La libertà di stampa è in pericolo. Non è solo uno slogan, né un’esagerazione da giornalisti. È la constatazione allarmante dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, Volker Türk, e del Segretario Generale dell’ONU, António Guterres, che in occasione della Giornata Mondiale della Libertà di Stampa hanno lanciato un doppio allarme: censura, violenze e disinformazione stanno aumentando in tutto il mondo, e l’intelligenza artificiale rischia di diventare un moltiplicatore di minacce.
“In un mondo sommerso da algoritmi distorti, bugie e discorsi d’odio, l’unico antidoto è un’informazione accurata, verificabile e fondata sui fatti” — ha detto Guterres nel suo messaggio ufficiale — “La libertà di stampa non è un lusso. È la base di ogni società libera”.
Nei primi mesi del 2025, almeno 20 operatori dei media sono stati uccisi, secondo le Nazioni Unite. Nella stragrande maggioranza dei casi — oltre l’80% — i responsabili restano impuniti. Guterres ha ricordato che giornalisti vengono ancora oggi arrestati, perseguitati, minacciati e perfino assassinati solo per aver cercato la verità. “È inaccettabile — ha detto — che così tanti crimini contro i giornalisti rimangano impuniti. La giustizia deve prevalere”.
E in molti teatri di guerra, l’accesso dei media viene negato o pesantemente limitato, privando l’opinione pubblica di informazioni essenziali.
Entrambi i leader ONU hanno dedicato ampio spazio all’intelligenza artificiale, che sta trasformando radicalmente il modo in cui produciamo, diffondiamo e consumiamo notizie. Ma non sempre in meglio. “Le tecnologie emergenti devono essere al servizio della verità, non del controllo,” ha ammonito Guterres. “Stiamo assistendo a un uso crescente dell’IA per diffondere menzogne, amplificare l’odio e minacciare le libertà fondamentali.”
Türk ha aggiunto che algoritmi opachi e manipolatori plasmano la realtà informativa per milioni di persone e che politici e governi usano strumenti AI per spiare giornalisti e le loro fonti, violando il diritto alla privacy e generando un clima di paura.
Il Segretario Generale ha sottolineato anche un nodo cruciale: la concentrazione di potere nelle mani di poche grandi aziende tecnologiche, che esercitano un’influenza senza precedenti sul panorama mediatico globale. Per questo ha richiamato l’importanza del Global Digital Compact, adottato lo scorso anno dagli Stati membri dell’ONU: “È ora di stabilire regole globali per garantire integrità, rispetto e pluralismo nello spazio digitale”.
Guterres ha invitato governi e aziende a essere trasparenti su come i contenuti vengono selezionati, promossi o censurati, e a proteggere attivamente il giornalismo indipendente.

Volker Türk ha ribadito che gli Stati devono agire subito: “Giornate come questa devono servire a cambiare rotta. Dobbiamo proteggere i giornalisti da attacchi fisici, odio online, sorveglianza digitale e abusi giudiziari.” Ha anche esortato all’adozione di nuove leggi sulla concentrazione dei media, per evitare che l’ecosistema informativo venga monopolizzato da chi controlla l’intelligenza artificiale.
Nel frattempo, le Nazioni Unite — attraverso l’Ufficio dell’Alto Commissariato e l’UNESCO — stanno offrendo linee guida alle piattaforme tecnologiche per valutarne l’impatto sulla libertà di stampa e sulla società civile.
“Una stampa libera, indipendente e plurale può aiutarci a ricucire le ferite nelle nostre società,” ha concluso Guterres. “Dobbiamo fare tutto il possibile per proteggerla. Perché senza libertà di stampa, non c’è democrazia possibile.”