Il presidente eletto Joe Biden, forte del record stabilito con gli 80 milioni di voti ricevuti, preme sull’acceleratore per formare il suo gabinetto dopo che Donald Trump con i suoi capricci ha inutilmente fatto sprecare tre settimane di lavoro. Al 20 gennaio, giorno della inaugurazione del nuovo presidente mancano solo 56 giorni. Ora che sono stati rilasciati i fondi e concessi gli spazi negli uffici federali per poter preparare il passaggio dei poteri da un presidente all’altro la situazione si è finalmente semplificata. Da dire anche che Joe Biden e Kamala Harris, malgrado gli ostacoli posti dalla Casa Bianca, hanno preparato in queste tre settimane gran parte del lavoro, soprattutto quello della scelta dei nuovi ministri. Ovviamente non avendo né i rapporti dei servizi segreti sull’evolversi delle situazioni internazionali né quelli del gruppo di lavoro creato dall’Amministrazione Trump per il coronavirus, molti impegni nell’agenda di lavoro del presidente eletto sono rimasti irrisolti.
Questa mattina, per la prima volta, il ministro della Salute, Alex Azar, ha detto che si incontrerà quanto prima con gli esperti nominati da Biden per fornire tutte le informazioni sia sui vaccini sia sulla situazione ospedaliera nazionale.

Oggi il presidente eletto dal suo quartier generale provvisorio di Wilmington in Delaware, ha ufficialmente presentato la sua squadra: Anthony Blinken, segretario di Stato, Avril Haines, direttore della Cia, Alejandro Mayorkas, direttore dell’Homeland Security, Jack Sullivan National Security Advisor, Linda Thomas Greenfield rappresentante alle Nazioni Unite, Janet Yellen ministro del Tesoro e prima donna a ricoprire questo importante incarico. Un netto contrasto con i ministri nominati da Trump che avevano poca, o nessuna esperienza nel dipartimento che erano stati chiamati a dirigere. Come Rex Tillerson chairman della Exxon-Mobil chiamato a dirigere la politica estera (e poi silurato) o John Kelly (anche lui silurato) che da generale dei Marines è stato scelto per fare il Chief of Staff del presidente. Mentre le persone selezionate da Biden sono tutti professionisti del settore che dovranno dirigere.
Un particolare curioso è che il nuovo segretario di Stato per hobby suona la chitarra in un gruppo “wonk rock”. Il suo nome d’arte è Ablinken e la sua musica la si può sentire su Spotify.

Nella breve cerimonia di presentazione i futuri ministri hanno ringraziato il presidente per la nomina e si sono impegnati in linea con lo slogan lanciato da Biden durante la campagna elettorale “Build Back Better”. Ora da vedere se passeranno l’approvazione del Senato.
A questo proposito la battaglia in Georgia per la conquista dei due seggi in palio al Senato infuria. Se i democratici li dovessero vincere tutti e e due si raggiungerebbe la parità, 50 a 50, tra democratici e repubblicani e in caso di parità il voto decisivo è affidato al vicepresidente, in questo caso Kamala Harris. La lotta è tra i repubblicani David Perdue e Kelly Loeffler entrambi in carica, sfidati dai democratici John Ossof e Raphael Warnock. Il partito repubblicano ha investito milioni di dollari nella campagna elettorale di Perdue e Loeffler, altrettanto hanno fatto i democratici. Alle presidenziali la Georgia è stata conquistata da Biden dopo 30 anni di dominio repubblicano.

I risultati elettorali delle presidenziali sono stati ratificati ieri e hanno evidenziato come il principale serbatoio elettorale sia la città di Atlanta. La battaglia viene appunto combattuta in questa città. Da vedere come si comporteranno i seguaci di Trump che nei giorni scorsi avevano minacciato di disertare le elezioni dopo che il governatore e il segretario dello Stato, entrambi repubblicani, avevano accettato il risultato elettorale affermando che non c’erano stati brogli elettorali. Ma c’è di più. Il segretario di Stato della Georgia ha pubblicamente denunciato il senatore Lindsey Graham, stretto alleato del presidente Trump, affermando che durante il conteggio dei voti gli avrebbe telefonato chiedendogli di invalidare i voti mandati per posta.
Questa mattina, in una delle tante stramberie di Donald Trump, il presidente ha fatto una non annunciata comparsa di 30 secondi nella press room della Casa Bianca per accreditarsi il successo del Dow Jones che ha superato quota 30 mila. Un fatto difficile da capire visto che il mercato si è impennato subito dopo che ha sbloccato i fondi per la transizione, ammettendo indirettamente la positività della sua sconfitta. Ma, come scrive il Washington Post, “Trump e la sua presidenza oramai sono notizie di ieri. Quelle di oggi sono Joe Biden e Kamala Harris”.

L’annuncio del nuovo record del Dow Jones ha messo in risalto come Biden dovrà essere il presidente dell’America dei due record: quella di Wall Street che ha una economia in piena trazione e che tocca indici di borsa mai raggiunti prima, e quella del paese che lotta per la sopravvivenza con il record di milioni di disoccupati e della gente che dopo aver perso il lavoro ha esaurito anche i risparmi per sopravvivere. E questo della ripresa economica “vera” che produce posti di lavoro e benessere per tutti, non solo per i milionari, forse è l’impegno più oneroso del nuovo presidente. Ovviamente la ripresa non potrà avvenire se prima non si riuscirà a mettere sotto controllo il coronavirus che sta piagando il Paese. Le due cose sono strettamente correlate. Le fabbriche, i negozi e tutto il settore lavorativo forzatamente chiuso per la pandemia potranno riprendere il ciclo produttivo solo dopo che il covid 19 sarà sconfitto. Quindi la lotta al coronavirus resta il primo obiettivo della nuova amministrazione.
Nel pomeriggio alla Casa Bianca il presidente, come tradizione vuole, ha condonato due tacchini che sarebbero stati il piatto principale per il Thanksgiving che che si celebrerà giovedì. Quest’anno le autorità sanitarie hanno raccomandato di non viaggiare per celebrare in famiglia questo giorno e di limitare gli assembramenti al chiuso per le celebrazioni.
Consigli che, a quanto pare, non vengono raccolti dalla Casa Bianca. E’ in programma per il prossimo 30 novembre una festa organizzata dalla First Lady Melania per la presentazione dell’albero di Natale presidenziale. Non si conosce il numero degli invitati, ma il comune di Washington concede al massimo 50 persone per gli assembramenti all’aperto. Da vedere se la Casa Bianca rispetterà questa ordinanza. L’ultima volta che c’è stata una riunione alla Casa Bianca per la nomina del giudice Amy Comeuy Barrett alla Corte Suprema una quarantina di persone tra invitati e personale della Casa Bianca sono stati colpiti dal coronavirus.
Infine, secondo Politico, giornale di Washington molto informato sulla scienza del governo, Donald Trump è il candidato repubblicano preferito in una eventuale corsa nel 2024, battendo con un margine a due cifre altri importanti esponenti del partito, compreso Mike Pence. E con i suoi 72 milioni di voti ricevuti alle presidenziali, sicuramente influenzerà il GOP nei prossimi anni.