Il presidente Joe Biden al meeting invernale della National Governors Association (NGA) che si è tenuto alla Casa Bianca questa mattina ha incontrato i governatori di entrambi i partiti, chiedendo loro di concentrarsi sul lavoro che è già stato approvato dal Congresso, ma non ancora realizzato.
Trentasette governatori di stati e territori degli Stati Uniti hanno preso parte a questa riunione per la quale la vicepresidente Kamala Harris ha fatto da coordinatrice. Biden, scherzando, ha detto che il Congresso negli ultimi due anni, in particolare con il disegno di legge bipartisan sulle infrastrutture del 2021, ha inviato troppi soldi agli stati.
“Abbiamo una enorme mole di lavoro da risolvere – ha detto il presidente – perché dobbiamo portare a termine ciò che la passata legislatura ha già approvato. Poi, una volta terminati tutti gli impegni già finanziati possiamo pensare ad altri programmi”.
Biden durante la riunione ha pubblicizzato il disegno di legge sulle infrastrutture e il CHIPs and Science Act, entrambi approvati con il sostegno bipartisan. Si è concentrato sull’importanza di lavorare con i governatori repubblicani, facendo eco al suo discorso sullo stato dell’Unione di tre sere fa, in cui ha chiesto al Congresso di agire su politiche che possono ottenere il sostegno di entrambi i partiti.
“Penso che una delle cose che abbiamo la possibilità di fare quest’anno sia smentire che… siamo solo un sistema disfunzionale, che siamo solo divisi, condizionati dagli estremisti di entrambi i partiti e non riusciamo a combinare nulla“ ha detto Biden.

Durante il suo intervento il presidente ha detto di voler “finire il lavoro” una dozzina di volte, una frase che sta diventando il leitmotif per la sua rielezione. Questa sera alla Casa Bianca ci sarà un dinner black tie per tutti i partecipanti. Biden ha detto ai governatori che non crede che i repubblicani al Congresso siano “seri” nella minaccia di bloccare il tetto del debito.
“Credo che possiamo essere fiscalmente responsabili senza danneggiare il nostro Paese”, ha aggiunto. “Non credo che i miei colleghi siano seriamente intenzionati a tenere il debito in ostaggio dei tagli che vogliono fare”. Il presidente ha poi ribadito la sua posizione sui tagli alla Social Security e al Medicare. “tagli – ha detto il presidente – che sotto la mia presidenza non ci saranno”.
Ma proprio la mutua nazionale e la pensione sociale sono gli argomenti che la Casa Bianca sta martellando da giorni e i repubblicani, in imbarazzo perché il senatore Scott, che è membro della leadership del partito, con un linguaggio tortuoso (scrive di “tramontarla” per poi rivalutare ogni 5 anni l’opzione di ripristinarla) ha fatto la proposta, che è stata respinta, quando è stata preparata la piattaforma programmatica del partito. Ma la sua tesi è stata avallata anche da altri tre senatori. Una proposta che rende legittime le preoccupazioni della Casa Bianca.
Il leader della minoranza Mitch McConnell ieri sera ha cercato di distanziarsi dalla proposta del suo compagno di partito dicendo che era una idea solo di Rick Scott e non del partito.
Il Republican Study Committee, un gruppo di studio creato dal GOP diretto dal congressman Kevin Hern, del quale fanno parte 160 parlamentari repubblicani, ha preso in esame le modifiche della Social Security. Il 60 per cento dei parlamentari erano favorevoli ai tagli perché l’alternativa per mantenere l’attuale sistema sarebbe stata quella di alzare le tasse per la classe più affluente del Paese. Scartando questa opzione nel rapporto finale la raccomandazione era solo di alzare l’età pensionabile, non prendendo in considerazione tutte le altre componenti della Social Security come le disabilità, l’impossibilità di lavorare, o le pensioni di riversibilità. Gli americani che beneficiano della Social Security sono poco meno di 70 milioni.