Il 4 dicembre 2015, Edgar Welch, un ventottenne originario della Carolina del Nord armato di un fucile militare e di una pistola automatica, ha fatto irruzione in una pizzeria di Washington chiamata Comet Ping Pong con un obiettivo ben chiaro: fare giustizia.
Sfidando i rigori dell’inverno nordamericano, quel giorno Mister Welch, si è messo alla guida della sua auto percorrendo di gran carriera i circa cinquecento chilometri che separano la sua residenza dalla capitale americana per indagare su uno dei crimini più biechi e rivoltanti che si possano immaginare.

Mr. Welch infatti, aveva appena appreso da 4Chan, il canale internet frequentato da complottisti cerebrolesi di solida fede trumpiana, che l’allora candidata alla presidenza, Hillary Clinton, gestiva un traffico di minorenni dai tunnel sotterranei della suddetta pizzeria. Un traffico reso ancora più orribile da quotidiane pratiche di satanismo, pedofilia e persino cannibalismo!
Vista la credibilità della notizia, l’autorevolezza della fonte e il quoziente intellettivo che caratterizza i seguaci di Trump, una volta ottenuta l’informazione, Mr. Welch, agendo con determinata razionalità, non ha esitato a comportarsi da vero patriota americano armandosi fino ai denti e mettendosi in viaggio per mettere fine a questi orrori.
Una volta giunto sul posto, fatta irruzione nel locale ed aver esploso un paio di colpi in aria a scopo intimidatorio tuttavia, Mr. Welch si è reso conto di essere arrivato troppo tardi perché, pur avendo spostato ogni cassa di mozzarella e barattolo di pomodoro, non è riuscito a scovare la botola di accesso ai sotterranei teatro delle mostruose pratiche.

Per coloro interessati ad una più dettagliata sequenza degli eventi che hanno condotto questo eroe a prendere d’assalto il malcapitato locale, la cronologia presentata a suo tempo dal New York Times offre uno spaccato agghiacciante del livello di degenerazione psichiatrica che si è impadronita della cultura di un paese che era, un tempo, il faro dell’Occidente.
Ma gli eventi del passato non devono distrarci da un nuovo e ben più nefasto complotto che minaccia il futuro dell’America e del mondo.
Mentre la stampa nazionale ed internazionale cerca di convincerci con le loro statistiche, le loro pagine di letteratura scientifica e la loro “evidenza sperimentale” che siamo in preda ad una pericolosa pandemia virale emersa in Cina e diffusasi nel resto del mondo mietendo decine di migliaia di vittime, un valente gruppo di patrioti americani, o per meglio dire, di “patridioti”, ha prontamente smascherato questa colossale truffa ai danni dell’umanità rivelandone i contorni reali: una subdola e intenzionale manipolazione genetica del virus del raffreddore rilasciato di proposito nell’ambiente per sovvertire l’ordine costituito e danneggiare le prospettive elettorali dell’attuale inquilino della Casa Bianca.
E da chi è stato concepito questo piano diabolico? Ovviamente da quelle elites liberal-democratiche che, da sempre, tentano di soggiogare le masse per ridurle al loro controllo col sostegno complice della “stampa”, della cosiddetta ”accademia” e, da quanto mi risulta da fonti attendibili, di una stirpe di esseri di origine extraterrestre che si annidano da anni tra noi terrestri tentando di soffocare ogni impulso di libertà personale e instaurando subdole forme di oppressione astro-totalitarie di chiara ispirazione collettivista.
I nomi dei burattinai che dirigono questa cabala non sorprendono nessuno: Barack Obama; George Soros; Fred Buongusto, Cochi e Renato. In aggiunta a questi gaglioffi tuttavia, grazie agli sforzi investigativi di eroi mediatici come Alex Jones, Glenn Beck e la redazione di Fox News, è emerso che a dirigere le fila di questo complotto sarebbe Bill Gates.
Gates, o per meglio dire, un suo clone in polimeri covalenti emerso anni addietro da un aggiornamento difettoso di Windows 2000 e che ha preso il sopravvento sull’originale, avrebbe messo in atto un terrificante piano di controllo globale della popolazione diffondendo il Coronavirus per poi schiavizzare chimicamente l’umanità con la somministrazione a tappeto di un “vaccino” di sua produzione in combutta con l’OMS, il Partito Democratico e l’industria farmaceutica.
Nel 2015 infatti, nel corso di un Ted Talk, Bill Gates dichiarò senza mezzi termini che la più grande minaccia per l’umanità non era il pericolo di una guerra atomica ma di una pandemia virale che avrebbe potuto minacciare le vite di milioni di persone.
Come se non bastasse, nel 2018 la Bill e Melinda Gates Foundation, ha sponsorizzato la simulazione di una pandemia causata da una mutazione virale di SARS condotta dalla Johns Hopkins University e dai globalisti del World Economic Forum. Ultima di una serie di simulazioni analoghe condotte ogni paio di anni su altri agenti patogeni per testare il livello di preparazione delle strutture pubbliche e private di fronte alla possibilità di un simile scenario.
Prove schiaccianti.
Come dire: dal momento che il gallo canta ogni mattina all’alba, se ne deduce che il sorgere del sole è dovuto al canto del gallo…
Ne’ mancano i possibili moventi. Tra i più probabili ci sono naturalmente quelli economici. E’ noto infatti che Mr. Gates si dibatte in una disperata situazione finanziaria e la possibilità di arricchirsi rapidamente attraverso un monopolio dei vaccini è troppo ghiotta per essere ignorata.
Non bisogna dimenticare inoltre la cupidigia dell’industria farmaceutica, ansiosa di allargare le sue quote di mercato espandendo la somministrazione dei vaccini stessi che, al momento, è limitata ai soli abitanti del pianeta Terra.
Più inquietante invece è un altro possibile fine che potrebbe celarsi dietro questo sinistro complotto immunologico ma prontamente smascherato dai patridioti americani: quello della riduzione della popolazione mondiale.

