“Giorgia Meloni verrà negli Stati Uniti prima dell’estate”.
Così esordisce il Ministro degli Esteri Antonio Tajani al termine di un bilaterale con il Segretario di Stato americano Antony Blinken. Soddisfatto e rilassato, il vice premier ha descritto il colloquio con il suo omologo come un dialogo cordiale e rispettoso, durante il quale gli Stati Uniti hanno riconosciuto “l’impegno forte dell’Italia per la difesa del diritto internazionale”.
Il governo italiano, forte di questa alta considerazione, cercherà dunque di essere sempre più presente sul territorio americano, aumentando le visite e i dialoghi.
“La mia presenza qui sarà più costante”, ha assicurato il Ministro, dando poi notizia della visita in programma per il Presidente Meloni. “La mia è una visita che dimostra come l’Italia voglia essere presente e garantire continuità, perché questo governo è destinato a durare tutta la legislatura e voglio portare avanti anche una conoscenza personale tra Italia e Stati Uniti”.
A proposito del piano di pace presentato dalla Cina, invece, Tajani ha parlato di “luci e ombre”. “É positivo – ha spiegato – che la Cina si schieri a favore della pace, e che chieda di rispettare il diritto internazionale, ma ci sono alcuni punti che sono in contraddizione, perché quando la Cina dice che i due contendenti sono sullo stesso piano, sceglie una posizione alternativa votata dalla grande maggioranza dei Paesi del mondo. C’è un aggressore e un aggredito, non si possono mettere sullo stesso piano”.
Altro punto che non ha convinto Tajani è la “mancata menzione del ritiro delle truppe russe dai territori occupati con violenza”. “Noi – ha sottolineato – crediamo che la Russia possa fare delle scelte, condizionata dalle pressioni cinesi, la Russia non sta facendo neanche i propri interessi, ci sono migliaia di morti, la Cina puo’ svolgere una moral suasion”.
Nel suo intervento all’Assemblea generale, mercoledì, Tajani aveva parlato di “raddoppiare gli sforzi”. E adesso? “L’obiettivo – ha ribadito – è per tutti la pace, ma bisogna farla in due, il delegato russo al Consiglio di sicurezza ha detto che non vogliono distruggere l’Ucraina, ma lo stanno facendo, non contano le chiacchiere. L’Occidente non è in guerra contro la Russia ma è impegnata a difendere l’Ucraina, se i russi non vogliono sedersi al tavolo della pace perché pensano che la pace sia la resa dell’Ucraina, non andiamo nella giusta direzione”.

Dopo le Nazioni Unite, il Ministro è poi tornato al Consolato Italiano a New York, dove ha presenziato al lancio della Ryder Cup in programma in autunno a Roma per sancire l’amicizia tra Europa e Stati Uniti: i dodici migliori giocatori americani e i dodici europei si sfideranno in tre giorni di gare internazionali.
“È un evento importante per la mia regione – ha detto Tajani – e per l’Italia, avremo molti turisti, molti giocatori. È un’occasione importante per rafforzare la nostra amicizia con gli Usa”.
Tajani ha ricordato la “diplomazia dello sport” e di come lo “sport voglia dire pace”, messaggio che non appare casuale considerato che il vicepremier è stato protagonista di tre giorni di incontri di alto livello alle Nazioni Unite, tra assemblea generale riunita per votare la risoluzione di pace in Ucraina e il Consiglio di sicurezza che si era chiuso nel pomeriggio.
Infine una visita al consolato, dove ha potuto assistere alla mostra di Marck Art insieme all’artista, il manager e il Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura che in questo momento ospita la sua esibizione.
