Il deputato repubblicano George Santos potrebbe aver mentito su gran parte della sua carriera, comprese le aziende per cui ha lavorato e le università in cui ha studiato. A rivelarlo è un’inchiesta del New York Times.
Il quotidiano newyorkese ha infatti riscontrato evidenti irregolarità nelle informazioni riportate sul curriculum del 34enne deputato-eletto repubblicano, che a novembre ha conquistato un seggio al Congresso rappresentando la North Shore di Nassau e parti del Queens.
In concreto, Santos afferma di aver studiato al Baruch College e alla New York University, e di aver lavorato per colossi finanziari come Citigroup e Goldman Sachs. Ciascuno dei predetti istituti, però, ha affermato di non avere alcuna informazione o registro su di lui.
Ma non è finita qui: non c’è alcuna traccia reale nemmeno della “sua” ONG che si occuperebbe di salvare gli animali a scopo benefico, oppure della società di investimento familiare che, a suo dire, gestirebbe 80 milioni di dollari.
Dove c’è invece traccia di Santos è in tribunale: contro di lui sono state infatti intentate cause di sfratto, essendo stato inoltre accusato di frode in Brasile.
“Non si tratta di un’imbottitura del curriculum. Si tratta di accuse sul fatto che ha mentito sul giuramento etico della Camera, di accuse sul fatto che ha detto il falso sulle sue finanze personali, sulla provenienza del denaro per la sua campagna. E la cosa più preoccupante è il rifiuto di George Santos di rispondere a qualsiasi domanda in merito”, ha dichiarato Robert Zimmerman, il candidato dem che ha perso proprio contro Santos e che ora ne chiede le dimissioni.
Joseph Murray, avvocato di Santos, ha invece definito la storia una “raffica di attacchi”, mossa contro di lui perché “rappresenta il tipo di progresso da cui la sinistra è così minacciata – un gay, un latino, un immigrato e un repubblicano che ha vinto un distretto di Biden in modo schiacciante mostrando agli elettori di tutti i giorni che c’è un’opzione migliore delle promesse non mantenute e delle politiche fallimentari del Partito Democratico”.