Da George W. Bush arriva una fermissima condanna per un’invasione “del tutto ingiustificata e brutale”. Quella dell’Ucraina? No, quella dell’Iraq. O almeno così sembrava, prima che l’ex presidente si scusasse per il lapsus e correggesse il tiro.
Ha fatto il giro del Web la gaffe che ha visto protagonista l’ex commander-in-chief repubblicano in un discorso tenuto mercoledì al George W. Bush Institute di Dallas, in Texas. Proprio mentre Bush stava mettendo alla berlina il sistema politico russo e il presidente Vladimir Putin, ecco il clamoroso scivolone:
(…) Il risultato è l’assenza, in Russia, di pesi e contrappesi, e la decisione di un uomo di scatenare un’invasione del tutto ingiustificata e brutale dell’Iraq. Voglio dire, dell’Ucraina…
Il pubblico inizia a sorridere, prima che l’ex inquilino della Casa Bianca continui il suo discorso esaltando la leadership del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, paragonato a Winston Churchill.
Risate che però sono abbastanza amare, dato che l’invasione dell’Iraq del 2003 fu proprio opera dell’amministrazione Bush. Un attacco giustificato all’epoca su accuse poi rivelatesi infondate, ossia del possesso di armi di distruzione di massa da parte del regime di Saddam Hussein. E che ha provocato la morte di centinaia di migliaia di persone, in prevalenza civili.