Se vivete a New York e avete diritto di voto alle amministrative, è arrivato il momento di dire la vostra su chi debba competere alle elezioni di novembre per la poltrona di sindaco della città. Oggi, martedì 10 settembre, si tengono le primarie per scegliere i candidati repubblicani e democratici. Oltre allo sfidante per il posto di primo cittadino, si scelgono i candidati per diverse altre cariche tra cui comptroller, public advocate, borough president, oltre che per il City Council. Per poter votare bisogna essere un membro registrato di uno dei partiti politici che tengono le primarie.
I seggi saranno aperti dalle 6 alle 21. Per sapere dove andare a votare, la città di New York mette a disposizione degli elettori una pagina internet (in alternativa è possibile chiamare il numero (866-VOTE-NYC, 212-868-3692) su cui localizzare il seggio più vicino al proprio indirizzo.
Anche il Board of Election ha messo online una guida ufficiale al voto. Per domande e problemi è a disposizione dei cittadini il numero 212.822.0281. C’è poi una quantità di siti internet e app non ufficiali dove informarsi e districarsi nell’offerta elettorale: Poll Vault è una sorta di social network del voto dove condividere informazioni e trovare persone di fiducia con cui scambiare opinioni; NYC Votes, disponibile anche per smartphone, è un contenitore completo di ogni tipo di informazione sul voto, dai dibattiti alla localizzazione dei seggi; Voter’s friend (anche questa disponibile per smartphone) si pubblicizza come l’applicazione che ti consente di diventare un elettore informato in 10 minuti, confrontando i candidati e i loro programmi; Decide NYC è una guida esaustiva ai candidati a tutte le cariche interessate da queste elezioni.
Tecnologia quindi, ma non nel sistema di voto: oggi si voterà infatti alla vecchia maniera, con le apparecchiature automatiche a leva, poiché gli scanner per il sistema di voto elettronico non stati messi in uso per timore che un eventuale ballottaggio non avrebbe lasciato il tempo di riprogrammarli.
Se, prima di andare al seggio, volete rinfrescarvi le idee su candidati e programmi, date uno sguardo alla nostra guida ai democratici in testa, a quelli che i sondaggi lasciano indietro e ai tre candidati repubblicani.
Il candidato più votato ha bisogno di raggiungere il 40 per cento dei voti per evitare di andare al ballottaggio. Si prevede che l’affluenza alle urne sarà maggiore tra i democratici che, nonostante i 20 anni di governo repubblicano, in città superano i repubblicani di 6 a 1. Non resta che stare a guardare. E che vinca il migliore, qualunque cosa questo significhi per la Grande Mela.