Riprendono oggi all’1 del pomeriggio le audizioni della Commissione d’Inchiesta che indaga sul tentativo insurrezionale del 6 gennaio. L’udienza verrà trasmessa in diretta da tutti i maggiori canali televisivi. “Una sessione – ha detto la congresswoman Zoe Logren una dei componenti della Commissione – che in base alle nuove testimonianze ottenute e alle ulteriori indagini condotte – dimostrerà il diretto coinvolgimento dell’ex presidente Donald Trump sull’assalto al Campidoglio. Verranno evidenziati gli stretti legami tra i suoi collaboratori e i gruppi estremisti armati”.
La Commissione d’Inchiesta cercherà di usare quest’ultima udienza un po’ come una requisitoria in vista del voto di midterm di novembre, sottolineando come l’ex presidente rimane un pericolo chiaro e attuale per la democrazia, in particolare in il contesto delle presidenziali del 2024.
Anche se domani non ci saranno testimoni che appariranno di persona l’udienza conterrà nuove testimonianze e prove che il comitato ha scoperto. Dall’ultima udienza di luglio, il comitato ha intervistato più ex membri del gabinetto di Trump, ha ricevuto più di un milione di comunicazioni dai servizi segreti prima del tentativo insurrezionale e i commissari hanno anche interrogato Ginni Thomas, la moglie del giudice della Corte Suprema Clarence Thomas. “Abbiamo scoperto attraverso il nostro lavoro durante quest’estate quali erano le intenzioni del presidente, cosa sapeva, cosa ha fatto, cosa hanno fatto i suoi collaboratori, con chi hanno parlato e perché lo hanno fatto” ha detto Zoe Lofgren.
Questa nona, e ultima udienza, era originariamente prevista per la fine di settembre, ma i membri del comitato hanno deciso di ritardarla a causa dell’uragano Ian, che in quel momento stava attraversando la Florida, impedendo ai parlamentari di quello Stato di partecipare ai lavori della Commissione.

Sarà anche la prima udienza dopo che l’FBI ad agosto ha fatto irruzione nella residenza di Trump a Mar-a-Lago in Florida alla ricerca di documenti top secret che il presidente si era portato con sè dopo aver lasciato la Casa Bianca.
La Commissione d’inchiesta bipartisan, formata più di un anno fa, ha indagato sulle circostanze del tentativo insurrezionale del 6 gennaio 2021. Quel giorno Trump ha tenuto un discorso fuori dalla Casa Bianca affermando che i risultati elettorali falsi, ottenuti con i brogli e non validi, senza fornire alcuna prova. I suoi sostenitori, inclusi alcuni che erano presenti a quella manifestazione “Stop the Steal”, hanno fatto irruzione nel Campidoglio per cercare di impedire al Congresso di certificare la vittoria di Joe Biden nelle elezioni del 2020. Più di 800 persone sono state incriminate per il tentativo insurrezionale e un rapporto bipartisan del Senato rilasciato a luglio ha rilevato che almeno sette persone hanno perso la vita in connessione con l’assalto. Finora ci sono state otto audizioni iniziate a giugno. Le udienze hanno esaminato e trasmesso filmati della rivolta e testimonianze sul 6 gennaio che non erano mai state viste o ascoltate prima.
Nonostante le schiaccianti prove del coinvolgimento dell’ex presidente nel tentativo insurrezionale, Trump ha più volte accennato che sta prendendo in considerazione una corsa nel 2024 per un secondo mandato presidenziale.

La Commissione d’Inchiesta ha rivelato come i funzionari dell’amministrazione Trump non credessero alle affermazioni dell’ex presidente delle frodi elettorali, ampiamente smentite dallo stesso ministro della Giustizia William Barr, nominato da Trump. Rivelato anche come alcuni dei parlamentari repubblicani coinvolti nel tentativo insurrezionale abbiano chiesto la grazia presidenziale, prima che Trump lasciasse la Casa Bianca, per i loro ruoli nel tentativo di ribaltare le elezioni. Sono state anche mostrati i filmati di alcuni dei rivoltosi che hanno preso d’assalto il Campidoglio che gridavano “Impicchiamo Mike Pence!”. E l’ex presidente ha detto all’avvocato della Casa Bianca “se lo merita”. La Commissione ha anche rivelato che Trump stesso ha cercato di fare pressione su Pence per impedire a Biden di diventare presidente il 6 gennaio.
Le audizioni hanno anche rivelato come Trump si sia rifiutato di ascoltare coloro che gli dicevano che aveva perso le elezioni e che non c’erano state frodi elettorali. È stato anche rivelato che Trump e i suoi più stretti collaboratori hanno fatto pressioni su altri funzionari statali affinché trovassero il modo per poter ribaltare i risultati delle elezioni prima del 6 gennaio.
Forse una delle testimonianze più rivelanti nel corso delle udienze pubbliche della Commissione è stata quella di Cassidy Hutchinson, una dei principali aiutanti dell’ex capo di gabinetto della Casa Bianca Mark Meadows, la quale ha affermato che Trump era consapevole del fatto che i manifestanti alla manifestazione accanto al Campidoglio organizzata dal gruppo “Stop the Steal” fossero armati. Nel corso della testimonianza la Hutchinson ha detto che Trump era così arrabbiato con gli agenti di scorta che si rifiutarono di accompagnarlo dai suoi sostenitori al Campidoglio, che cercò di afferrare il volante della limousine presidenziale e poi si è lanciato contro gli agenti della scorta che cercavano di calmarlo.