“Il diritto di far contare il proprio voto è la soglia della democrazia e della libertà”, a dirlo è stato il presidente statunitense Joe Biden a Selma, in Alabama, uno dei luoghi chiave della storia democratica statunitense. Davanti a lui diverse migliaia di persone sedute su un lato dello storico ponte Edmund Pettus, intitolato a un noto leader del Ku Klux Klan.
Il leader della Casa Bianca è arrivato in città per celebrare il 58° anniversario della “domenica di sangue” – ossia il 7 marzo 1965, quando le forze dell’ordine attaccarono alcuni manifestanti non violenti che manifestavano contro la discriminazione razziale con bastoni e gas lacrimogeni.
Il viaggio di Biden a Selma fa parte di una più ampia iniziativa per ottenere il supporto della comunità afroamericana in vista della ricandidatura del presidente dem alla Casa Bianca, una mossa che potrebbe rivelarsi decisiva dato che l’elettorato nero ha già determinato la vittoria di Biden nel 2020.
A Selma, Biden ha sostenuto che il diritto di voto “rimane sotto attacco. La Corte Suprema conservatrice ha sventrato il Voting Rights Act nel corso degli anni. Dalle elezioni del 2020, un’ondata di Stati e decine e decine di leggi anti-voto alimentate dalla ‘Grande Bugia’ e dai negazionisti elettorali che sono stati eletti”, ha dichiarato il presidente. “Su questo ponte è stato dato il sangue per aiutare a redimere l’anima dell’America”, ha chiosato commosso Biden.
L’anno scorso a recarsi a Selma era stata la vicepresidente Kamala Harris, mentre nel 2015, quando la marcia ha celebrato il suo 50° anniversario, a parteciparono furono l’allora presidente Barack Obama, sua moglie Michelle, e l’ex presidente repubblicano George W. Bush e sua moglie Laura – che attraversarono tutti insieme il ponte Edmund Pettus dove gli agenti avevano attaccato gli attivisti.
Da tempo Biden è al lavoro su due misure – il Freedom to Vote Act e il John Lewis Voting Rights Advancement Act – il cui scopo è aumentare l’affluenza alle urne delle minoranze – soprattutto quella afroamericana. I tentativi della Casa Bianca sono però attualmente in stallo al Congresso a causa dell’opposizione repubblicana.