Per loro il bagno di sangue in cui l’America sta annegando non esiste. Per molti le stragi sono una finzione del governo. Li giudicano espedienti per varare nuove leggi per togliere fucili e pistole ai cittadini. Ripetono all’infinito “la pistola non uccide. Chi preme il grilletto uccide” e questo mantra apre ad Indianapolis la convention della NRA, la National Rifle Association, la maggiore lobby delle armi. All’appuntamento che dura fino a domenica, al quale prendono parte tutti i candidati o aspiranti candidati per le primarie repubblicane per le presidenziali.
Donald Trump e Mike Pence sono già lì. Il primo osannato, il secondo fischiato dal pubblico.
L’ex capo della Casa Bianca ha promesso di difendere ed espandere i diritti dei proprietari di armi. “Ero orgoglioso di essere il presidente più pro-armi e pro-Secondo Emendamento che sia mai stato alla Casa Bianca”, ha detto Trump a un pubblico che è balzato in piedi, applaudito e cantato “USA” quando è stato presentato. “E con il vostro sostegno nel 2024, sarò ancora una volta il vostro fedele amico e impavido campione come 47esimo presidente degli Stati Uniti”.
“È uno scandalo e una tragedia che anno dopo anno i democratici a Washington continuino a tenere le misure di sicurezza scolastica in ostaggio del loro programma radicale per il controllo delle armi, che, praticamente in tutti i casi, non farebbe nulla per prevenire attacchi da parte di individui dementi e disturbati, “, ha detto Trump. “Questo non è un problema di armi – ha concluso – questo è un problema di salute mentale, questo è un problema sociale, questo è un problema culturale, questo è un problema spirituale”.
Presenti anche Ron DeSantis, e la governatrice del South Dakota Kristi Noem che ha appena tolto tutte le restrizioni nel suo stato per acquistare fucili e pistole, il governatore del New Hampshire Chris Sununu, l’ex governatore dell’Arkansas Asa Hutchinson e il candidato Vivek Ramaswamy. Ci sarà anche il congressman Jim Jordan, il parlamentare che vuole mettere sotto inchiesta il District Attorney di Manhattan per aver rinviato a giudizio l’ex presidente. Ma anche il senatore della Carolina del Sud Tim Scott e l’ex ambasciatrice delle Nazioni Unite Nikki Haley che però daranno il loro messaggio in video.
L’NRA, la principale lobby delle armi della nazione, ha visto il suo potere diminuire negli ultimi anni tra lotte di leadership e battaglie legali. Nel 2021, l’organizzazione ha tentato di dichiarare bancarotta, tentativo respinto da un giudice federale. Tuttavia, il gruppo è influente tra i conservatori e le sue riunioni annuali rimangono una calamita per chi ha aspirazioni pe la Casa Bianca.
Il raduno di quest’anno a Indianapolis si svolge pochi giorni dopo che un uomo armato ha ucciso cinque persone in una banca a Louisville, nel Kentucky, e meno di tre settimane dopo che un’altra persona ha ucciso tre bambini e tre adulti in una scuola elementare a Nashville, nel Tennessee. Tutti e due i killer erano sotto cura psichiatrica e hanno acquistato legalmente fucili d’assalto.
"When the radical left Democrats tried to use COVID to shut down gun sales during the China virus pandemic, I proudly designated gun and ammunition retailers as critical infrastructure." – @realDonaldTrump at #NRAConvention pic.twitter.com/cQdQl9Rl5w
— NRA (@NRA) April 14, 2023
Lo scorso anno la convention dell’NRA si tenne a Houston, pochi giorni dopo che 19 bambini e due adulti erano stati uccisi da un giovane squilibrato in una scuola elementare a Uvalde, in Texas.
Con il passare degli anni le convenzioni dell’NRA hanno evidenziato i profondi cambiamenti all’interno dei gruppi che sostengono la lobby: sempre più a destra, sempre più giacobini e sempre più distaccati dalla realtà nonostante l’ondata di sparatorie di massa. Molti dei dirigenti della NRA si sono associati con i personaggi più controversi dell’informazione di destra, con i gruppi armati estremisti. Il controverso personaggio radiofonico Alex Jones li ha più volte intervistati nei suoi programmi su Infowars affermando che molti fatti alla base delle stragi sono stati inventati o insabbiati.
Anche la strage di Las Vegas in cui il 64enne Stephen Paddock, che dalla finestra al 32mo piano di un albergo ha ucciso 60 persone e ne ha ferite 413, secondo Alex Jones era parte di un complotto. “La strage di Las Vegas è fasulla – urlava al microfono della sua radio durante un programma – come una banconota da tre dollari o come il certificato di nascita di Obama”. Legando la sparatoria di un folle ad un’altra bugia di Donald Trump che affermava che l’ex presidente Barack Obama non era nato negli Stati Uniti. Menzogne di Alex Jones che nonostante le ripetute smentite hanno fatto presa sulla fascia elettorale che sostiene Donald Trump.
Negli angoli più oscuri di Reddit, Twitter, Facebook e YouTube, fioriscono le teorie più assurde dei QAnon che da molti vengono prese per buone. E Alex Jones naviga in questo mare anche se recentemente ha perso due cause per diffamazione legate alla sua falsa affermazione che il massacro di Sandy Hook fosse una bufala. Anche ora dopo aver dichiarato bancarotta non sarà uno degli oratori, ma manderà in diretta sul suo programma gli interventi per poi commentarli.
Former Vice President and Indiana Governor closes out his speech STRONG at #NRAConvention pic.twitter.com/Ge7f1H8l3A
— NRA (@NRA) April 14, 2023
“Il Partito Repubblicano continua a mettere l’industria delle armi e i produttori di armi prima della sicurezza dei nostri figli e delle nostre famiglie. È straordinario, è straziante ed è esasperante “, ha detto ai giornalisti il senatore democratico del Connecticut Chris Murphy commentando la convention della NRA.
L’anno scorso, dopo che 15 repubblicani del Senato si sono uniti ai democratici per far avanzare la misura, il presidente Joe Biden ha firmato un disegno di legge che offre sovvenzioni agli stati che promuovono la “Bandiera rossa”. Un programma di prevenzione per cui qualsiasi familiare di una persona squilibrata o violenta che abbia acquistato armi. Con la regola “Bandiera rossa” può rivolgersi alla polizia e chiedere che le armi vengano sequestrate. E in Tennessee – in seguito alle proteste per un maggior controllo sulla vendita delle armi che è costata l’espulsione per due parlamentari democratici per la loro partecipazione alle manifestazioni – il governatore repubblicano Bill Lee ha firmato un ordine esecutivo inteso a rafforzare i controlli sui precedenti penali per gli acquisti di armi, e ha esortato il congresso statale ad approvare almeno la legge “Bandiera rossa”.
Comunque lo scontro politico è più acceso tra i candidati repubblicani che non si vogliono privare dei voti dei sostenitori della NRA. Ed ecco che alla convention l’America che gronda sangue non viene presa in considerazione e gli applausi sono solo per quelli che, fuori dalla realtà, propongono di togliere tutte le restrizioni, poche, per potere andare in giro armati senza nessun divieto.