PRIMA PAGINA
– Netanyahu trae vantaggio in patria dalla richiesta del suo arresto. Anche i suoi rivali in Israele lo sostengono dopo la minaccia del Pubblico Ministero Internazionale. La richiesta di arresto di Netanyahu da parte del capo della Corte Internazionale dell’Aia sembra aver offerto al leader israeliano uno dei momenti più positivi nella sua lunga e turbolenta carriera politica. “L’ipocrisia dell’Aia” ha intitolato la prima pagina del quotidiano più letto in Israele. Tutti i suoi rivali gli si sono stretti intorno, offesi soprattutto dal fatto che la richiesta di arresto metteva Netanyahu sullo stesso piano dei tre leader di Hamas compresi nell’accusa.
– La tregua di Biden con le grandi compagnie petrolifere sta crollando. Biden aveva imposto molte restrizioni alla produzione di gas e petrolio, ma aveva allo stesso tempo approvato un gigantesco piano di sfruttamento delle riserve petrolifere in Alaska, come volevano i petrolieri. Adesso però ha imposto una sospensione nei permessi di esportazione, accendendo l’opposizione delle compagnie che oggi si riuniscono a Houston per decidere la loro risposta. I capi delle compagnie sono tutti pro-Trump che sbandiera continuamente la sua contrarietà a qualunque restrizione in favore del clima.
– Le gang di Haiti ampliano il loro potere e influenza. Diplomatici occidentali dicono che l’influenza e la forza di molte gang stanno aumentando rendendole sempre più minacciose verso le forze di polizia che stanno per essere dispiegate ad Haiti dal Kenia. Quando arriveranno, tra pochi giorni, affronteranno gang meglio attrezzate e più unite fra di loro. Con grande fotografia di un uomo armato che cammina per strada e questa didascalia: Un membro di una gang a Port-au-Prince. Una forza multinazionale guidata dal Kenya sarà dispiegata nei prossimi giorni per combattere la violenza delle gang.
– Missione segreta. L’attacco di Hamas ha bloccato il piano di trasferire i prigionieri a Guantanamo. Con rimando alle pagine interne.
– La sorella di Kennedy guida la famiglia nel sostegno a Biden. Quando i membri della famiglia Kennedy si sono riuniti a Filadelfia con Biden per appoggiare la sua rielezione – e denunciare la candidatura presidenziale di Robert Kennedy – una persona si è fatta avanti: la sorella Kerry. “Quasi tutti i nipoti di Joe e Rose Kennedy sostengono Biden – ha detto -. È proprio così: la famiglia Kennedy è dalla parte di Joe Biden come Presidente”. Con una grande fotografia di Biden con vari Kennedy e questa didascalia: Kerry Kennedy e vari membri della famiglia hanno partecipato a un evento di sostegno al Presidente Biden a Filadelfia il mese scorso.
– Zelensky sfida l’Occidente a dare all’Ucraina la possibilità di combattere. Cerca più armi mentre la Russia avanza. Con le sue forze armate in lotta per fermare l’avanzata dei Russi lungo tutta la linea di confine, il Presidente Zelensky ha chiesto agli Stati Uniti e all’Europa di fare di più per difendere il suo paese scartando il timore di una guerra nucleare e proponendo che la NATO mandi i suoi aerei ad abbattere i missili russi nella spazio aereo dell’Ucraina. Con grande fotografia di un primo piano di Zelensky e questa didascalia: “L’Ucraina non ha bisogno di provare niente a nessuno sulla democrazia” ha detto Zelensky.
PAGINE INTERNE
– Le elezioni metteranno a prova i leader iraniani. Teheran deve permettere ai rivali moderati di partecipare alle elezioni o limitare i candidati con il rischio di una bassa percentuale di votanti.
– Singolarmente delizioso. Preparare un pasto per se stessi tutte le sere può essere pesante, ma qui abbiamo qualche suggerimento su come renderlo più piacevole.
– Zelensky e l’Ucraina. Sospese a causa della guerra le elezioni presidenziali programmate per lo scorso marzo, Zelensky resta in carica sotto la legge marziale.
– La nipote di Elvis Presley fa causa per bloccare la vendita della casa. La casa di Elvis – otto camere con otto stanze da bagno a Memphis – era stata valutata a quasi 6 milioni di dollari e doveva essere venduta per ripagare i debiti contratti dalla figlia di Elvis.
– Iniziano le cerimonie funebri in Iran. Titolo della fotografia di un’enorme folla con questa didascalia: Folla intorno alla bara del Presidente Raisi in una fotografia pubblicata dall’ufficio del Presidente. L’Iran osserverà cinque giorni di lutto.