SFOGLIANDO IL NEW YORK TIMES DI OGGI LUNEDÌ 23 OTTOBRE 2023 (TITOLO+COMMENTO)
PRIMA PAGINA
– La violenza si estende oltre Gaza. Evacuando i civili. Scontri al confine con il Libano mentre razzi colpiscono la Siria e la West Bank. Mentre la forze armate israeliane continuano ad aumentare al confine con Gaza, crescenti scontri al confine con il Libano e bombe in Siria e sulla West Bank intensificano il timore di un’espansione del conflitto.Visitando le truppe, il Primo Ministro Netanyahu ha detto che se gli Hezbollah (la milizia che domina la parte meridionale del Libano) decidono di entrare in guerra, ci saranno “conseguenze devastanti per loro e per il LIbano. Li colpiremo con una forza che non possono neanche immaginare”. Il governo Boden consiglia Israele di posticipare l’invasione per dar tempo ai soccorsi di entrare in Gaza e ai diplomatici di continuare le trattative per la liberazione degli ostaggi, che secondo gli ultimi calcoli son 212. Ieri ne sono stati liberati due, una madre e figlia. Con grande fotografia di cadaveri in mezzo alla gente e questa didascalia: Corpi di Palestinesi ieri a Gaza. Israele continua a bombardare il territorio, dove si contano già almeno 4.385 morti.
– Magistrati indagano sui legami di Trump con un miliardario australiano. Anthony Pratt è uno degli uomini più ricchi dell’Australia, aperto sostenitore di Trump e socio del suo club di golf di Mar-a- Lago. Le loro relazioni sono indagate dal giudice che conduce il processo a Trump per aver sottratto documenti governativi dalla Casa Bianca e cercato di nasconderli alle autorità. Sarà chiamato a testimoniare contro Trump nel corso del processo. Con all’interno una grande fotografia di Trump con Pratt e con il Primo Ministro australiano.
– Hamas non ha potuto dimostrare che è stato Israele a colpire l’ospedale. Cinque giorni dopo che Hamas ha accusato Israele di aver bombardato un ospedale a Gaza ammazzando centinaia di persone, il gruppo non ha ancora portato alcuna evidenza delle sue accuse, ma le sue asserzioni sono state ampiamente accolte dai leader arabi e dalla stampa del Medio Oriente, creando disordini e proteste in tutti i paesi della regione. Hamas ha respinto la richiesta avanzata dal New York Times e da altri mezzi di informazione di vedere le prove della provenienza dell’esplosione, dicendo che i residui della bomba si erano così disintegrati da non essere più riconoscibili. Anche il numero dei morti è incerto, variando fra 500 e 800 e poi ufficialmente stabilito in 471, ma senza nessun dettaglio di identificazione.
– “Ti amo. Mi dispiace”. Titolo della fotografia di due donne in biblioteca con questa didascalia: La guerra mette a prova i legami di due leader del programma californiano per i Mussulmani e gli Ebrei.
– I cambiamenti del clima rendono più costoso quello spruzzo di olio d’oliva. Diversamente dal petrolio che viene dal sottosuolo, l’olio d’oliva è una merce trattata commercialmente in tutto il mondo con eventi in una parte del mondo che riverberano anche molto lontano. La siccità in Spagna, il più grande produttore al mondo, ha devastato il recente raccolto e il cattivo tempo ha colpito i raccolti anche negli altri paesi produttori, Italia, Grecia e Portogallo. Il risultato è stato un’impennata nei prezzi di un prodotto utilizzato in tutte le case per cuocere e per condire l’insalata.
PAGINE INTERNE
– Rimane alto il tasso di interessi. Chiunque si affida ai prestiti in America si confronta con una nuova realtà: l’alto costo del denaro è destinato a durare a lungo.
– Attacco ucraino in Crimea. Gli assalti usando droni e missili sono destinati a indebolire le forze armate russe e a demoralizzare i residenti.
– I Venezuelani vanno alle elezioni. Dieci candidati sfideranno il Presidente/dittatore Nicolàs Maduro.
– Una stella del calcio. Necrologio di Bobby Charlton. Sopravvissuto a un incidente aereo, aveva portato l’Inghilterra a vincere la coppa del mondo nel 1996.
– Cuccioli in marcia. Gli organizzatori del concorso annuale per cani l’avevano quasi cancellato per ragioni finanziarie e di permessi. Adesso sono tornati alla grande.