SFOGLIANDO IL NEW YORK TIMES DI OGGI VENERDÌ 11 APRILE 2025 (TITOLO + COMMENTO)
PRIMA PAGINA
– Lo scontro commerciale con la Cina scuote gli esportatori negli USA. Gli imprenditori agricoli sono preoccupati per la perdita di un importante mercato per i raccolti. Dopo che la Cina ha imposto le sue tariffe sulle esportazioni dagli USA, il ministro americano delle Finanze Scott ha detto: “E allora?”. La risposta riflette la posizione americana avendo gli USA il sopravvento nella guerra commerciale con la Cina e considerando quanto l’economia cinese dipenda dalle esportazioni verso gli USA. L’anno scorso gli USA hanno esportato in Cina beni per un valore di 143 miliardi, e hanno importato beni per un valore di 438 miliardi.
– Come il tumulto di Wall Street ha spinto Trump a un’inversione di marcia. Il presidente Trump si sentiva molto sicuro sulle sue annunciate tariffe, ma alla fine sono stati i mercati a fargli cambiare idea. Mercoledì pomeriggio, l’agitazione economica ha fatto sì che Trump ci ripensasse e sospendesse le sue tariffe reciproche per i prossimi 90 giorni. Anche i suoi collaboratori erano preoccupati che il panico finanziario potesse andare fuori controllo e devastare l’economia.
– Un crescente “occhio per occhio”. La guerra commerciale fra Cina e USA potrebbe indebolire i legami fra le due superpotenze. Gli effetti si sentirebbero ovunque. Titolo e sottotitolo di un grande grafico che mostra l’andamento delle reciproche tariffe, fino al 145% negli USA e all’84% in Cina.
– La Suprema Corte appoggia l’immigrato espulso per sbaglio. Il ritorno non è sicuro. I giudici dicono che gli Stati Uniti devono “facilitare” il viaggio di ritorno da El Salvador. La Suprema Corte ha chiesto al Governo di fare i passi necessari per far ritornare un immigrato espulso per sbaglio e incarcerato nel Salvador. Ma non è arrivata a “ordinare” al Governo il suo rientro, limitandosi a chiedere di “facilitare” il ritorno.
– Trump cerca di persuadere, non invadere, la Groenlandia. Diverse agenzie fanno piani per portar via l’isola alla Danimarca. L’obiettivo del Presidente Trump di acquisire la Groenlandia è passato da pura retorica a politica ufficiale della Casa Bianca, che sta preparando un piano formale di richiesta di acquisire l’isola dalla Danimarca. Il valore economico e strategico della Groenlandia è aumentato mentre la crescente temperatura della regione fa sciogliere il ghiaccio che la circonda, e la sua dimensione – oltre 2 milioni di chilometri quadrati – la rende un affare immobiliare unico. La Danimarca, del tutto contraria a ogni genere di trattativa, continua a dichiarare che l’isola non è in vendita.
– Kamala Harris medita di tornare in politica in un campo trasformato dalla sua sconfitta. Ha detto a un pubblico di donne nere: “C’è un senso di paura che si sta spargendo nel nostro paese. Vediamo quelli che si sono arresi a minacce chiaramente incostituzionali”. Cinque mesi dopo essere stata espulsa da impegni politici per la prima volta in vent’anni, l’ex vicepresidente sta attentamente meditando sul suo futuro e un ritorno in politica sembra la soluzione più probabile.
PAGINE INTERNE
– Muoiono in sei nel disastro dell’elicottero. Un’intera famiglia spagnola e il pilota sono morti nell’elicottero per turisti precipitato nel fiume Hudson.
– La Russia libera una prigioniera. Ksenia Karelina, cittadina americana che era stata arrestata a Mosca per aver fatto una donazione a un ente benefico dell’Ucraina, è stata rilasciata in uno scambio con un russo imprigionato negli USA.
– Finisce la ricerca dei sopravvissuti. Il crollo del tetto di un nightclub a Santo Domingo ha causato 221 morti e 189 feriti.
– X come portavoce del Governo. La posizione di Elon Musk dentro alla Casa Bianca ha portato a un ritorno di pubblicità sulla sua piattaforma TV e gli ha dato un’esposizione come fonte di notizie del Governo.
– Gli Stati Uniti e la Cina vanno verso “una separazione monumentale”. L’effetto delle alte tariffe sulle importazioni dalla Cina si sentirà in tutta l’economia. Il 73% dei telefonini, il 78% dei computer, l’87% dei videogiochi e il 77% dei giocattoli sono importati in America dalla Cina.