PRIMA PAGINA
– Biden cerca di scongiurare l’inasprimento della guerra in Medio Oriente. Israele è stato avvertito di non attaccare dopo aver respinto l’Iran. Il Presidente Biden e i suoi consulenti, nella speranza che la guerra in Medio Oriente non si espanda, stanno dicendo a Israele che il successo nella difesa dall’attacco iraniano costituisce un’importante vittoria strategica che non richiede un’ulteriore rappresaglia. Non è ancora chiaro se il Primo Ministro Netanyahu accetterà questo consiglio dopo essersi incontrato con il suo Gabinetto di Guerra per ore. L’Iran per parte sua avrebbe fatto sapere attraverso intermediari svizzeri che considera chiusa la materia.
– I due avversari soppesano i rischi. Adesso che l’Iran ha attaccato Israele come promesso, gli analisti dicono che vorrà evitare un’estensione della guerra, facendo notare che l’Iran ha preavvertito con molto anticipo del suo attacco e ha preso di mira solo obiettivi militari in uno sforzo di evitare danni ai civili. Il Comandante delle forze armate iraniane ha detto che “l’operazione ha dato i risultati previsti e non c’è nessuna intenzione di continuare”. Ma ha aggiunto che se Israele attaccasse l’Iran sul suo stesso terreno o altrove “la nostra prossima operazione sarebbe molto più grande”.
– Rapita con altre 275 ragazzine, è finalmente scappata. Titolo della fotografia di Saratu Dauda con un articolo all’interno sul rapimento dalla scuola elementare, sulla sua vita in cattività per 10 anni, sui due matrimoni a cui è stata obbligata, sulla forzata conversione dal Cattolicesimo all’Islam, e infine sulla sua fuga e la riunione con la famiglia. In Nigeria i rapimenti individuali e di massa sono molto comuni, ma la stampa interna e quella internazionale se ne occupano poco, i parenti delle vittime cercano di pagare i riscatti senza far troppo rumore per non rendere la cosa più difficile.
– Operatori cruciali nella campagna di Trump: i rivoltosi del 6 gennaio. Revisione della storia. Pochi giorni dopo essere stato imputato per la quarta volta ad Atlanta, Trump ha organizzato un evento al suo club del New Jersey per un pubblico speciale: i rivoltosi del 6 gennaio al Campidoglio. In piedi in una posa alla James Bond, ha detto ai suoi invitati che avevano sofferto abbastanza ma che tutto sarebbe cambiato se lo rieleggevano. “La gente che è stata trattata male sarà trattata estremamente, estremamente bene -ha detto-. Quanto avete sofferto è del tutto ridicolo. Ma andrà tutto a posto”.
– Mentre il tribunale si prepara, Trump porta il pandemonio in città. Il Tribunale Criminale di Manhattan è attualmente in ricostruzione, circondato da macerie. Ma lunedì diventerà il centro pulsante di una quantità di misure di sicurezza, e probabili mal di testa, quando al 15mo piano si apre il primo processo criminale a Trump. I sostenitori di destra dell’ex-Presidente hanno già annunciato manifestazioni di protesta davanti al Tribunale; i canali TV copriranno l’evento dalla cima al fondo; le misure di sicurezza sia per Trump che per il Pubblico Ministero e i suoi aiutanti saranno molto severe.
– Muore Roberto Cavalli, 83 anni, che celebrava gli eccessi. Si apre con questo titolo il necrologio del grande stilista, due pagine tutte positive, con molte fotografie anche delle star sue clienti: Jennifer Lopez, Beyoncé, Christina Aguilera, Julianne Moore, Shakira e le Spice girls. Una di loro ha detto: “Ci vestiva pensando che la vita – e la moda – dovrebbero essere vissute alla massima velocità”. Un’altra: “Viveva la moda dal lato divertente, edonistico, fiammeggiante e il suo stile è rimasto lo stesso per tutta la sua vita”.
PAGINE INTERNE
– Denaro ancora dovuto da Simpson. Le famiglie di Ronald Goldman e Nicole Brown hanno ricevuto una frazione di quanto era loro dovuto.
– Chiesa e spiaggia contro lo stato. In New Jersey un’organizzazione religiosa non dà accesso alla sua spiaggia prima di mezzogiorno.
– Australia dopo la strage. Si dice che l’assalitore avesse conosciuti problemi mentali.
– Rappresentando un continente. Il gruppo “Nigeria Imaginery” sarà una delle presentazioni africane più importanti nella storia della Biennale di Venezia.
– Infedele ai fatti. Uno spettacolo musicale sulla pittrice Tamara de Lempicka ha una bellissima musica ma non è fedele alla storia.
– Burocrazia in Germania. Le compagnie dell’economia più grande d’Europa si lamentano della burocrazia pubblica.