Alla fine il comitato etico della Camera ha aperto un’indagine sul deputato repubblicano George Santos, le cui bugie sulle sue attività professionali e sulla sua vita personale hanno fatto indignare gli elettori del suo distretto elettorale di New York. I leader bipartisan della commissione hanno annunciato che con voto unanime è stata istituita una sottocommissione investigativa per esaminare le accuse.
L’indagine sembra essere di vasta portata. Cerca di determinare “se il congressman George Santos possa essere impegnato in attività illegali correlate alla sua campagna congressuale del 2022”, ha scritto il comitato in una dichiarazione, aggiungendo che l’indagine esaminerà se Santos “non è riuscito a divulgare correttamente le informazioni richieste sulle dichiarazioni depositate presso la Camera, ha violato le leggi federali sul conflitto di interessi in relazione al suo ruolo in un’azienda che fornisce servizi fiduciari e/o ha commesso una cattiva condotta sessuale nei confronti di un individuo in cerca di lavoro nel suo ufficio congressuale”.
I leader del panel – il congressman repubblicano David Joyce dell’Ohio e la congresswoman democratica Susan Wild della Pennsylvania – guideranno l’indagine, con altri due legislatori. I timori sono che la campagna elettorale del parlamentare sia stata finanziata da un paese ostile agli Stati Uniti. A gennaio, un gruppo di controllo apartitico ha presentato una denuncia alla Commissione elettorale federale sul finanziamento della sua campagna elettorale. Il Washington Post ha anche riferito che Santos ha rivendicato la sua amicizia con il cugino di un oligarca russo.
Santos finora ha rifiutato le richieste dei suoi stessi compagni di partito di New York di dare le dimissioni.
Bullying is a problem in our country that leads to fatal consequences.
Be better, do better and be Kind.
— George Santos (@MrSantosNY) February 25, 2023
Santos, che è stato eletto a novembre nella Terza Circoscrizione, che comprende parte di Queens e Long Island, ha inventato molti dettagli sulla sua vita personale, lavorativa e scolastica. La sua lunga lista di bugie include anche una laurea in legge mai perseguita, di aver lavorato per Goldman Sachs e successivamente da CitiGroup, ma le due finanziarie hanno smentito, di essere ebreo, che i suoi nonni erano sopravvissuti all’Olocausto, ma non era vero, di avere una profonda esperienza lavorativa a Wall Street, mai provata, che sua madre era al World Trade Center l’11 settembre 2001.
I registri dell’immigrazione però mostravano che la donna non era negli Stati Uniti. Che 5 delle persone uccise in una discoteca di Colorado Spring erano state assunte dalla sua azienda. La bugia di aver lavorato da Goldman Sachs non è stata solo detta in campagna elettorale, ma anche davanti a un magistrato a Seatle, nello Stato di Washington, dove ha testimoniato in favore di un suo amico brasiliano, Gustavo Ribeiro Trelha, incriminato per una frode per la quale venne condannato e una volta scontata la pena è stato espulso in Brasile. Santos ha anche detto al giudice che i suoi genitori e quelli di Trelha erano amici in Brasile. Trelha, invece, ha detto di aver incontrato Santos su Facebook attraverso un gruppo gay brasiliano residente in Florida, il che significa che Santos ha anche mentito su come i due si sono conosciuti.
Nonostante la valanga di bugie è stata solo la denuncia presentata da Derek Myers, un membro del suo staff a Washington, che ha affermato il mese scorso di essere stato molestato sessualmente da George Santos, ad avviare l’indagine dell’Office of Congressional Ethics.
Let me be very clear, I’m not leaving, I’m not hiding and I am NOT backing down.
I will continue to work for #NY03 and no amount of Twitter trolling will stop me.
I’m looking forward to getting what needs to be done, DONE!
— George Santos (@MrSantosNY) February 14, 2023
E proprio oggi, prima che la Commissione Etica della Camera desse l’annuncio di aver aperto le indagini su di lui, è saltato fuori che Andrew Olson, il misterioso nuovo tesoriere di Santos è sconosciuto ai politici locali, ma è curiosamente elencato come residente nell’appartamento in cui la sorella di Santos ha vissuto fino all’inizio di quest’anno. Andrew Olson è stato elencato come tesoriere del comitato politico federale di Santos il 21 febbraio, poco dopo che la Commissione elettorale federale gli aveva notificato che senza un tesoriere che controllava i suoi conti non poteva raccogliere o spendere soldi.
La Commissione elettorale federale ha scritto ad Andrew Olson ed è in attesa di una risposta. La FEC spera che il tesoriere della campagna di Santos possa aiutare a chiarire i dettagli, anche se molti media mettono in discussione la sua esistenza. Proprio la scorsa settimana, Santos nei documenti inviati alla Commissione elettorale federale aveva aggiunto il nome di Andrew Olson come suo nuovo tesoriere della campagna che però aveva il domicilio nell’appartamento in cui aveva abitalo la sorella di Santos, Tiffany Lee Devolder Santos. Ma nessuno dei politici repubblicani locali intervistati dalla Cnn, ha detto di aver mai sentito il nome di Olson. In precedenza un altro tesoriere nominato da George Santos, Thomas Datwyler – ha affermato di non aver mai lavorato per il parlamentare e che il suo nome era stato elencato senza che lui avesse dato il suo permesso.