Oggi sul New York Times
PRIMA PAGINA
– L’estrema destra blocca la nomina di McCarthy a Presidente della Camera. La sessione termina dopo tre votazioni senza un vincente. I Repubblicani ieri non sono riusciti a nominare il Presidente della Camera dopo che McCarthy aveva perso in tre votazioni a seguito della rivolta di 20 deputati di estrema destra, paralizzando la Camera nel primo giorno di maggioranza repubblicana. Le votazioni riprendono oggi, con McCarthy che ha dichiarato che non demorderà dalla sua candidatura fino alla vittoria.
– Un litigioso Partito Repubblicano sabota se stesso. I Repubblicani hanno cominciato ieri a gestire la loro nuova maggioranza con un caotico fiasco, un’imbarazzante incapacità a stringersi intorno a un leader che ha messo in luce le difficoltà che dovranno affrontare anche per le più basiche funzioni di governo. Conquistata per pochi voti la maggioranza nelle elezioni di novembre, avrebbero potuto usare le votazioni per Presidente della Camera per sfatare le preoccupazioni sulle loro capacità politiche. Hanno invece disordinatamente litigato su chi sarà il loro nuovo Presidente. Con grande fotografia di McCarthy fra altri deputati.
– Un incubo che si è svolto in prima serata. Damar Hamlin, famoso giocatore di football nella squadra Buffalo Bills, è ancora in condizioni critiche all’ospedale dopo che ha sofferto un arresto cardiaco durante una partita trasmessa in diretta in televisione. Con milioni di tifosi davanti alla TV, Hamlin è collassato nella prima parte del gioco, costringendo la lega a sospendere la partita. Assistenti medici sono accorsi tentando di far riprendere il battito del cuore, con gli altri giocatori in lacrime, lo stadio in silenzio e i tifosi che guardavano angosciati mentre la vita di un giovane atleta era in pericolo. Con fotografia di tifosi fuori dall’ospedale in cui Hamlin è ricoverato.
– Ferite aperte di una democrazia fallita in Tunisia. La rivoluzione del 2010 – e l’ondata di altri movimenti di massa che hanno ispirato la primavera araba – è cominciata nelle corsie riservate ai grandi ustionati di un ospedale di Tunisi, dove era stato ricoverato il giovane venditore di frutta che si era dato fuoco per protesta contro la dittatura. Alla sua morte, il movimento prese forza e si estese agli altri paesi, con scarsi risultati stabili. In Tunisia la nuova democrazia durò 10 anni, con dieci primi ministri e risultati nulli: i crimini del precedente regime impuniti; il Parlamento bloccato; crescita della povertà: corruzione. Finchè, nel 2019, il Primo Ministro del momento, Kals Saied, basandosi sullo scontento popolare, decise di chiudere il Parlamento, sospendere i partiti politici, cancellare molte libertà civili e abbracciare la dittatura. Il declino di fiducia nella democrazia può essere misurato nelle percentuali di votanti: 92% alle elezioni del 2011, 41% nel 2019.
– Le truppe americane in addestramento vicino alla Crimea mandano un avvertimento alla Russia. Presenza in Romania per rassicurare gli alleati della NATO. I soldati americani della 101 Divisione Aerea si addestrano, mangiano e dormono in Romania a solo 7 minuti di volo dalla Crimea dove la Russia ha accumulato grandi quantità di armi. È la prima volta dalla seconda guerra mondiale che un contingente di truppe americane viene dispiegato in Europa con i soldati più vicini alla guerra in Ucraina di qualunque altra unità dell’esercito americano. Lo schieramento di truppe in Romania serve come ammonimento a Mosca, parte dell’impegno di Biden di difendere ogni centimetro del territorio della NATO, ma anche come rassicurazione che gli alleati dell’Europa del sud sono pronti a mantenere il loro impegno.
PAGINE INTERNE
– Estendendo i limiti della consegne rapide. Ben finanziate compagnie indiane contano su un esercito di autisti per le consegne, tagliando i prezzi e i tempi di consegna.
– Il caso della criptovaluta. La comparsa in tribunale del capo del FTX apre la strada a un possibile processo per frode.
– Peggioramento del tempo invernale. Gli uragani che hanno colpito la California sono simili a quelli degli anni passati, ma la loro rapida successione mette a prova i limiti delle infrastrutture.
– Paralizzati, ma non isolati. Le vittime di attacchi con armi da fuoco che hanno lunghe o permanenti conseguenze, in molte città trovano conforto e aiuto in altre vittime in simili condizioni.
– Visita provocatoria a un sito religioso. Il Ministro israeliano per la sicurezza ha visitato il Mount Temple pochi giorni dopo la nomina, suscitando l’ira dei leader palestinesi.
– La conflittuale eredità di Benedetto. Joseph Ratzinger era stato accusato di non essersi occupato degli abusi sessuali dei preti quando era vescovo di Monaco. Ma come Papa gli venne riconosciuto il merito di aver incontrato le vittime e aver appoggiato punizioni per i colpevoli.
– Migliaia hanno vegliato Pelè durante la notte. Uno dei presenti ha detto: “Pelè era il re. Ha fatto sentire lo spirito Brasiliano al mondo intero, ha mostrato che il Brasile ha le palle”.