SFOGLIANDO IL NEW YORK TIMES DI OGGI GIOVEDÌ 9 NOVEMBRE 2023 (TITOLO+COMMENTO)
PRIMA PAGINA
– L’obiettivo di Hamas per il 7 ottobre: uno stato permanente di guerra. I leader del gruppo dicono che la strage era necessaria per riportare l’attenzione sui Palestinesi. In migliaia sono stati ammazzati a Gaza. I bombardamenti israeliani hanno ridotto in macerie interi quartieri. I dottori operano i pazienti in ospedali bui e senza anestesia. In tutto il Medio Oriente si sente il timore di una guerra regionale. Ma nel modo di ragionare di Hamas la strage non è stata il risultato di un orribile errore di calcolo. Proprio il contrario. È il costo necessario di un grande successo: rompere lo status quo e aprire un nuovo capitolo nei rapporti con Israele. Uno dei capi di Hamas ha detto: “Era necessario un cambio dell’intera equazione, non solo uno scontro. Siamo riusciti a rimettere la questione palestinese al centro del quadro politico”.
– Scappando al sud. Titolo della fotografia di una folla di profughi con questa didascalia: Continua l’esodo dei residenti di Gaza City mentre le truppe israeliane avanzano.
– Barcollano le trattative sugli ostaggi. Si sono arenati gli sforzi per liberare una cinquantina di ostaggi. Svanite le speranze di un accordo (Titolo e sottotitolo in prima pagina. L’articolo all’interno).
– Finale in Medio Oriente. Antony Blinken ha tracciato uno scenario in cui Gaza si unirà alla West Bank dopo la fine della guerra. (Come sopra).
– Donne pronte a rispondere alla chiamata in Ucraina. Si sono presentate in una ventina in una foresta vicino a Kyiv per prendere parte a un corso di addestramento alle armi da fuoco e alla guerra in generale, spinte dal senso del dovere rendendosi conto che prima o dopo toccherà anche a loro di andare in battaglia. Dopo 20 mesi, la guerra è ferma in tante diverse battaglie di attrito su una linea del fronte praticamente immutabile, una situazione che esige continuo rifornimento di personale e di munizioni.
– Svanisce la diplomazia dei panda. Ieri, i due panda giganti dello zoo di Washington, in prestito dalla Cina, sono stati imbarcati su un aereo per Pechino, con una folla cerimoniosa a salutarli fino all’ultimo. Con loro sull’aereo un veterinario e due dipendenti dello zoo. Andranno ad unirsi ad altri circa 150 loro simili in una riserva naturale appositamente allestita vicino a Pechino. Il Direttore dello zoo si è augurato che un giorno possano tornare, ma bisognerà attendere un miglioramento delle relazioni Cina/USA, adesso troppo tese per trattare di “diplomazia dei panda”. Con fotografia di uno dei panda prima della partenza.
– I risultati delle elezioni locali favoriscono Biden. Malgrado le previsioni contrarie, le elezioni svoltesi nei giorni scorsi in tutti gli stati, hanno prevalentemente favorito i democratici dando ossigeno a Biden e ai suoi collaboratori. Nelle elezioni locali, ogni stato vota su soggetti diversi a seconda delle aspirazioni degli elettori, soggetti anche molto sensibili come il diritto all’aborto, l’immigrazione, la sanità o le scuole.
PAGINE INTERNE
– In Texas, progetto con i droni. Il progetto della Amazon di fare le consegne con i droni è una realtà, ma il suo futuro rimane incerto.
– Meta si occupa di WhatsApp. Mark Zuckerberg, padrone di Meta e di Facebook, ha deciso di sviluppare WhatsApp dopo averla comparata e lasciata dormiente per anni.
– Strada rapida per gli immigranti? In America Centrale, Costa Rica e Panama spingono gli immigranti verso nord per alleviare la tensione al confine.
– Severa siccità nel Medio Oriente. Cambiamenti climatici causati dall’uomo hanno portato un’estrema siccità in Iran, Iraq e Siria.
– Ivanka Trump in tribunale. La figlia maggiore di Trump è stata interrogata sulle finanze del padre, l’ultima testimone nel processo civile all’ex-Presidente per frode a New York.
– Problemi al confine. I Repubblicani e i Democratici sono d’accordo che qualunque spesa militare debba comprendere cambiamenti nell’immigrazione, ma sono divisi sui dettagli.
– Quattro uomini sotto processo per il furto del gabinetto d’oro. L’oggetto d’oro massiccio, costruito dall’Italiano Maurizio Cattelan, era stato rubato quattro anni fa ad una mostra in Inghilterra. Precedentemente era in mostra, al museo Guggenheim di New York, dentro a un gabinetto funzionante davanti al quale c’era sempre un lunga coda di visitatori che volevano usarlo.
– Marcia pro-Palestina accende un dibattito in Inghilterra. Il primo Ministro e il capo della polizia si scontrano sull apossibile proibizione della marcia.