SFOGLIANDO IL NEW YORK TIMES
PRIMA PAGINA
– Dietro le quinte, tese trattative diplomatiche per limitare l’assedio. Timori di una guerra più estesa. Diplomatici degli Usa, Egitto e paesi del Medio Oriente stanno cercando di mettere dei limiti all’assedio di Gaza, che ha già causato mancanza di cibo, acqua, benzina e altri prodotti essenziali. Mentre le forze armate israeliane si ammassano al confine, più di 2 milioni di residenti di Gaza vivono nel terrore della preannunciata invasione. “Faremo a pezzi Hamas”, ha detto il Primo Ministro Netanyahu nella prima riunione dei ministri del nuovo governo “di guerra”. Intanto i bombardamenti continuano e hanno già fatto quasi 3.000 morti fra i Palestinesi.
-Gli ospedali affrontano una situazione impossibile. L’ordine di Israele è chiamato “sentenza di morte”. Centinaia di feriti nei bombardamenti sono faticosamente portati ogni giorno nei sovraffollati ospedali di Gaza, dove solo i più gravi vengono ricoverati. L’ordine di evacuazione ha creato il panico nei pazienti e nei loro parenti. “È assolutamente impossibile evacuare l’ospedale – ha detto il direttore del complesso medico più importante di Gaza.
– Non c’è nessun posto che possa accettare il numero di pazienti che abbiamo nelle nostre unità di terapia intensiva e natalità”. Attualmente ci sono 70 pazienti attaccati ai ventilatori, 200 in dialisi e molti bambini in incubatrici. Con grande fotografia di bambini feriti portati a braccia in ospedale e questa didascalia: Bambini feriti portati ieri all’ospedale Al-Shifa, che è fra i 21 ospedali a cui è cui è stata ordinata l’evacuazione.
– Israele trasformata dopo la strage. Molte migliaia di giovani israeliani erano riuniti in una campagna a pochi chilometri da Gaza per il concerto annuale che festeggia
la vacanza ebraica del Sikkut. Molti ballavano, inebriati di alcol e droghe varie, quando sono stati attaccati da uomini armati che hanno fatto strage degli spettatori. 250 morti e una ventina presi in ostaggio e trascinati a Gaza. Svanita l’illusione di poter convivere in pace con gli estremisti palestinesi della setta Hamas, si vedrà nei prossimi giorni come Israele condurrà la sua operazione di ritorsione.
– Manovre per cambiare le regole delle elezioni primarie (quelle in cui i partiti scelgono il candidato alle elezioni presidenziali). Trump non partecipa ai dibattiti ed è visto spesso giocare a golf nella sua tenuta in Florida. Sembra che non si occupi per niente delle prossime elezioni primarie. Ma in realtà sia lui stesso che i suoi collaboratori hanno passato mesi a lavorare dietro le quinte con funzionari degli stati politicamente indecisi per costruire alleanze e piegare le regole in favore del delegato Trump.
– 10 minuti per chiedere grazia, e una nuova vita. In Minnesota, cercando di ottenere perdono. Esiste, in tutti gli Stati, la possibilità per i condannati alla prigione di essere perdonati prima della fine della condanna. Il Minnesota è uno degli stati dove la procedura è più rapida e più efficiente. La commissione giudicante è composta dal governatore, il pubblico ministero e il presidente della corte suprema. Si riunisce due volte all’anno e esamina le richieste di perdono solo dei condannati per reati non violenti. Gli aspiranti al perdono hanno ciascuno 10 minuti per esporre il loro caso alla commissione. Se la richiesta è accolta, il condannato viene posto in libertà immediatamente.
PAGINE INTERNE
– Venditori ambulanti a New York. Malgrado le riforme dei regolamenti a New York City, pochi venditori ambulanti hanno ricevuto i permessi, lasciando molti a lavorare illegalmente.
– Giudice inflessibile. Tanya Chutcan, che presiede al processo di Trump per i fatti del 6 gennaio, non dà segni di esserne minimamente intimidita.
– Sinodo Vaticano. Una riunione del Sinodo su problemi delicati è stata tenuta in totale segretezza e discrezione.
– Sentendosi più sicuri all’aperto. I terremoti in Afghanistan hanno ucciso più di 1.300 persone e ampliato i problemi di questi tempi difficili.
– Contratto costoso per il Nepal. Documenti relativi al nuovo aeroporto in Nepal mettono in luce i difetti e il costo del modello cinese delle “infrastrutture-a-tutti-i-costi”.
– L’Ucraina teme che la guerra in Palestina sottragga l’attenzione degli alleati. Sperando in una rapida pace a Gaza durante la lunga guerra in Europa.