Kevin McCarthy non ce l’ha fatta in prima battuta. Per la prima volta dal 1923, 100 anni fa, il Congresso non ha eletto lo speaker alla prima votazione.
Questa 118ª legislatura nasce nel mezzo della battaglia che sconquassa il partito repubblicano. Diciannove parlamentari repubblicani, quasi tutti del Freedom Caucus, seguaci dell’ex presidente Donald Trump hanno bloccato l’elezione di McCarthy votando per candidati alternativi. Dieci per Biggs e nove per altri.
Il Congresso è formato da 435 parlamentari. Il partito che ottiene più di 218 parlamentari prende la maggioranza. I Repubblicani alle elezioni di Midterm hanno conquistato 222 seggi, ma cinque di loro, tutti trumpiani, già nei giorni scorsi avevano fatto sapere che non aver alcuna intenzione di votare per McCarthy, considerato troppo legato al vecchio establishment del partito.
A loro si erano aggiunti altri dissenzienti all’interno del partito repubblicano che mal digeriscono l’arroganza di McCarthy. In pratica questa minoranza di parlamentari dell’estrema destra ha bloccato i lavori della maggioranza. Anche se McCarthy nelle prossime elezioni dovesse essere eletto speaker della Camera dovrà confrontarsi con questa realtà all’interno del suo partito.
Un gruppo estremista che non ha capito che i modesti risultati elettorali ottenuti alle elezioni di Midterm sono il frutto del loro radicalismo. Una manciata di deputati che bloccando anche se temporaneamente la nomina di McCarthy ha aumentato la propria visibilità, accentuando il loro potere di interdizione e di condizionamento.
Una delle clausole che questa minoranza voleva imporre a McCarthy per dare il sostegno alla sua candidatura era quella che bastava il voto di un esiguo numero di parlamentari per sfiduciare lo speaker della Camera. McCarthy si è rifiutato di accettare la proposta e il gruppo ha bloccato la sua elezione.
Negli anni scorsi sia l’ex speaker repubblicano John Bohener che Paul Ryan si erano dimessi a causa dei dissidi con gli estremisti del Freedom Caucus, che inizialmente abbracciato da Kevin McCarthy durante la presidenza di Donald Trump, ora lo ha travolto.