Due giorni dopo le elezioni di Midterm restano ancora molte incertezze sui risultati sia per la Camera che per il Senato.
I repubblicani sono in vantaggio per conquistare la maggioranza alla Camera. Dei 435 seggi che sono stati rinnovati 209 se li sono già aggiudicati, mentre i democratici ne hanno presi 192. La maggioranza la si ottiene con 218 parlamentari. In 34 seggi la contesa è all’ultimo voto. Secondo una analisi di Nbc News, i democratici dovrebbero ottenere 214 seggi (contro i 221 attuali) mentre i repubblicani ne avranno 221 (ora ne hanno 212), solo tre sopra il quorum di maggioranza.
Al Senato, che è composto da 100 senatori, i repubblicani hanno 49 seggi, i democratici 48 e in tre Stati, Georgia, Arizona e Nevada, c’è ancora da decidere. In Georgia nessuno dei due candidati, nè il democratico Raphael Warnock, nè lo sfidante repubblicano Herschel Walker, è riuscito a raggiungere la soglia del 50% dei voti e pertanto ci sarà un ballottaggio il 6 dicembre.
In Arizona l’ex astronauta Mark Kelly, marito della congresswoman Gaby Gifford gravemente ferita in un attentato, è in vantaggio sul rivale repubblicano Blake Master. Conduce per 96 mila voti con il 76% delle schede scrutinate. In Nevada la senatrice democratica Catherine Cortez Masto con l’84% delle schede scrutinate è in svantaggio sullo sfidante Adam Laxalt per circa 16 mila voti. In Nevada il conteggio dei voti potrebbe durare per giorni afferma la Nbc, spiegando che il motivo sono i migliaia di voti giunti per corrispondenza. Stando alle regole elettorali in Nevada, infatti, si possono contare le preferenze che arrivano via posta entro sabato, fermo restando il timbro postale nella data della giornata elettorale dell’8 novembre.

Una sorpresa per i democratici c’è stata dal New Hampshire stato in cui la democratica Maggie Hassan è stata rieletta al Senato in un seggio che i repubblicani erano sicuri di strappare. Hassan ha sconfitto il repubblicano Don Bolduc, sostenuto da Donald Trump.
Al Senato i democratici sono in una situazione migliore dopo aver conquistato con John Fetterman il seggio della Pennsylvania. In questo Stato c’è stata la doppia bocciatura dei candidati scelti dall’ex presidente Donald Trump: il dottor Oz e Doug Mastriano che correva per la carica di governatore, sconfitto dal democratico Josh Shapiro.
Il repubblicano J.D. Vance, salito alle cronache per il suo libro divenuto poi un film su Netflix ‘Hillbilly Elegy’, ha vinto in Ohio battendo il democratico Tim Rian e conquistato un posto in Senato che già apparteneva al Senatore repubblicano Rob Portman che non si è ricandidato.
In California il governatore democratico Gavin Newsom è stato confermato come era ampiamente previsto. Newson è uno dei papabili aspiranti liberal alla Casa Bianca per il 2024. Il governatore dem del Wisconsin,Tony Evers ha sconfitto il manager Tim Michels (sostenuto da Donald Trump) ed e’ stato riconfermato alla sua carica in una delle sfide più costose e incerte di Midterm.
Sia la speaker della Camera Nancy Pelosi che il leader della minoranza repubblicana alla House Kevin McCarthy – suo successore in caso di vittoria del Grand Old party – hanno ottenuto la riconferma.
Comunque il vero vincitore in campo repubblicano in questa tornata elettorale è stato l’italo-americano Ron DeSantis, riconfermato a valanga governatore di una Florida sempre meno swing state e sempre più rossa fuoco. Un successo che rafforza le sue ambizioni presidenziali e con cui ha dimostrato di essere lui il “futuro” del partito repubblicano, come titola a tutta pagina il New York Post, il tabloid di Rupert Murdoch, proprietario anche del Wall Street Journal che oggi in un editoriale infuocato addossa tutte le colpe della mancata onda rossa a Donald Trump. Il Grand Old Party è a un bivio e deve decidere su chi scommettere. Trump freme e vuole annunciare la sua candidatura martedì prossimo, ma i suoi consiglieri sono contrari.

