A National Harbor, un sobborgo di Washington nel Maryland lungo il fiume Potomac, i conservatori si stanno radunando per la Conservative Political Action Conference (CPAC), un evento annuale che dura tre giorni che darà le indicazioni della base in vista delle primarie presidenziali del 2024.
Sempre in Maryland, ma nella città di Baltimora, invece, si riuniscono i democratici che, anche loro per tre giorni, alla House Democrats 2023 Issues Conference, preparano le strategie elettorali per i prossimi impegni con l’elettorato.
C’è una differenza però tra i due raduni politici: in casa repubblicana i preparativi sono tutti sulle primarie da cui scaturirà il candidato del partito per le presidenziali. In casa democratica, invece, si aspetta solo l’annuncio di Biden per la sua candidatura ad un secondo mandato e la strategia è quella di conquistare l’elettorato indipendente con temi convincenti cari all’elettorato moderato: lavoro, giustizia, pace sociale. Il capo della Casa Bianca interverrà questa sera alle 18:45, mentre Donald Trump parlerà al CPAC solo sabato di fronte al suo pubblico preferito: la base del GOP.
Nelle ultime settimane, la campagna elettorale dell’ex presidente ha lanciato una serie di video ed e-mail incentrati sulla politica, sperando di trasformare la corsa presidenziale del prossimo anno in una scelta tra lui e Biden. Ma Trump ha anche concorrenza. L’ex ambasciatrice alle Nazioni Unite Nikki Haley è diventata la prima politica del suo partito a sfidarlo per la nomina del partito per le presidenziali. Subito dopo di lei l’imprenditore e attivista conservatore Vivek Ramaswamy si è gettato nella mischia. Poi c’è la lunga lista di repubblicani che stanno soppesando la loro candidatura: il governatore della Florida Ron DeSantis, l’ex vicepresidente Mike Pence e l’ex segretario di Stato Mike Pompeo.

Il CPAC è un’ottima opportunità per l’ex presidente per lanciare attacchi preventivi contro di loro. Ci sono già state alcune frecciate. Trump ha attaccato DeSantis, definendolo un “globalista” e un “RINO”, o repubblicano solo di nome. Allo stesso modo, Haley ha affermato che il controverso disegno di legge sui diritti dei genitori nell’istruzione dei figli presentato da DeSantis – che vieta l’istruzione scolastica sull’orientamento sessuale e l’identità di genere dall’asilo alla terza elementare – non centra gli obiettivi voluti dai conservatori.
Fino alle elezioni di Trump il CPAC è stato un evento unificante per i conservatori, un luogo in cui attivisti e lealisti del partito possono riunirsi per discutere dei loro valori condivisi, ma quest’anno si preannuncia più come un evento di divisione che unificante. E per questo i leader del partito, Mitch McConnell, capo della minoranza al Senato, e Kevin McCarthy, speaker della Camera, non prenderanno parte alla riunione. Così come verrà snobbata da DeSantis e Mike Pence.
Ma anche da tutti i parlamentari repubblicani moderati che imputano ai conservatori i deludenti risultati delle elezioni di medio termine, sia a causa dell’ostinata lotta all’aborto, che al consenso nel seguitare ad appoggiare le bugie elettorali dell’ex presidente. Ci sono poi molte altre questioni su cui i conservatori vogliono trovare un consenso come l’immigrazione, l’inflazione e il cosiddetto “wokeness”, la sensibilità per le questioni razziai e sociali.

Comunque a giudicare dalla lista dei politici che prenderanno la parola sembra esserci poco spazio per i moderati: Kari Lake, l’ex candidata a governatore dell’Arizona che ha contestato la sconfitta elettorale, così come i parlamentari Marjorie Taylor Greene e Matt Gaetz che ancora sostengono le bugie di Trump sulle elezioni truccate, ai quali gli organizzatori del CPAC daranno spazio anche se i sondaggi mostrano che la maggior parte degli elettori crede che le elezioni siano eque e affidabili, e un numero crescente di repubblicani afferma di essere più interessato al futuro del partito e non al passato.
I democratici, invece, con lo slogan “People over Political” le persone più della politica, preparano House Democrats 2023 Issues Conference. La conferenza è dedicata ad argomenti politici che faranno avanzare l’agenda del partito. Dalla libertà riproduttiva alla crescita dell’economia, sicurezza, giustizia e protezione dell’ambiente.
Il governatore del Maryland, Wes Moore, che fa il padrone di casa dell’evento, ha fatto delle osservazioni prima che il presidente Biden salisse sul palco. “I Democratici hanno lanciato un progetto responsabile per il buon governo. I Democratici aiutano a garantire che vengano rispettate le necessità delle persone e che serve un governo responsabile che sia in grado di aiutare la classe più debole e non arricchire le classi più avvantaggiate”.