SFOGLIANDO IL NEW YORK TIMES DI OGGI LUNEDÌ 11 MARZO 2024 (TITOLO + COMMENTO)
PRIMA PAGINA
– La clinica dell’aborto persiste malgado il divieto del Wyoming. Sopravvivendo all’ingiunzione di un giudice e a un incendio nel 2022. Julie Burkhart, giovane super-attivista nel settoredei diritti umani, ha aperto una clinica per l’aborto nello stato più restrittivo d’America in quel campo e per adesso riesce a restare aperta e funzionante. Ha detto: “Rigetto la nozione di mettere le attrezzature solo negli stati favorevoli, perché in questo paese l’unico modo di mantenere i diritti è di andare là dove sono particolarmente osteggiati. Anche se dobbiamo fare qualche concessione in certe aree, manteniamo la nostra parola quando diciamo che sosteniamo i diritti di tutti”.
– Uno no, meglio tre. Titolo di due fotografie della stessa località in Cina, una del 2020 e l’altra del 2024 con questa didascalia: “Una scultura una volta rappresentava una felice famiglia di tre”. Adesso, mentre le nascite continuano a scendere, la scultura della famiglia è cresciuta.
– La crescita delle gang aggrava la crisi ad Haiti. Scarseggiano medicinali, acqua e cibo. Haiti è in uno stato di violenza e disordine non visti da decenni. Mentre i politici cercano di trovare una soluzione diplomatica a una crisi che ha impedito al Primo Ministro di tornare a casa, e con le bande armate che attaccano le stazioni di polizia, si avvicina rapidamente una catastrofe umanitaria. Mancano sostanze alimentari, acqua e medicinali introvabili.
– Aumenta il contrasto fra Biden e Netanyahu. Il giorno dopo che il presidente Biden dichiarò che “il Primo Ministro Netanyahu stava ferendo Israele più che aiutandolo”, Netanyahu scartò quella dichiarazione come falsa aumentando il dissidio fra i due Stati. Netanyahu ha detto: “Non so esattamente che cosa volesse dire il presidente USA, ma se voleva dire che io sto perseguendo una politica personale che va contro la maggioranza del Paese e che ciò danneggia Israele, allora sbaglia su tutti e due i fronti”.
– Dubai mantiene il suo patto con Israele, ma malvolentieri. Ancora pochi anni fa, molti cittadini degli Emirati Arabi Uniti parlavano con molto favore del legame del loro paese con Israele. Americani, Emirati e Israeliani dicevano che l’accordo, conosciuto come Abraham Accords, avrebbe esteso la pace nel Medio Oriente. Ma adesso, dopo mesi di bombardamenti su Gaza, è molto difficile trovare qualche Emirato che sostenga l’accordo. Con grande foto di Dubai e questa didascalia: “Dubai ha incassato miliardi come risultato dell’accordo”.
– Nelle morti da Fentanyl, le famiglie delle vittime dicono che la parola ‘scelta’ conta. I casi erano avvelenamenti, non overdosi. Mentre milioni di pillole con componenti di Fentanyl circolano per gli USA mascherate da medicine comuni, le famiglie delle vittime lottano per un cambio di terminologia: avvelenamento al posto di overdose, dove overdose suggerisce qualcosa di volontario,
mentre avvelenamento suggerisce un crimine.
PAGINE INTERNE
– Fervore per García Márquez. L’eredità del grande scrittore, il cui ultimo libro è stato pubblicato a 10 anni dalla morte, ha trasformato la sua città natale,Aracataca, in Colombia.
– Confusione nelle elezioni in Irlanda. Uno sforzo per cambiare la Costituzione del 1930 è fallito a causa della confusione nelle elezioni.
– Giardini fioriti, e altro. Una nuova mostra di Gustav Klimt a New York mostra dipinti meravigliosi.
– Premi Oscar. La manifestazione ieri notte è finita troppo tardi per essere riportata sul giornale di oggi. Tutto a domani.