La campagna elettorale comincia a scaldarsi. Almeno in campo repubblicano. Lo Stato dell’Iowa prepara i suoi caucus, ma le vicende giudiziarie dell’ex presidente si sovrappongono e si intrecciano con quelle politiche e addirittura ne mettono in forse il suo futuro politico.
Le primarie per selezionare il candidato che rappresenterà il partito alle presidenziali ci saranno tra meno di un anno e come al solito ad aprire la sfida è il caucus del Gop in Iowa programmato per il 22 di gennaio 2024, ma la data potrebbe slittare.
Oggi l’ex presidente Donald Trump è andato a Davenport, in Iowa per la prima volta da quando ha annunciato la sua terza candidatura alla Casa Bianca. Una visita dopo che il non ancora candidato Ron De Santis è andato in questo Stato venerdì, e l’ex governatore della South Carolina e ambasciatrice alle Nazioni Unite Nikki Haley, che invece ha già annunciato la sua candidatura, c’era stata alcuni giorni prima.
DeSantis, che è visto come il principale potenziale rivale di Trump non ha annunciato ancora se scenderà in campo, ma la sua visita in Iowa, seguita da una sosta sabato in Nevada, sono state un chiaro segnale delle sue intenzioni.
I sondaggi, almeno per ora, non sono molto favorevoli all’ex presidente. Molti repubblicani dell’Iowa sono fedeli a Donald Trump, ma il loro sostegno si va riducendo secondo un sondaggio di Des Moines Register/Mediacom Iowa. La percentuale di repubblicani dell’Iowa che affermano che voterebbero “sicuramente” per lui se fosse il candidato nel 2024 è crollata di oltre 25 punti percentuali da giugno 2021. Un distacco con l’elettorato evidenziato anche dalle le dure parole dell’ex vice presidente Mike Pence, che ha una forte presa con gli evangelici numerosi nello Stato, il quale ha affermato che la storia riterrà Donald Trump “responsabile” per il suo ruolo nell’assalto del 6 gennaio 2021 al Campidoglio. “Il presidente Trump aveva torto”, ha detto Pence in un discorso all’annuale Gridiron Dinner a Washington. “Non aveva il diritto di ribaltare le elezioni. E le sue parole sconsiderate hanno messo in pericolo la mia famiglia e tutti al Campidoglio quel giorno” ha affermato Pence.
Le vicende giudiziarie dell’ex presidente pesano e, soprattutto, lasciano il partito nell’incertezza: nessuno si sente di sostenere un candidato confrontato da una infinità di procedimenti giudiziari e così strategia e alleanze restano nell’incertezza. Tutti si rendono conto che una vittoria o una sconfitta in Iowa potrebbero dare il tono all’intera stagione delle primarie. E per questo l’ex presidente, per vincolare i leader locali del partito, ha annunciato le assunzioni della sua prima squadra per i caucus dell’Iowa, che includono Eric Branstad, figlio dell’ex governatore dell’Iowa Terry Branstad, e il rappresentante dello stato Bobby Kaufmann, figlio del presidente del GOP in Iowa, Jeff Kaufmann.

Donald Trump ha parlato della piattaforma educativa per il 2024, di commercio, energia e agricoltura. L’istruzione è diventata un punto critico politico e dovrebbe essere al centro dell’attenzione nelle elezioni presidenziali del prossimo anno. Trump ha chiesto di tagliare i finanziamenti federali per le scuole che includono “teoria critica della razza, contenuti sulla discriminazione razziale, scelte sessuali inappropriate per i nostri figli”, suggerendo che se lui dovesse essere rieletto alla Casa Bianca proporrà con una legge federale che saranno i genitori a selezionare i presidi delle scuole attraverso un processo di “elezione diretta” minacciato di porre fine ai finanziamenti federali per le scuole che insegnano “a un bambino che potrebbe essere intrappolato nel corpo sbagliato”.
A Manhattan, invece, il suo ex avvocato, Michael Cohen, è stato interrogato dal gran giuri che sta indagando sui pagamenti che ha effettuato per conto dell’ex presidente ad una donna con ccui aveva avuto una relazione. Cohen è arrivato in tribunale accompagnato dal suo avvocato poco prima della sua testimonianza a porte chiuse. “Il mio obiettivo è dire la verità”, ha detto il legale ai giornalisti fuori dal tribunale, respingendo il suggerimento che potrebbe essere motivato dal desiderio di vedere Trump dietro le sbarre. “La mia non è vendetta”, ha detto. “Si tratta solo di responsabilità. Deve essere ritenuto responsabile per le sue azioni sporche”.
Donald Trump nega di essere coinvolto con la vicenda della porno attrice Stormy Daniels anche se Cohen ha fornito le prove ai pubblici ministeri che l’accordo per pagare il silenzio della donna era stato raggiunto per volere dell’ex presidente. L’attuale avvocato di Trump, Joseph Tacopina, intervenuto al programma Good Morning America ha detto che è improbabile che l’ex presidente accetterà l’invito esteso dagli inquirenti la scorsa settimana, a testimoniare davanti al gran giurì. L’avvocato ha caratterizzato Trump come una vittima, dicendo che è stato costretto a effettuare il pagamento a Stormy Daniels. “È stata una semplice estorsione”, ha detto Tacopina. “Ha negato – negato con veemenza – questa vicenda. Ma ha dovuto pagare perché ci sarebbe stata un’accusa che lo avrebbe pubblicamente imbarazzato, indipendentemente dalla campagna elettorale”.

Daniels e l’avvocato che ha contribuito a organizzare il pagamento per lei, Keith Davidson, hanno entrambi negato di aver estorto qualcuno.
Tacopina ha anche accusato l’ufficio del procuratore distrettuale di Manhattan di cattiva condotta e per questo ha scritto all’ispettore generale di New York City che i pubblici ministeri stanno cercando di ostacolare le possibilità di Trump nelle elezioni presidenziali del 2024. Gli avvocati di Trump hanno tentato più volte di convincere i giudici di New York e della Florida a intervenire o interrompere le indagini su Trump e la Trump Organization, sostenendo che sono politicamente motivati. Tutti questi tentativi sono falliti.
Cohen ha scontato una pena detentiva dopo essersi dichiarato colpevole nel 2018 per accuse federali, comprese violazioni del finanziamento della campagna elettorale, per aver organizzato i pagamenti a Stormy Daniels e alla modella Karen McDougal per impedire loro di diventare pubblici. È stato anche radiato dall’albo.
Trump ha continuato a scagliarsi contro l’indagine sui social media venerdì, definendo il caso una “truffa, ingiustizia, presa in giro e armamento completo e totale delle forze dell’ordine al fine di influenzare un’elezione presidenziale!”