Si è concluso ieri il tour newyorchese di Enrico Letta. Giornate intense, tra l’assemblea Generale delle Nazioni Unite, gli impegni istituzionali, il lancio dell’Expo 2015 negli USA e la missione numero uno: promuovere l’Italia e la ripresa economica.
Mercoledì l’apertura dei lavori a Wall Street per presentare al mondo della finanza il prodotto Italia. Poi la cena con i big dell’economia americana e l’amministratore delegato di Fiat Chrysler, Sergio Marchionne che, a termine del banchetto tutto made in Italy, aveva commentato: “Enrico Letta è una persona forte che trasmette sicurezza; spero continui. La sua missione a New York è stata un grande successo, ha fatto un’ottima impressione”.
Giovedì, per il suo ultimo giorno in città, prima di dover tornare alle magagne della politica interna, Letta ha tenuto una lecture agli studenti della Columbia University sul ruolo dell’Italia nella governance europea. Poi è andato al MoMa dove ha inaugurato la mostra, che aprirà al pubblico il 28 settembre, dedicata alla carriera dello scenografo tre volte premio Oscar, Dante Ferretti. Un evento in tema con l’obiettivo della promozione dell’Expo, poiché sono proprio di Ferretti le statue dal titolo Il Popolo del Cibo che in questi giorni sono esposte in piazza Cairoli a Milano e che dalla città lombarda partiranno poi per una mostra itinerante che le porterà in tutto il mondo, con lo scopo di raccontare il tema dell’esposizione universale: Nutrire il pianeta, Energia per la vita.
Alla presenza dello stesso Ferretti e di Giuseppe Sala, amministratore delegato di Expo 2015, Letta ha visitato la mostra e in particolare le due statue parte della serie Il Popolo del Cibo, incluse nell’esposizione del MoMa. Intanto sembra che la possibilità che gli USA decidano di aderire all’Expo – uno degli obiettivi con cui Letta era arrivato a New York – si stia facendo sempre più concreta.
In serata il presidente del Consiglio ha poi fatto una breve visita a Eataly dove era in corso un evento per il lancio di una nova linea di caffè Lavazza. Ad accoglierlo il fondatore della catena di negozi dedicati al Made in Italy di qualità, Oscar Farinetti. Qui Letta ha chiesto un applauso per Beppe Sala e ha poi detto: “È una grande occasione essere qui oggi, nella capitale del mondo, per presentare un evento che per cinque mesi farà parlare tutto il pianeta del nostro paese. Siamo arrivati qui grazie a un’enorme gioco di squadra. Vorrei ringraziare anche il premio Nobel Oscar Farinetti – ha scherzato Letta – per questa serata e per celebrare l’Italia del cibo e della cultura italiana. L’Italia per cui siamo qui stasera è l’Italia che amiamo”.
Per una settimana Enrico Letta ha fatto da ambasciatore a un’Italia che sembra decisa a recuperare terreno sulla scena e sui mercati internazionali. Forse una settimana non basterà, ma lo sforzo è certamente apprezzabile.