Il democratico James Roesener è diventato il primo uomo transgender ad essere eletto alla Camera per il New Hampshire. In passato erano state elette delle donne transgender e al momento ci sono otto deputati trans alla Camera. La democratica Maura Healey è la prima donna e la prima candidata apertamente gay ad essere eletta governatrice del Massachusetts. Healey ha sconfitto il candidato repubblicano sostenuto da Donald Trump, Geoff Diehl. Il democratico Wes Moore vince e diventa il primo governatore afroamericano nella storia del Maryland. Con la vittoria di Moore i dem si riprendono il governo dello Stato dopo due mandati del repubblicano Larry Hogan.
Marjorie Taylor Greene, la repubblicana alleata di Donald Trump e sostenitrice della ‘Big lie’ delle elezioni Usa rubate del 2020, ha vinto in Georgia ed è stata rieletta alla Camera. Più difficile la sfida di Lauren Boebert, altra estremista repubblicana sfidata al suo seggio in Colorado da Adam Frish. Per ora la repubblicana conduce con una sessantina di voti in più del suo avversario. La repubblicana Sarah Huckabee Sanders, ex portavoce della Casa Bianca di Trump, vince invece in Arkansas e diventa la governatrice dello Stato.
Ma martedì non si è votato solo per Camera e Senato o per le legislature statali. Milioni di persone si sono espresse su una serie di referendum statali per legalizzare le droghe ricreative, per il diritto a scegliere la maternità, per le scommesse sportive e misure sulla crisi climatica.
Tre stati – California, Michigan e Vermont – avevano misure elettorali che avrebbero sancito la protezione dei diritti di aborto e ciascuno dei tre è stato approvato facilmente.
La marijuana ricreativa legale è passata anche in Maryland. Ma ha avuto un’accoglienza meno favorevole negli stati controllati dai repubblicani come Arkansas, North Dakota e South Dakota.

In Colorado, che aveva già legalizzato la marijuana, una misura ha cercato di legalizzare sostanze tra cui la psilocibina, o funghi magici. L’Oregon ha approvato una misura simile due anni fa.
Il South Dakota solidamente repubblicano ha votato per fornire Medicaid agli adulti che hanno un basso reddito di età compresa tra 18 e 65 anni. Il South Dakota aveva precedentemente rifiutato di espandere Medicaid.
Gli aumenti del salario minimo sono passati in Nebraska, Nevada Washington, DC.
Il Connecticut ha approvato il voto anticipato di persona. In Michigan è passata una misura per richiedere le schede elettorali nove giorni prima delle elezioni.
In Arizona la proposta di aggiungere restrizioni sia sul voto per corrispondenza che sul voto di persona è stata bocciata. L’unico tentativo riuscito di inasprire le regole di voto è arrivato in Nebraska, che ha accettato la proposta per richiedere un documento d’identità valido con foto per votare.
Due stati hanno chiesto ai loro elettori di liberalizzare la politica nei confronti degli immigrati. La misura dell’Arizona consentirà ai residenti non cittadini di beneficiare delle tasse universitarie statali nei college pubblici. In Massachusetts anche chi non è immigrato legalmente potrà ottenere la patente di guida.
Gli elettori di New York hanno votato una misura che prevede 4,2 miliardi di dollari in obbligazioni per progetti ambientali e infrastrutturali, inclusa la mitigazione del cambiamento climatico. Gli elettori della California hanno respinto una misura per aumentare dell’1,75% l’imposta sul reddito delle persone fisiche che hanno un reddito annuale superiore ai 2 milioni di dollari, dedicando le entrate a incentivi e progetti per veicoli a emissioni zero, nonché alla prevenzione degli incendi boschivi. Il provvedimento è stato respinto dal 57% degli elettori.
Gli elettori dell’Oregon hanno approvato una misura per impedire ai legislatori statali di candidarsi per la rielezione se nel corso del loro mandato hanno 10 o più assenze ingiustificate.
In Michigan, gli elettori hanno approvato una misura che fissa il limite di 12 anni per il servizio legislativo statale, oltre a irrigidire le regole di informativa finanziaria per i legislatori e i funzionari eletti in tutto lo stato.
E nel North Dakota, gli elettori hanno approvato un limite di mandato di otto anni per il governatore e per i parlamentari di ciascuna camera legislativa del parlamento statale.