In Italia c’è un’epidemia di Rosatellum, ma niente paura: non fa venire la faccia rossa come la rosolia. Solo un travaso di bile. Che però può essere mortale per la democrazia. Rimpiangeremo i tempi del Porcellum, quando i porci avevano le ali e mangiavano a crepapelle. Poi sono finiti sotto un Mattarellum senza però uscirne insaccati. Invano Renzi ha invocato l’Italicum: non ci sono più patrioti ma solo ‘matrioti’ in questo Paese. La patria è incinta e non riesce a partorire: si sente la ‘matria’ di tutti i richiedenti asilo che approdano alle sue sponde. Perché ogni donna che vi partorisce è la madre della patria e ogni bimbo che nasce è una benedizione di Allah. Dunque, entrate e copulate anche per gli italiani che non lo fanno più. Abbiamo bisogno che con il lavoro delle vostre braccia riempiate le casse dell’Inps. Che sono vuote: i porci hanno preso il volo con la refurtiva? Altrimenti non si capisce come si siano mangiati i soldi delle nostre tasse.
Ma sorge un ideale edificante: digiuniamo per reintrodurre lo ius primae noctis al fine di far risorgere la potentia coeundi dell’uomo italico. Come ci insegna Maometto, per addivenire all’atto sessuale bisogna ripristinare il valore della verginità. E non si trova più una vergine dalle Alpi a Lampedusa. Rosy Bindi vuole dare il buon esempio e promette che per sei ore al giorno eviterà di mangiare ostriche, notoriamente afrodisiache. Siamo commossi, ma non occorreva: già sapevamo fosse una persona integerrima. A sinistra tutti si mettono a dieta, il che non rafforza certo la potenza sessuale. La più gettonata è la dieta staffetta: un po’ mangi tu, un po’ io. Del resto cos’altro potevano inventarsi dei politici?
Fortunatamente Matteo e Silvio non ne vogliono sapere di mettersi a dieta sostenendo che i figli sono doni di Dio e per farli bisogna essere in forze. Si recano da Rosato, sacerdote del Pd, e lui li unge col Rosatellum. Salvini, che non vuole essere tagliato fuori, accorre e si fa un selfie dietro la coppietta. Ma la Meloni stavolta non ci sta: “La verginità è roba da medioevo! ” tuona. Poi aggiunge: “E’ ora di finirla con ‘ste madri della patria d’importazione. Fare un figlio è una cosa naturale e io ho continuato a lavorare fino all’ultimo giorno”.
Da tutto questo bailamme se ne stanno fuori i 5 Stelle perché non capiscono un’acca di latino. Temendo però dei festeggiamenti turchi, diffondono nel popolo il timore di un’epidemia da Rosatellum: che nessuno lecchi dallo stesso cono gelato. Se proprio desiderate mandar giù qualcosa di fresco, bevetevi un sorbetto. “Un sorbetto al limone sintetico?” tuona in coro l’opposizione rosatelliana: “I grillini vi vogliono propinare bava di cavallo”.
Ma il popolo non ci sta, perché adora il sorbetto e non sta a filosofare sui suoi componenti. Bersani è disposto a mettere a disposizione il destriero purosangue che ha montato per anni e trangugia il sorbetto sospetto pur di non fare il patto con il diavolo. Che per lui non è D’Alema, ma i rosacroce, insomma “quella roba lì” che lo mette in croce. “Una setta segreta, massoneria da medioevo, crociati dei secoli bui” sono le voci di corridoio in Mdp, che non è un ‘movimento post partum’ con l’ambizione di precorrere i tempi coranici ma, per chi ancora non lo sapesse, il refugium peccatorum ideato da Massimo D’Alema, assieme a Bersani e Speranza, senza fede e carità per il Pd.
Nel “Caos italiano” (Rizzoli), ultima fatica di Paolo Mieli appena data alle stampe, “le classi dirigenti sono ristrette elite e il popolo si scolla e va all’opposizione”. Però il popolo non cade dal cielo ma dal pero perché il firmamento pentastellato ha una preparazione rasoterra. Siamo tornati al medioevo: i feudatari parlano il Latinellum e il popolo che li serve non lo comprende, ma comprende che i diritti sono solo enunciati e non garantiti, perché la legge non è uguale per tutti gli italiani. Il caos è totale quando qualcuno si accorge che lo ius soli è stato confuso con lo ius primae noctis e allora quel qualcuno incita il popolo a posizionarsi fuori da Montecitorio con una scorta di scarpe vecchie ed emettere l’urlo dannunziano: “Chissenefrega dello ius soli, è tempo che ci sfamiate a sogliole se non volete essere presi a suolate. Anche noi vogliamo stare in linea, senza sacrifici alimentari”.