Nikki Haley, l’ex governatore della Carolina del Sud e ambasciatrice alle Nazioni Unite, ha annunciato la sua candidatura alla presidenza, diventando il primo grande sfidante dell’ex presidente Donald Trump per la nomina repubblicana del 2024. L’annuncio lo ha fatto con un video messo su Twitter.
Una decisione un po’ sorprendente dopo che due anni fa aveva dichiarato che non avrebbe sfidato il suo ex capo per la Casa Bianca. Ma ha cambiato idea nei recenti mesi, citando, tra l’altro, i problemi economici del Paese e la necessità di un “cambio generazionale”. Un accenno sottinteso all’età del 76enne Trump.
Nikki Haley, 51 anni, è la prima di una lunga serie di repubblicani che nei prossimi mesi lanceranno le loro candidature per la presidenza. Tra loro ci sono il governatore della Florida Ron DeSantis, l’ex vicepresidente Mike Pence, l’ex segretario di Stato Mike Pompeo e il senatore Tim Scott, anche lui della Carolina del Sud. Se dovesse essere eletta, Haley sarebbe la prima donna presidente e il primo capo della Casa Bianca di origine indiana.
Nel video di tre minuti e mezzo, Haley ha fatto riferimento a quel passato, dicendo che è cresciuta “non nera, non bianca – ero diversa”. Nonostante ciò, Haley ha insistito sul fatto che l’America non è un paese razzista. Haley non menziona mai Trump per nome nel video, dicendo invece che “l’establishment di Washington ci ha delusi e continua a deluderci”.
Get excited! Time for a new generation.
Let’s do this! 👊 🇺🇸 pic.twitter.com/BD5k4WY1CP
— Nikki Haley (@NikkiHaley) February 14, 2023
I sondaggi, però, non sono con lei. Donald Trump continua ad essere il frontrunner secondo un sondaggio Reuters-Ipsos tra elettori repubblicani registrati, con il 43% delle preferenze, seguito con il 31% dal governatore della Florida Ron DeSantis, che però non ha ancora annunciato la sua candidatura. Ferma al 4% Nikki Haley. Però un altro sondaggio, questo dell’Associated Press-NORC Center for Public Affairs Research, in una domanda a risposta aperta che chiede ai repubblicani di scegliere chi vogliono guidare il loro partito, la maggioranza degli intervistati non ha scelto né Trump né DeSantis, ma non ha nemmeno in mente una chiara alternativa. Altri undici politici, tra cui Haley, sono stati presi in considerazione ma solo dall’1% degli intervistati.
Prima di entrare in politica, Haley era una commercialista e consulente finanziaria. Con la sua vittoria nel 2010, Haley è diventata il primo governatore donna e di minoranza della Carolina del Sud, e la più giovane della nazione a 38 anni. Il momento decisivo del tempo di Haley come governatore è arrivato dopo gli omicidi del 2015 di nove persone nere uccise in una chiesa di Charleston da parte di un suprematista bianco che commise la strage mettendo in evidenza la bandiera confederata che spuntava dal suo zainetto. Per anni, Haley si era opposta alle richieste di rimuovere la bandiera confederata dai luoghi pubblici. Ma dopo il massacro fu la leader per la legislazione per rimuoverla.
Nelle primarie presidenziali del 2016, Haley è stata una sostenitrice del senatore della Florida Marco Rubio, per poi passare al senatore del Texas Ted Cruz. Alla fine ha detto che avrebbe sostenuto il candidato del partito. Poco dopo la vittoria di Trump nel 2016 il presidente ha scelto lei come ambasciatore delle Nazioni Unite. Una decisione non tanto per le sue qualità, ma per premiare Henry McMaster, uno dei fedelissimi di Donald Trump, che da vice governatore fu promosso a leader dello Stato.

Nikki Haley è stata la prima indiana americana in un gabinetto presidenziale. Durante il suo mandato di quasi due anni, Haley ha avuto molti diverbi con gli altri ministri e con lo stesso presidente. Uno dei suoi momenti più memorabili come ambasciatrice delle Nazioni Unite è arrivato nel 2018 dopo che il direttore del Consiglio economico nazionale Larry Kudlow ha suggerito che Haley aveva sofferto di una “momentanea confusione” quando aveva detto che le sanzioni alla Russia erano imminenti. “Con tutto il rispetto, non mi confondo”, ha risposto. La prima metà della citazione è diventata poi il titolo del suo libro di memorie pubblicato nel 2019.
La sua separazione dalla Casa Bianca aveva alimentato le voci che avrebbe sfidato Trump nel 2020 o sostituito Pence sul ticket presidenziale. Invece, Haley è tornata nella Carolina del Sud, dove ha comprato una casa nella ricca isola di Kiawah Island, è entrata a far parte del consiglio di amministrazione della Boeing Co., si è lanciata nel circuito dei discorsi e ha scritto due libri, incluso il libro di memorie.
Dopo il tentativo insurrezionale del 6 gennaio 2021, Haley ha inizialmente espresso dubbi sul futuro politico di Trump, ma ha detto che non lo avrebbe sfidato nel 2024. Trump intervistato dalla stazione televisiva WIN Tv ha ddetto che Nikki Haley lo aveva chiamato per chiedere la sua opinione sulla sua candidatura alla presidenza. Trump ha detto di averle ricordato la sua precedente promessa di non scendere in campo se lui si fosse candidato.
Comunque ha detto che non ha fatto nessun tentativo per fermarla. “Ha detto che non si sarebbe mai candidata contro di me perché ero il più grande presidente, ma le persone cambiano le loro opinioni e cambiano ciò che c’è nei loro cuori”, ha detto Trump. “Così ho detto: ‘Se il tuo cuore vuole farlo, devi farlo.'”