SFOGLIANDO IL NEW YORK TIMES DI OGGI MARTEDÌ 27 MAGGIO 2025 (TITOLO + COMMENTO)
PRIMA PAGINA
– Il rimando delle tariffe crea una nuova spinta per un accordo USA-Europa. Riprendono le trattative ma nessuna delle due parti dà segni di voler cambiare. Quando il Presidente Trump ha annunciato il rimando a luglio dei dazi sulle importazioni dall’Europa, funzionari di entrambe le parti hanno definito la decisione come un’opportunità per riprendere le trattative e raggiungere un accordo commerciale. “Le trattative riprenderanno rapidamente”, ha detto Trump dopo aver parlato per telefono con la Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen. Ma rimane difficile la strada verso un accordo. Gli USA e l’Unione Europea hanno diverse priorità che possono essere di ostacolo a un rapido accordo e non è chiaro se siano cambiate le domande o le offerte sul tavolo.
– Alleati di Israele aumentano le pressioni per la fine della guerra. I commenti di Trump riflettono un più ampio cambiamento. Durante gli interi 18 mesi della guerra di Israele contro Gaza, Israele ha affrontato critiche dagli alleati e da gruppi umanitari, ma non una vera censura pubblica. Fino a oggi. Nelle ultime settimane, alleati come gli USA, l’Inghilterra, la Francia e la Germania hanno aumentato la pressione per la fine della guerra. Trump ha detto ai giornalisti: “Israele, vogliamo vedere se siamo in grado di far cessare l’intera situazione al più presto possibile”. Il Primo Ministro della Germania, Frederich Merz, ha dichiarato: “Onestamente non capisco che cosa stia facendo l’esercito israeliano, qual è il suo obiettivo, mentre provoca così tanta sofferenza alla popolazione civile”.
– Continuando ad andare “al muro”. Titolo di tre grandi fotografie di gente in Virnam con questa didascalia: “Cinque anni dopo la caduta di Saigon, il Memoriale ai Veterani rimane un posto di inspiegabile potere, dicono molti visitatori. Le guide volontarie parlano spesso di un “muro magico”.”
– Il viaggio verso gli Stati Uniti era stato pericoloso. Altrettanto lo è il viaggio di ritorno a casa. Gli immigrati venezuelani rischiano la vita per “auto-deportarsi”. Il messaggio della ministra dell’Interno americana, Kristi Noem, era duro e chiaro: “Se state considerano di entrare negli USA illegalmente, non pensateci neanche. Se venite nel nostro paese illegalmente, vi cacceremo fuori”. Non è chiaro quanti immigrati negli USA o in Messico in attesa di entrare negli Stati Uniti, stiano tornando in Venezuela, sicuramente molte centinaia, pur sapendo che corrono il pericolo di essere attaccati dalle potenti bande locali, apparentemente tollerate dal Governo locale. Con una grande fotografia di folla in una barca e questa didascalia: “Imigranti che vanno da Panama alla Colombia. Molti di loro erano arrivati a Panama dopo un difficile percorso nelle giungla.”
– Dispaccio dall’Ucraina. Anche in guerra gli amanti ucraini del wurstel si godono il sapore dell’Occidente. Il grande monumento al wurstel costruito dalla gigantesca catena di negozi alimentari Nathan attira molti visitatori e ha aumentato la passione degli Ucraini per quel tipo di salsicciotto. Se lo godono più che possono malgrado la guerra e i continui bombardamenti.
PAGINE INTERNE
– Mille chilometri di gioia e pericolo. La Pacific Coast Highway (Autostrada della Costa del Pacifico) risponde alle aspettative della California. Ma i cambiamenti del clima sono una minaccia.
– Trattenuti gli aiuti dopo il tornado. La lotta per ottenere gli aiuti federali dopo che la città di Cave City (Arkansas) era stata colpita dal tornado riflette il cambiamento voluto da Trump nella FEMA (Federal Emergency Management Agency, l’ente incaricato di gestire le emergenze federali).
– Il partito del Presidente Maduro dichiara vittoria nelle elezioni presidenziali. L’affluenza alle urne è stata scarsa, dopo che i principali oppositori al regime avevano chiesto agli elettori di astenersi.
– Riducendo l’archeologia. Il sostegno del Governo per la ricerca, la conservazione e i musei è stato fortemente ridotto.
– Un improbabile incarico. L’attore Rolf Saxon, molto amato dagli spettatori, è ritornato a “Mission: impossible” nello stesso ruolo di trent’anni prima.
– La visione di Trump: un mondo, tre potenze? Le recenti dichiarazioni di Trump suggeriscono che lui vorrebbe una sistemazione globale in cui gli USA, la Cina e la Russia dominano le loro sfere di influenza.