Si sono concluse le primarie repubblicane di martedì in Ohio, e con un risultato che non lascia spazio ad interpretazioni: Donald Trump rimane saldamente l’uomo forte del Grand Old Party.
I candidati filo-Trump alle primarie del Partito Repubblicano in Ohio hanno infatti vinto in scioltezza. L’ex consigliere del tycoon newyorkese, Max Miller, si è aggiudicato le primarie per la Camera dei Rappresentanti, mentre il 37enne JD Vance, autore del best-seller Hillbilly Elegy, ha sbaragliato la concorrenza in quelle per il Senato.
Particolarmente importante è la vittoria del venture capitalist Vance, che alle elezioni di midterm del prossimo novembre se la vedrà col democratico Tim Ryan, che nel frattempo ha battuto facilmente nelle primarie dem la legale progressista Morgan Harper e la manager IT Traci Johnson. Quella tra Vance e Ryan si preannuncia una sfida senza esclusione di colpi, che assegnerà il posto lasciato vacante dal senatore repubblicano Rob Portman. E che potrebbe stravolgere gli equilibri di Capitol Hill, consegnando la maggioranza parlamentare all’uno o all’altro schieramento.
Trump non ha ancora sciolto le riserve su una sua possibile candidatura per il 2024, ma l’ampio successo ottenuto in Ohio aumenta esponenzialmente la probabilità di una sua discesa in campo. L’ampia presa dell’ex presidente sull’elettorato repubblicano è divenuta evidente proprio con il successo di JD Vance: agli inizi di marzo il candidato GOP era infatti in difficoltà, con percentuali inferiori ai suoi sfidanti Josh Mandel e Mike Gibbons. Il 15 aprile però ha incassato l’appoggio di Trump, e in meno di un mese è riuscito ad assicurarsi la nomination.
Nel sostenere Vance, l’ex presidente aveva spiegato che lo ritiene il candidato con più possibilità di sconfiggere i dem il prossimo novembre. Subito dopo la sua vittoria, l’ex inquilino della Casa Bianca si è detto “sollevato”. In realtà, Vance in passato si era definito un ‘never-Trump guy’, ma poi ha cambiato le sue posizioni e ha cercato con costanza il sostegno di Trump, ritenuto fondamentale per il successo della sua candidatura. Vance ha descritto le primarie in Ohio come una “battaglia per l’anima” dei repubblicani, fra quelli dell’establishment (che fanno capo al leader di minoranza al Senato Mitch McConnell) e quelli, come lui e Trump, disposti invece a combattere per posizioni più populiste.