In questi giorni di Festival di Sanremo, il non invito a George Santos da parte del governatore di New York Kathy Hochul fa venire in mente la canzone di Jannacci “Vengo anch’io? No, tu no”.
Il governatore Hochul aveva organizzato ieri un incontro bipartisan con tutti i parlamentari dello Stato eletti a Washington escludendo George Santos. Un’estromissione che sottolinea come il congressman repubblicano sia poco gradito nell’ambiente politico per le sue bugie. Menzogne che lo hanno portato a Washington e poi, piano piano che sono state scoperte, lo hanno ricoperto di ignominia.
“Una riunione per parlare del loro lavoro che svolgeranno nelle commissioni parlamentari, e lui non fa parte di nessuna commissione” ha detto il governatore a Spectrum TV.
Altri repubblicani di New York – molti dei quali hanno già chiesto le dimissioni di Santos – hanno detto di essere stati sollevati dalla sua assenza. “È diventato una distrazione”, ha detto il suo compagno di partito Anthony D’Esposito. “Qualsiasi discussione di lavoro cambierebbe se lui dovesse intervenire, perché l’attenzione immediatamente sarebbe spostata su lui e non sul problema che si cerca di risolvere. Oramai è diventato un diversivo”.
“Nessuno ha notato la sua assenza”, ha concordato il rappresentante Mark Molinaro, anche lui repubblicano.
I politici di entrambi i partiti hanno affermato che l’incontro è stato costruttivo. Nick LaLota, reepubblicano di Long Island, ha chiesto al governatore stanziamenti per le spiagge che migliorerebbero “la qualità della vita e i valori delle proprietà”.
La congresswoman democratica Alexandria Ocasio ha chiesto invece finanziamenti per costruire alloggi con affitti più vantaggiosi per i newyorkesi.
“Ho bisogno – ha detto Kathy Hochul – che lo Stato di New York abbia dei referenti per avere un maggiore aiuto a Washington e ottenere approvazioni più rapide dei progetti per i finanziamenti sull’ammodernamento delle infrastrutture”.