Chi ha registrato e diffuso gli audio di Berlusconi mentre parla in via riservata ai suoi senatori lasciandosi andare a commenti su Zelensky, la guerra in Ucraina, la mancanza di leader in Europa e negli Usa?
Ma soprattutto perchè qualcuno si è prestato a registrare e divulgare alla stampa le dure parole di Berlusconi sulla delicata situazione geopolitica con una guerra nel cuore dell’Europa? Chi ha interesse a far conoscere al mondo il pensiero del capo di Forza Italia tra quei 18 senatori che ieri lo hanno anche applaudito quando ha fatto una ricostruzione di come sarebbero andate le cose tra Russia e Ucraina dal 2014 ad oggi.
“Zelensky? Lasciamo perdere. Dopo la pace del 2014 ha triplicato gli attacchi in Donbass”, ha detto Berlusconi con una ricostruzione che potrebbe essere molto simile a quella che farebbe Putin. E poi ancora “Non ci sono leader in Europa e negli Usa”.
🔴🔴ESCLUSIVA de @LaPresse_news audio di @berlusconi in cui spiega le motivazioni della #guerraUcraina e accusa #Zelensky e assolve #Putin🔴🔴 @TgLa7 https://t.co/e3lphxW7RX
— Tg La7 (@TgLa7) October 19, 2022
Di sicuro è un’altra trappola sulla strada di Giorgia Meloni. Picconate sulla maggioranza di centro destra alla vigilia dell’inizio delle consultazioni al Quirinale, annunciate per domani. Lo stesso destino di Antonio Tajani, ministro degli esteri in pectore, si complica dopo queste dichiarazioni. Berlusconi ha cercato di chiarire il suo pensiero durante la trasmissione di Mentana del pomeriggio.
“La Cina sarà l’unico vincitore di questa situazione”, ha spiegato a Mentana nel tentativo di stemperare la tensione. Ma qualunque sia la spiegazione, le parole di Berlusconi sono gravi.
Giorgia Meloni infatti ha reagito duramente in serata. “Chi non condivide l’atlantismo è fuori dal governo. Su una cosa sono stata, sono e sarò sempre chiara. Intendo guidare un governo con una linea politica estera chiara e inequivocabile. L’Italia è a pieno titolo e a testa alta, parte dell’Europa e dell’Alleanza atlantica.”
Si susseguono anche le reazioni critiche dei vari politici. La lista dei ministri del futuro governo è ancora in fase di elaborazione con varie incognite irrisolte. L’ex magistrato Nordio, fortemente voluto dalla Meloni alla Giustizia avrebbe incontrato oggi Berlusconi, che però insiste su Elisabetta Casellati per quella poltrona. Che i rapporti nell’ alleanza di destra fossero fragili era evidente, ma era davvero difficile prevedere che tutto si sarebbe inasprito così in fretta. Al Quirinale si presenteranno tutti insieme, ma sarà curioso osservare le varie posture di ognuno. Una cosa è certa, Berlusconi è ancora al centro della scena e ci vuole restare. Vedremo come andrà.