”, un piano che prevede che sottomarini nucleari americani saranno mandati in aiuto di Seul nel tentativo di scoraggiare l’aggressività nordcoreana. Finora la diplomazia con il presidente nord coreano Kim Jong Un non ha avuto successo, mentre il dittatore di Pyongyang da mesi ha incrementato i lanci dei suoi missili e si prepara potenzialmente per un test nucleare.
Yoon è il secondo leader, dopo Emmanuel Macron, ad essere ospitato in pompa magna da Biden in una visita ufficiale di stato alla Casa Bianca da quando è entrato in carica nel 2021.
Il tappeto rosso, la banda musicale dei Marines, l’intero gabinetto dell’amministrazione allineato sul prato della Casa Bianca per dare il benvenuto, e poi questa sera la cena di stato. Un eccesso di formalità che indirettamente evidenziano come la fuga di notizie dal Pentagono abbia messo in difficoltà i rapporti tra i due Paesi in un momento in cui sono aumentate le provocazioni dalla Corea del Nord, e la Cina accresce la sua influenza nella regione indo-pacifica.
Nelle settimane scorse la fuga di notizie dal Pentagono ha rivelato che all’inizio di marzo il Consiglio di sicurezza nazionale della Corea del Sud ha avuto profondi disaccordi con gli Stati Uniti per la richiesta di fornire munizioni di artiglieria all’Ucraina. Argomento che secondo un funzionario dell’amministrazione Biden è stato affrontato da Biden con Yoon nel loro colloquio nello Studio Ovale. I funzionari sudcoreani temevano che la fornitura delle munizioni avrebbe violato la politica della Corea del Sud di non fornire aiuti letali ai paesi in guerra.

Il dispiegamento di sottomarini con armi nucleari nella penisola coreana “non è avvenuto dai primi anni ’80”, ha detto ai giornalisti un portavoce del Pentagono, aggiungendo che sarebbero tra una serie di “risorse strategiche” che verrebbero regolarmente dispiegate in Corea del Sud “per rendere la nostra deterrenza più visibile”. Ciò includerebbe una “cadenza regolare” di altre importanti piattaforme, “inclusi bombardieri o portaerei”, ha affermato il funzionario. “Rafforzare la nostra formazione, le nostre esercitazioni e le attività di simulazione per migliorare l’approccio dell’alleanza tra Washington e Seul alla deterrenza e alla difesa contro la Corea del Nord anche integrando meglio le risorse convenzionali sudcoreane nelle nostre strategie pianificazione”, ha detto il funzionario.
Nel 1991, gli Stati Uniti ritirarono tutte le loro armi nucleari dalla penisola coreana e l’anno successivo Seoul e Pyongyang firmarono una dichiarazione congiunta in cui si impegnavano a non “testare, fabbricare, produrre, ricevere, possedere, immagazzinare, schierare o utilizzare armi nucleari”.
Ma poiché Pyongyang ha ripetutamente violato la dichiarazione congiunta nel corso degli anni, c’è stato un crescente sostegno in Corea del Sud affinché gli Stati Uniti riportassero le armi nucleari al Paese.
Un sondaggio pubblicato il 6 aprile dall’Asan Institute for Policy Studies di Seoul ha rilevato che il 64% dei sudcoreani è favorevole allo sviluppo di armi nucleari, con il 33% contrario.
Nel frattempo, i test missilistici dalla Corea del Nord, compreso quello di un missile balistico intercontinentale a combustibile solido, hanno ulteriormente accresciuto le preoccupazioni. Il test è stato visto come una possibile svolta negli sforzi di Pyongyang per acquisire un’arma più potente e più difficile da rilevare che potrebbe prendere di mira gli Stati Uniti continentali.
Tune in as the First Lady and I host President Yoon and Mrs. Kim of the Republic of Korea for a State Visit to the United States. https://t.co/sP3RGnmiM7
— President Biden (@POTUS) April 26, 2023
Funzionari statunitensi che hanno presentato in anteprima ai giornalisti la “Dichiarazione di Washington” hanno sottolineato che al momento non ci sono piani per collocare armi nucleari statunitensi in Corea del Sud. Come parte della dichiarazione, hanno detto, la Corea del Sud riaffermerà il suo impegno nei confronti del Trattato di non proliferazione nucleare. I funzionari hanno aggiunto che gli assistenti di Biden e Yoon hanno lavorato per mesi sui dettagli del piano e hanno convenuto che “dimostrazioni occasionali” e “molto chiare della forza” delle capacità di deterrenza degli Stati Uniti dovevano essere una parte essenziale dell’accordo.
Un funzionario ha affermato che per disinnescare qualsiasi potenziale tensione con Pechino la Cina è stata informata in anticipo della decisione.
Oltre alla “Dichiarazione di Washington”, Biden e Yoon celebrano i 70 anni dell’alleanza USA-Corea del Sud, sottolineando gli stretti legami economici tra le nazioni, indicando la cooperazione su questioni come il cambiamento climatico, la lotta alla pandemia di Covid-19 e il sostegno all’Ucraina oltre a un nuovo dialogo sulla cooperazione informatica. E’ stato anche annunciato un nuovo programma di scambio di studenti incentrato sul programma STEM (Science, Technology, Engineering and Math) “che aumenterà in modo significativo lo scambio di studenti tra i due Paesi”, ha detto un secondo alto funzionario.
Inoltre Biden ha elogiato Yoon per la sua “diplomazia coraggiosa con il Giappone”, dicendo che ha “rafforzato la nostra relazione trilaterale” e “fa un’enorme differenza”. Un’alleanza più forte tra questi due paesi è strategicamente importante per gli Stati Uniti mentre cercano modi per contrastare la crescente influenza della Cina.