Alcune teorie avanzate nei rarefatti circoli dell’intellighenzia conservatrice infatti ipotizzano che la strategia epidemiologica del morbo e la corrispondente somministrazione di massa di un “vaccino” prossimo venturo, avrebbe come scopo ultimo quello dell’abbattimento di milioni e milioni di persone!
I motivi dietro ad un gesto del genere non sarebbero ancora chiari ma non c’è dubbio, che volendo mettere in atto un piano di queste proporzioni, quella di produrre un virus mortale e di diffonderlo liberamente a livello globale sembrerebbe una soluzione estremamente pratica e oculata.
Per fortuna questo golpe immunologico è emerso in un periodo in cui al timone della nazione americana c’è un presidente con le palle, che non si lascia influenzare dalle chiacchiere dei cosiddetti “esperti” come Anthony Fauci o gli scienziati dell’OMS che tentano di nascondere dietro le loro proiezioni statistiche e gli altisonanti titoli di studio i loro reali propositi sovversivi.
Inutile dire che il nuovo ufficio di censura Politica del Soviet Trumpiano (l’Internal Department of Informational and Obfuscation Trickery o I.D.I.O.T.) vigila su ogni deviazione dall’ortodossia come nel caso dell’ex Direttore del Centro di Studi Biomedici Avanzati dell’Health and Human Services Rick Bright, prontamente epurato per aver messo in dubbio l’efficacia dell’idrossiclorochina in aperta contraddizione col Verbo trumpiano.
Incalzato dalla stampa, il presidente, dal canto suo, ha glissato sul recente decesso di una coppia di patrioti dell’Arizona che, in ottemperanza alle direttive presidenziali, ha ingerito come profilassi antivirale, una sostanza chimica a base di idrossiclorochina comunemente utilizzata per decalcificare gli acquari ornamentali.
Nel corso delle ultime settimane infine, le camicie brune filo-trumpiane, sono scese in strada per difendere, kalshnikov alla mano, il loro insopprimibile anelito alla libertà personale minacciata dai distanziamenti sociali e dalle reclusioni coatte imposte da sindaci, governatori e dal resto della casta di oppressori statali ansiosi di infliggere il colpo di grazia a quella prosperità economica regalataci da tre anni a questa parte dalla lungimiranza manageriale del Leader Supremo.
Le manifestazioni, sono state prontamente lodate e incoraggiate dal presidente con patriottiche esortazioni a liberare stati come il Michigan, la Virginia e il Minnesota dal giogo dei propri governatori (democratici, si intende…) in barba al fatto che, due giorni prima, Trump avesse pubblicamente delegato ai governatori stessi la decisione sui tempi di riapertura delle attività economiche.
Sotto costante assedio politico e mediatico, è solo grazie alla sua fibra sovrumana e alle giornaliere iniezioni di candeggina che il Nostro Presidente riesce a respingere i quotidiani attacchi alla sua persona e all’America. Attacchi perpetrati da ottusi detrattori e terroristi di sinistra che hanno creato e diffuso il mito del Coronavirus per interromperne prematuramente l’illuminato regno.
Di fronte a questi orrori, all’improvviso, l’ipotesi di una drastica e selettiva riduzione della popolazione non sembra più un’idea così malvagia.