PRIMA PAGINA
– L’economia cresce piú lentamente; aumenta lo spendere dei consumatori. Il prodotto interno lordo cresce del 1,1%. Si stringe il mercato dell’edilizia. Gli imprenditori frenano nelle assunzioni e investimenti. Soffre il mercato immobiliare. Ma i consumatori americani tengono l’economia fuori dalla recessione – almeno per il momento. La crescita del prodotto interno lordo nel primo trimestre è stata minore che negli ultimi tre mesi del 2022, ma è comunque stata ancora una crescita. La politica della Banca Centrale contro l’inflazione si basa sull’aumento del tasso di interessi, e questo influisce negativamente soprattutto sull’acquisto di immobili e di macchinari, due settori fortemente dipendenti dalla possibilità di ottenere prestiti a basso interesse.
– Per il Presidente, scelte difficili sul tetto debitorio. Il progetto di legge approvato dalla Camera, che lega l’accordo di alzare il tetto debitorio a forti tagli nelle spese, mette in difficoltà il Presidente, obbligandolo ad affrontare scelte dolorose. La sua linea politica vorrebbe sanare il bilancio aumentando le tasse dei più ricchi e delle grandi compagnie, certo non tagliando spese umanitarie come vorrebbero i repubblicani. Ma non può rimandare le trattative, dato che il tetto debitorio attuale verrebbe raggiunto in giugno o al più tardi in luglio.
– Mancanza di sostegno parlamentare aggrava la crisi edilizia di New York. Disfunzionalità del Campidoglio di New York. Sembrava che il 2023 potesse essere l’anno in cui finalmente lo Stato avrebbe affrontato seriamente la sua crisi edilizia. Affitti crescenti e aumento dei senzatetto avevano portato in primissimo piano il problema della mancanza di case e il Governatore Kathy Hochul aveva presentato al Parlamento un piano grandioso lodato dagli esperti e dai costruttori. Eppure il piano è crollato, in una serie di liti interne al partito democratico durante una sessione a porte chiuse, che dimostra la profonda disfunzionalità del parlamento statale.
– I problemi del clima obbligano gli agricoltori a reinventarsi. Nel Malawi, idee come quella di cambiare le coltivazioni sono vitali. “Una coltivazione può fallire, un’altra può andare bene”, ha detto un coltivatore che ha abbandonato la tradizione dei suoi genitori di coltivare solo grano e tabacco e ha aggiunto arachidi, girasoli e soia. In Malawi, una nazione principalmente agricola di 19 milioni di abitanti, i cambiamenti climatici imposti dalle industrie dei paesi ricchi obbligano a cercare coltivazioni che sopportino l’aumento della temperatura. Non solo in Malawi. Un po’ in tutto il mondo piccoli coltivatori lottano contro il caldo, la siccità e il suo contrario, le inondazioni. Grande foto di un donna in un campo di arachidi e questa didascalia: I genitori di Judith Harry coltivavano solo grano e tabacco, ma lei ha aggiunto arachidi.
– Continuando a sperare in Ucraina. Titolo della fotografia di un grande arco con questa didascalia: L’arco di trionfo a Kyiv, una volta dedicato all’amicizia con la Russia. Con due intere pagine e molte fotografie all’interno sui rapporti fra Ucraina e Russia.
PAGINE INTERNE
– Pence testimone in tribunale. L’ex Vice Presidente è un testimone chiave nell’indagine sugli sforzi di Trump di restare al potere dopo le elezioni del 2020.
– Interrogata l’accusatrice di Trump. Jean Carroll, che ha testimoniato di essere stata violentata da Trump nel 1990, ha subito un fitto interrogatorio dagli avvocati che mettevano in forse la sua memoria.
– Musk sull’intelligenza artificiale: è complicato. Il miliardario progetta di fare concorrenza a OpenAI, il più avanzato produttore di intelligenza artificiale, anche se si rende conto dei possibili rischi.
– Incontri con il capo. Mike Cavanagh, capo della NBC Universal, incontra i suoi presentatori, fra cui Lester Holt e Jimmy Fallon, mentre medita sul futuro.
– Caos a Twitter. L’eliminazione dei segnali blu, che nel passato autenticavano la veridicità delle notizie, ha sconvolto la piattaforma da sempre ritenuta indispensabile per le notizie in diretta.
– Coesistenza difficile in Sudan. In alcune zone di Khartoum, i civili che non sono scappati vivono nella paura tra i combattenti paramilitari in lotta con l’esercito regolare.