“Le colpe dei padri non ricadano sui figli”, oppure si?
Non sono bastati quattro anni di indagini federali e anche un appello a Putin fatto dall’ex presidente Donald Trump al quale chiedeva di rilasciare le informazioni riservate delle spie russe su Hunter Biden. Il figlio del presidente sotto la lente degli inquirenti prima per i sui suoi legami con i manager di una società energetica ucraina, poi le sue consulenze con gruppi di investitori cinesi, per passare poi ai sui suoi redditi che non sarebbero stati dichiarati. Infine per aver acquistato una pistola non rivelando la sua lunga battaglia con le droghe. Tanto fumo, ma finora niente arrosto per una indagine avviata nel 2018. Ora dopo 5 anni una talpa dell’IRS, l’ufficio delle tasse, afferma che per le vicende del figlio del presidente ci sono “interferenze politiche” e “favoritismi”. Ed è partita una nuova indagine. E se la giustizia si muove lentamente, le accuse dei rivali politici del padre di Hunter sono immediate.
A questo punto l’avvocato di Hunter Biden ha chiesto all’ispettore generale del Dipartimento del Tesoro e all’Office of Congressional Ethics di avviare indagini per fare luce sui detrattori del figlio del presidente.
David Lowell, l’avvocato di Hunter Biden, ha inviato una lettera al vice ispettore generale Richard K. Delmar chiedendo una revisione dell’ex aiutante di Donald Trump, Garrett Ziegler, che avrebbe messo online le attività finanziarie di Hunter Biden, note come Rapporti di attività sospette (RAS). Ziegler era alla fine del 2020, un assistente politico dell’allora consigliere commerciale della Casa Bianca Peter Navarro scrivendo “The Navarro Report”, un manifesto di bugie sulle frodi elettorali nelle elezioni del 2020. Accuse mai provate, smentite sia dal Dipartimento della Giustizia che dal CISA, il Cybersecurity and Infrastructure Security Agency. Una fonte che ha familiarità con la strategia del team legale di Biden afferma che Ziegler è attualmente al centro delle indagini da parte degli inquirenti federali.

L’avvocato Lowell ha anche inviato una lettera a Paul Vinovich, Chairman of the Board of the Office of Congressional Ethics, chiedendo una revisione etica indipendente della condotta congresswoman repubblicana Marjorie Taylor Greene per le sue dichiarazioni pubbliche.
Nei prossimi giorni gli avvocati di Hunter Biden dovrebbero incontrare David Weiss, l’inquirente federale del Delaware, nominato da Trump, che indaga sulla vicenda. Il team legale di Hunter Biden ha richiesto l’incontro diverse settimane fa per ottenere un aggiornamento sul caso.
Nella sua lettera al vice ispettore generale del Dipartimento del Tesoro, Lowell ha scritto che Ziegler “ha dichiarato di aver cospirato con una o più persone in una banca, per ottenere illegalmente e poi divulgare cinque segnalazioni monetarie che coinvolgono o riguardano Hunter Biden.
La lettera di Lowell si riferisce ai commenti pubblici che Ziegler fece ad una trasmissione radiofonica di Steve Bannon nel novembre 2022, quando Ziegler affermò: “Abbiamo una persona alla JP Morgan che ci ha fornito cinque segnalazioni di attività bancarie sospette di Hunter Biden”.
Lowell ha sostenuto che i documenti presi da Ziegler dalla JP Morgan e messi online violano il Bank Secrecy Act e potrebbero portare a “sanzioni penali”. Ziegler ha anche fornito le transazioni bancarie di Hunter Biden al Comitato di supervisione della Camera, ha affermato Lowell.
I RAS, le segnalazioni sospette, non sono conclusive e non indicano transazioni illecite. Le istituzioni finanziarie fanno milioni di segnalazioni RAS ogni volta che c’è un movimento di danaro che supera i 10 mila dollari.
Lowell ha scritto che “Ziegler ha utilizzato le RAS di Biden e altri documenti finanziari per creare una falsa narrativa secondo cui Hunter Biden sarebbe associato a un giro di traffico di esseri umani”.
“A nome del nostro cliente, chiedo che l’Ufficio dell’ispettore generale del Dipartimento del Tesoro esamini e indaghi su come e con chi Ziegler ha agito, collaborato o cospirato per ottenere i documenti finanziari privati del mio cliente prima di pubblicarli illegalmente”, ha scritto Lowell.
All’Office of Congressional Ethics, Lowell ha chiesto all’ente indipendente di rivedere e agire sulle “sospette violazioni delle regole di House Ethics e degli standard di condotta ufficiale” dalla parlamentare Marjiorie Taylor Greene, sulla base dei suoi “continui attacchi verbali, dichiarazioni diffamatorie, pubblicazione di foto e dati personali e promozione di teorie del complotto su e contro Hunter Biden. Lowell ha descritto le dichiarazioni online e i commenti pubblici della repubblicana della Georgia come “una raffica di pallottole di vetriolo personale”. Queste dichiarazioni, ha affermato Lowell, non hanno uno scopo legislativo o una funzione di supervisione e non dovrebbero essere viste solo come libertà di parola perché spesso queste affermazioni vengono fatte dai banchi del Congresso.
Le indagini degli inquirenti federali proseguono e non si sa ancora quali saranno le loro conclusioni, ma la campagna di demonizzazione degli alleati di Donald Trump nei confronti del figlio del presidente diventano sempre più viscerali. Nei giorni scorsi Marjiorie Taylor Greene ha twittato che Hunter Biden “si è impegnato in un traffico di esseri umani”, così come la sua recente intervista su “60 Minutes” alla CBS in cui ha affermato che i Democratici sostengono “la pedofilia” e che “anche Joe Biden, lo stesso presidente, sostiene che i bambini vengano sessualizzati e sottoposti a interventi chirurgici transgender. “Sessualizzare i bambini è ciò che i pedofili fanno ai bambini” ha detto la parlamentare della Georgia.
Infine le ultime accuse fatte da Tucker Carlson venerdì scorso su Fox News “Dite quello che volete sui democratici eletti, ma loro sanno dov’è il potere. Sono come i maiali a caccia di tartufi: sanno dov’è”, poi, facendo il grugnito del maiale, ha accusato Joe Biden di aver cercato di sovvertire il corso della giustizia per le indagini sul figlio.