PRIMA PAGINA
– Trump incriminato. Il primo Ex-Presidente ad affrontare accuse penali.Titolo su due righe a tutta pagina in caratteri grandi. Subito sotto, grande fotografia di Trump in primo piano, con questa didascalia: L’Ex-Presidente ha dichiarato di essere “una persona completamente innocente”.
– Momenti chiave dell’indagine. Articolo scritto in verticale in una stretta colonna su tutta l’altezza della pagina che si legge quasi come un grafico. Parte dall’agosto del 2018 quando l’ex-avvocato e stretto collaboratore Cohen confessò di aver pagato 130.000 dollari per conto di Trump a un’attrice pornografica, arrivando quindi all’incriminazione di oggi.
– L’attenzione si focalizza sul pagamento all’attrice. La gran giuria di Manhattan (quella che decide prima del processo se un possibile reato sia o non è perseguibile) ha formalmente imputato Trump per il suo ruolo nel pagamento: una svolta storica che potrà scuotere la corsa alla presidenza del 2024 e che marca Trump come primo Ex-Presidente della storia ad affrontare imputazioni criminali. L’ufficio del Pubblico Ministero ha incaricato i suoi procuratori di coordinare tempi e modi del suo arresto. Ci si aspetta che Trump si consegni martedì, quando verrà fotografato, gli verranno prese le impronte digitali e verrà formalmente citato in giudizio. Quando si potrà aprire il documento di accusa si prevede che contenga una dozzina di capi d’accusa.
– La Nazione si trova su una strada mai percorsa. Per più di 2 secoli i presidenti sono stati tenuti su un piedestallo anche quelli coinvolti in scandali e dichiarati immuni da possibili persecuzioni legali durante la presidenza e, in pratica, anche dopo. Non più. Il tabù è stato rotto. Un nuovo precedente stabilito. Spaccherà il paese in due, come molti temono? O diventerà un momento di meditazione, un segno che neanche la persona più potente al mondo è al di sopra della legge? Per rispondere, non possiamo che attendere gli sviluppi dei prossimi giorni.
– Procedimento normale. Nei prossimi giorni, Trump percorrerà la strada verso il tribunale come tutti gli altri imputati. Ma forse gli sarà concessa qualche facilitazione: tutti gli accusati sono portati in tribunale ammanettati con le mani dietro la schiena, ma qualcuno per un senso di rispetto con le mani davanti. E in qualche raro caso anche senza manette. Sarà il tribunale a decidere. Di certo sarà accompagnato da agenti dei servizi segreti che devono badare alla sua salute. Ma il principale portavoce del tribunale ha detto che non può fare alcun commento su quali potranno essere le condizioni speciali dell’Ex-Presidente.
– I più importanti repubblicani accorrono alla difesa dell’accusato. Chiamano il procedimento di accusa “politico” e utile per la sua candidatura. Su e giù per il Partito Repubblicano sono fiorite accuse di ingiustizia da parte dei sostenitori e degli avversari dell’Ex-Presidente anche prima che si conoscano i dettagli delle accuse. Molti dicono che Trump potrebbe addirittura trarre benefici dall’ondata di simpatia che il suo arresto potrebbe scatenare. “L’accusa senza precedenti di un Ex-Presidente degli Stati Uniti per un reato finanziario è un oltraggio”, ha dichiarato l’ex-vicepresidente Pence.
– Con un arresto. il Cremlino sigilla il suo isolamento. Con l’arresto del corrispondente da Mosca del Wall Street Journal, Putin ha completato l’isolamento del Cremlino dal mondo. Nel passato molti giornalisti sono stati espulsi dalla Russia, ma l’incarcerazione di Evan Gershkovic accusato di essere una spia è stato un passo senza precedenti dai tempi dell’Unione Sovietica, una mossa provocatoria perchè diretta contro uno dei più noti e apprezzati giornalisti stranieri a Mosca.
PAGINE INTERNE
– La Finlandia vince l’approvazione della NATO. L’entrata della Finlandia nella NATO, dopo che la Turchia ha ritirato la sua opposizione, è una significativa sconfitta per Putin.
– Cresce l’immigrazione nelle grandi città. Il numero di immigrati nelle 20 più popolate città degli USA è triplicato. Molti residenti si sono trasferiti nelle cittadine della zona.
– Il Vaticano respinge la “dottrina della scoperta” utilizzata per giustificare la colonizzazione. Respingendo un concetto a lungo odiato dagli indigeni.