La furia di Ian ha devastato la Florida. I venti ad oltre 150 miglia orarie hanno spinto le acque, che nell’alta marea hanno superato di 13 piedi il livello di guardia allagando intere città della Costa Occidentale del Golfo come Cape Coral, Pensacola, Naples o Fort Myers. Poi la pioggia, 8 a 12 pollici, ha fatto il resto. Milioni di persone sono senza elettricità, centinaia di migliaia di abitazioni sono allagate, i rifugi della Protezione civile non hanno più posto per ospitare le decine di migliaia di persone che non possono tornare nelle loro abitazioni.
In questa immane catastrofe. l’ex presidente Donald Trump si è rivolto al magistrato per far rispettare una precedente ordinanza del tribunale che imponeva una sua deposizione per domani nel suo club a Mar A Lago. Ma il giudice federale Sarah Cave, della corte del Southern District di Manhattan, che nei mesi scorsi aveva ordinato la deposizione, l’ha spostata per il 31 di ottobre.
La rivelazione è stata resa pubblica in una richiesta depositata in tribunale mercoledì dagli avvocati che hanno citato in giudizio l’ex presidente e lo vogliono interrogare per una vicenda giudiziaria avviata da alcuni investitori che accusano Donald Trump, i suoi figli adulti e la Trump Organization di truffa per aver usato il suo reality show “The Celebrity Apprentice” e altri eventi promozionali per rastrellare denaro promettendo ingenti guadagni sui loro investimenti. La causa sostiene che gli investitori affascinati dalla notorietà dello show televisivo condotto da Trump e irretiti dai mirabolanti successi da lui decantati sono caduti nel tranello e in pratica sono stati derubati perché gli strabilianti profitti da lui promessi non ci sono mai stati e i soldi che avevano investito sono stati tutti usati per promuovere questi investimenti. Un po’ la favola di Pinocchio con il gatto e la volpe e l’albero degli zecchini d’oro.
John Quinn, uno degli avvocati che rappresenta un gruppo degli investitori che accusa Trump, mercoledì ha chiesto al giudice Sarah Cave di spostare la testimonianza nell’altra residenza di Trump a Bedminster, in New Jersey dove l’ex presidente ha un altro circolo del golf. Ma gli avvocati di Trump hanno risposto mercoledì sera affermando di essere andati a Palm Beach questa settimana, con Trump pronto a testimoniare. E hanno detto che avrebbero accettato di riprogrammare la data della deposizione, ma di sicuro non sarebbero andati oggi in New Jersey per l’interrogatorio programmato per venerdì anche se l’aeroporto di West Palm Beach, dove l’ex presidente ha il suo aereo personale, è aperto al traffico.
L’avvocato di Trump, Clifford Robert, ha scritto al giudice “Il presidente Trump è pronto per la sua deposizione venerdì. Ora che ci siamo trasferiti a West Palm Beach al centro di un uragano l’avvocato dei querelanti ha il coraggio di chiedere che la deposizione per la quale abbiano speso molto tempo e risorse per la preparazione venga spostata in un’altra sede”. Robert ha anche accusato gli avvocati che hanno citato in giudizio Trump di aver cercato di dare al pubblico l’impressione che Trump sia irragionevole.
Gli avvocati di Trump, comunque, sono più che mai impegnati. Ora se la sono presa anche con lo Special Master che hanno voluto nominare per esaminare i dossier top secret portati via dalla sua residenza da Mar A lago.

In un’udienza in tribunale martedì, lo special Master, il giudice repubblicano Raymon Dearie, ha deriso gli avvocati di Trump per il loro rifiuto di presentare le prove a sostegno delle affermazioni dell’ex presidente di aver declassificato dozzine di dossier top secret che agenti dell’FBI hanno sequestrato a Mar-a-Lago e le successive affermazioni che Trump ha fatto in televisione secondo cui l’FBI ha “piantato” prove e che lui aveva declassificato i documenti che aveva portato via dalla Casa Bianca. Né Trump né i suoi avvocati hanno offerto alcuna prova a sostegno delle affermazione. Dearie ha mostrato poca pazienza con le loro argomentazioni in un’udienza dicendo che se gli avvocati di Trump non si fossero fatti avanti e non avessero provato a dimostrare quanto più volte affermato dall’ex presidente non aveva altra scelta che decidere a favore del Dipartimento di Giustizia.
Donald Trump ha criticato l’operato di Dearie. In una lettera scritta domenica ma resa pubblica solo mercoledì sera, gli avvocati di Trump hanno tentato di aggirare la richiesta dello Special Master affermando che le sue richieste “vanno oltre la sua autorità”. Il Dipartimento di Giustizia ha risposto che Trump deve ottemperare pienamente alle decisioni dello Special Master che lui stesso ha richiesto.