Il presidente statunitense Joe Biden “non ha alcuna intenzione” di incontrare il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman al vertice del G-20 a Bali del mese prossimo.
A riferirlo è Jake Sullivan, consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, in un’intervista alla CNN in cui si è discusso delle tensioni tra Washington e Riad dopo la decisione dell’OPEC+ (di cui Riad è principale decisore) di ridurre la produzione di petrolio.
Secondo Sullivan, Biden valuterà le sue scelte “con metodo” prima di decidere come reagire alla riduzione della produzione di greggio. “Il presidente non agirà in modo precipitoso”, ha detto, riferendosi alla “riconsiderazione” dei rapporti Washington-Riad promessa da Biden. “Agirà in modo metodico e strategico e si prenderà il tempo necessario per consultarsi con i membri di entrambi i partiti e anche per avere l’opportunità che il Congresso torni a convocarsi, in modo da potersi sedere con loro di persona e lavorare sulle opzioni”.
Le restrizioni alla produzione di petrolio hanno messo in crisi le relazioni tra i due alleati. Il cartello dell’OPEC, assieme a un secondo gruppo di dieci produttori di petrolio, capitanato dalla Russia, hanno deciso la scorsa settimana di tagliare la produzione globale a partire da novembre fino a due milioni di barili al giorno.
Il ministro della Difesa dell’Arabia Saudita si è detto tuttavia “stupito” per le affermazioni secondo cui il suo Paese sarebbe “al fianco della Russia nel suo conflitto con l’Ucraina” (dato che la mossa è destinata a rimpolpare le casse di Mosca). Secondo il principe Khalid bin Salman, la decisione dell’OPEC+ è stata presa all’unanimità e solo per considerazioni di natura economica.